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Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

Lettera aperta alla signora Irene Barresi

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Io non ho mai detto che il sindaco è "cattivo", mai. Chi usa questo linguaggio è una persona fuori di testa politicamente e un cafone socialmente.  Io il sindaco l'ho giudicato un incapace (politicamente) come ha ampiamente dimostrato in mille occasioni, ma sostanzialmente perché ha ridotto il suo partito allo stato attuale, nonostante il grande appoggio popolare di cui godeva, compreso, sciaguratamente, il mio. Uno che ha disperso al vento il patrimonio che lui stesso aveva contribuito a costruire, dalla Chiara Modìca, che lo ha lasciato delusa e tradita, ai vari assessori che se ne sono andati "politicamente" e, sembra, "personalmente" delusi e offesi, dai consiglieri, che sembrano molto più in gamba di molti che sono rimasti, costretti ad andarsene per "mancanza" di democrazia interna, al tentativo maldestro e inaudito di avere in consiglio l'appoggio di "tutta" l'opposizione in cambio di una caramella avvelenata.    Mai

Uno stato, un comune non sono associazioni a scopo di lucro che se non guadagnano o se perdono dalla loro attività falliscono la loro "mission"!

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    Per me è un ricatto. Un comune in dissesto non è costretto a ricattare e licenziare. Un comune in dissesto guidato da persone coscienziose e che capiscano cosa significa la gestione di un ente pubblico al massimo avrebbe detto "Non posso pagarvi subito perché non ci sono i soldi. Vi pagheremo a rate, con gli interessi" e nello stesso tempo accordato la proroga annuale che anche l'anno scorso hanno deliberato essi stessi.    Amministratori che abbiano una coscienza e non siano degli sciacalli che agiscono a scopo di lucro non licenziano e poi chiedono "se rinunciate a ciò che vi spetta vi reintegreremo". Né allevia le loro colpe il fatto che essi al contrario del "comune di Vita, che ha chiesto la rinuncia totale al loro risarcimento,  abbiano, invece, chiesto solo una sospensiva della sentenza" come se non fosse ugualmente una rinuncia ai propri diritti dover aspettare anni per il risarcimento, tutti soldi che vengono tenuti sos

Ma tu che cosa hai fatto nella tua vita di concreto o di originale?

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  Le mie critiche non riguardano mai le persone in quanto mariti/mogli, padri/madri, Nonni/e, professionisti, amici/che. Non sono interessato ai loro comportamenti privati, alle loro preferenze culinarie, alla loro affettuosità di padri o altro. Anche Totò Riina era, sembra, un padre affettuoso e un marito amorevole e Bernardo Provenzano teneva devotamente una bibbia sul comodino. Queste sarebbero "critiche personali".  Io critico la loro figura pubblica se fanno politica o se si espongono con iniziative sociali pubbliche, le loro parole e le loro scelte pubbliche. Una critica di cui mi arrogo il diritto in quanto osservatore della società, in quanto elettore, in quanto opinionista, in quanto cittadino che fa il suo dovere. E nessuno può venirmi a dire "Ma tu che cosa hai fatto nella tua vita di concreto o di originale?" come qualche cretino ha già fatto, come se a un cittadino che eserciti il suo diritto di critica ai propri governanti, fosse richiesto come prerequ

Le mie "ingenerose e distruttive" critiche nei confronti di gorgoglio castelvetranese.

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Mi si accusa di "ingenerose e distruttive" critiche nei confronti di gorgoglio castelvetranese. «... è assolutamente ingenerosa la feroce critica distruttiva nei confronti dei relativamente pochi cittadini che da anni combattono (mentre la massa dei castelvetranesi assiste pavida e dormiente, salvo qualche solone da tastiera) una battaglia con un esercito disertore per salvare l"ospedale.» La mia opinione è, ovviamente, completamente opposta alla sua. Ho scritto talmente tanto su questi personaggi in cerca di un posto al sole da potere pubblicare un libro. Naturalmente non le rimprovero di non aver letto o di non leggere ciò che scrivo io, ma mi aspettavo che leggesse almeno il post qui sopra, che invece sembra non si sia preso la briga di scorrere. 1. Dire che i castelvetranesi sono pavidi, dormienti o, come li hanno defin iti i gorgoglioni, menefreghisti e apatici, mi sembra un modo per scrollarsi di dosso ogni responsabilità per qualsiasi i

"Marsala, Mazara del Vallo, Trapani....loro si, noi no." Manuela Cappadonna

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    Credo di dovere ammettere di aver fatto un errore di valutazione quando tempo fa puntai sulle capacità dei cinquestelle al governo della nostra città. In realtà, più che valutazioni erano speranze, che si sono rivelate, col tempo, sempre più infondate. Spiegai che il mio appoggio morale ai grillini di Alfano era, più che altro, dovuto alla miseria dell'alternativa, alla constatazione che per la prima e ultima volta non avevamo al governo della città, almeno in quello politico, massoni e mafiosi e speravo che per almeno 5 anni si potesse provare questa ebbrezza mai sperimentata prima e che mai in futuro sentiremo. Mai si ripresenterà la stessa combinazione di fattori che hanno portato al successo dei grillini a Castelvetrano: l'ondata travolgente che li portò al governo nazionale trascinandosi dietro i successi in molte città; l'arresto del principale e favorito competitore Luciano Perricone e il ritiro della sua lista; l'arrivo provvidenziale e tempestivo di settemi

Vena fatti capanna. Vaccino sbrigati! Obbligatorietà mai!

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    Vena fatti capanna. Vaccino sbrigati!  Obbligatorietà mai!   Io spero di essere il primo a farmi vaccinare. E, non appena sarà disponibile, senz'altro mi solleverò la manica della camicia. Quando però si arriva all'argomento obbligatorietà allora non sono per niente d'accordo. I no-vax sono degli incoscienti imbecilli diffusori di falsità, ma dovrebbero essere lasciati liberi di non vaccinarsi. Bisogna considerare che ci possono essere mille ragioni per non volere fare vaccinare i propri figli, che sono riconosciute nella grande maggioranza dei democratici e civili Stati Uniti. È prevista, infatti un'esenzione religiosa che consente ai genitori di non vaccinare i propri figli se contrasta con le loro credenze religiose e un'esenzione filosofica che permette la scelta di non vaccinare i propri figli anche sulla base della propria etica, morale e visione della vita. Austria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Irlanda, Islanda, Lituania, Lussemburgo, Norvegia

Quelle vergogne chiamate liste civiche. 2^ parte

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  La prima lista civica indipendente mi pare che fu proprio quella del fascista Giuseppe Bongiorno che camuffò il suo retroterra ideologico fascista con quel piccolo stratagemma. Da allora è stato un susseguirsi di liste civiche al governo della città che ci hanno portato anno dopo anno al disastro attuale, passando per Pompeo ed Errante. Ed ogni anno ne nasce una, spesso allestite da gente da cui non si comprerebbe nemmeno una spilla. Per non parlare dei fantasiosi nomi che scelgono che meriterebbero un oscar per l'originalità, in cui le parole ricorrenti sono "futuro", "insieme", "nuovo", "obiettivo", "comune" accompagnato da "bene" o "interesse", "uniti per" "rinascita", "cambiamento". Tutte uguali in realtà. D'altronde senza un'idea a sostegno che programmi possono avere. Un mero elenco dei problemi della propria città che, si giura, solo loro potranno ris