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Visualizzazione dei post da gennaio, 2020

Non sono contro i grani finto-antichi. Sono contro il falso e le bufale che li accompagnano.

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"Veramente io mangio pane fatto con grani antichi buonissimo e dura una settimana" I grani cosiddetti antichi si possono solo usare in miscela con altri grani, come con il pane di Cvetrano (solo il 20% di "grano antico" Tumminia). Prova a chiedere del pane di Tumminia al 100%. Il pane di Cvetrano, quando è fatto bene (difficile trovarlo buono), dura una settimana, ma difficilmente si può definire di "grani antichi che antichi non sono". Se ti dicono che il pane che compri e che ti dura una settimana è fatto da grani antichi al 100% ti stanno mentendo e dovresti cambiare fornitore perché è disonesto. E comunque informati, non costa niente. Ho fatto anche un elenco dei fogliacci disinformativi su cui non fare affidamento.  I nostri genitori e i nostri nonni non erano dei cretini. Chiediti perché le colture dei "grani antichi che antichi non sono" sono state abbandonate. Chiediti perché il pane nero fu abbandonato quasi del tutto dopo la se

La favola dei "grani antichi".

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Oggi facciamo un po' di debunking. Debunking è la traduzione italiana dell'inglese debunking. È una attività piuttosto difficile e pericolosa, perché comporta esporre al pubblico ludibrio credenze, leggende metropolitane, bufale, convinzioni sedimentate, sebbene mai approfondite. Il debunking consiste nello smontare scientificamente le falsità. Un numero grande di persone che da qualche anno si sono lasciati trasportare dal fascino di favole moderne potrebbero risentirsi. Me ne farò una ragione. Voglio parlare del mito, della leggenda dei "grani antichi", attorno alla quale il marketing degli ultimi anni prospera. Il web è pieno di fogliacci di disinformazione travestiti da giornali, come "amoreterrapuntocom" o "inuovivespri" o "ilsalvagente" o "saperepotere". Naturalmente non bisogna guardarsi solo dalle bufale in senso stretto. Ci sono anche le notizie che in sé non sono false, ma sono falsi i toni e

Cosa mi ha suscitato un improvviso e forte impeto di amore per questa amministrazione?

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Ho sempre sostenuto, da Errante passando per i commissari fino all'attuale amministrazione, che: 1. La gestione dei rifiuti ha poco a che fare con le responsabilità o i meriti del comune. Da troppe cose dipende la corretta gestione dei rifiuti, da troppe decisioni di enti e "entità" altri che non il comune. 2. Nel caso dei rifiuti il pesce puzza dalla testa, la Regione Siciliana. E se siamo sempre e tuttora in fase emergenziale è solo grazie all'immobilismo, al meglio, e all'incapacità, alla miopia della nostra assemblea che da trent'anni niente ha fatto per risolvere in maniera definitiva il problema. 3. E quando dico che il pesce puzza dalla testa intendo anche quell'altra testa (sì, perché siamo governati da un mostro a due teste in Sicilia). Quella invisibile, quella gemella "dominante" che controlla e

Castelvetrano è finalmente tornata a essere pulita. Se nessuno c'era riuscito in tanti anni bisogna giudicarlo un grande risultato.

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Il sindaco Alfano sarà sempre, finché starà al governo della città, oggetto delle mie critiche, comunque non pregiudiziali. Faccio quello che secondo me dovrebbe sempre fare un "bravo" cittadino: stare all'opposizione, cioè controllare strettamente tutto quello che combinano i governanti, senza fare sconti. Ma se i governanti fanno qualcosa di buono sono sempre pronto a riconoscerlo. È dai tempi di Errante sindaco che durava quella lercia storia di Castelvetrano sommersa dall'immondizia. Dopo tanti anni questi amministratori sono stati capaci di risolvere il problema.  Castelvetrano è finalmente tornata a essere pulita. Se nessuno c'era riuscito in tanti anni bisogna giudicarlo un grande risultato. Anche nel tentativo, per fortuna riuscito, di risolvere il problema hanno commesso degli errori, anche gravi, come quando davano la colpa esclusiva alla maleducazione dei cittadini. Il fatto che adesso la raccolta funziona abbastanza bene dimostra che qua

Piazza Dante e gli ambulanti sotto il tappeto.

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Stendo un velo pietoso sul giustizialismo sfrenato di quelli che invocano multe a tutto spiano, di quelli che confidano sulle telecamere, di quelli che gridano"Tolleranza zero". Manca solo la pena di morte per un parcheggio in doppia fila. Chi parla di mercato da "quarto mondo" ("terzo" era troppo lusinghiero.) non so che paesi del primo mondo abbia visitato.  Parigi dopo un giorno di mercato In Francia, Parigi, la città più bella del mondo, ci tiene ai suoi mercati popolari e sono una gemma al suo petto. Alla fine della giornata gli ambulanti raccolgono,  puliscono e vanno. Allora subentrano i pulizieri del comune che, aprendo i bocchettoni di acqua che sono piazzati ad ogni isolato, lavano ad acqua grande le strade. Questo quando non intervengono le macchine pulitrici, come quella che da poco abbiamo anche a Castelvetrano. D'altronde lo sappiamo tutti che cu' mancia fa muddichi! Ma, nonostante tutto, Piazza Dante m

Questo è il Piano regionale della Sanità! Un patchwork geografico di potere politico. Vi eravate entusiasmati all'idea del "diventerà bellissima"? Eccovi serviti!

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Diversi post invitano i cvetranesi a partecipare al consiglio comunale che si svolgerà l'11 prossimo. È un consiglio comunale mica una manifestazione in piazza! Che ci vanno a fare ventimila cvetranesi in una sala consiliare che può contenere al più, 30 persone stipate come le sardine? E, soprattutto a fare che? Davvero! A fare che? Noi vorremmo che il nostro ospedale non fosse declassato, come sembra vogliano fare quelli del "diventerà bellissima" votati dalla maggioranza dei cvetranesi. Vorremmo che, anzi, venisse valorizzato di più, convinti come siamo che la sua strategica posizione al centro della valle del belice lo renda un presidio irrinunciabile. La politica di quelli che avete votato sembra pensare diversamente.  Solo la politica può sanare la situazione. E non mi riferisco, certo, a un consiglio comunale in cui gente che niente può sproloquierà sulla necessità di battersi per il "nostro" ospedale, chiamerà a raccolta i cittadini che

Quindici giorni fa Davide Faraone affermava che bisognava leggere le carte prima di decidere. "Noi siamo civili".

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Come sempre, dalle parti di Renzie si giuocano carte nascoste nella manica, si fanno trattative sottobanco, si esercitano minacce, si fanno promesse ci si scambiano pizzini con gli oggetti dello scambio, legge elettorale, alleanza di governo, elezioni anticipate o no. Un piccolo intoppo nel dialogo fitto tra i Mattei ed ecco che si passa alle minacce. "Voteremo sì all'autorizzazione a procedere". Quindici giorni fa Davide Faraone affermava che bisognava leggere le carte prima di decidere. "Noi siamo civili". Leggasi: "E volete che non ci giochiamo queste carte come si deve? Non siamo mica scemi!" Quindici giorni dopo senza avere ancora letto le carte, senza avere ascoltato il relatore, senza neanche ascoltare le memorie difensive né il dibattito in aula, hanno deciso che voteranno Sì al processo a Salvini, sulla base della "lettura della carte che ha fatto Salvini". Quando parlo di questi personaggi, ricordando il gra