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Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

Castelvetrano Semplice. Semplice, no?

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  Castelvetrano Semplice trasparenza - innovazione - semplificazione - anticorruzione Diomio! Non ci si può distrarre un attimo ed ecco che spunta una nuova lista civica, la millesima. Diciamola la verità. Eravamo anche in ansia. Non abbiamo molte liste civiche. Come mai a qualcuno non viene in mente di farne una? Ti leggono nel pensiero.                          I castelvetranesi non meritano di avere così poche liste. Diamogliene un'altra, dato che quelle che già ci sono hanno deciso di semplificare e quagliare tutte, quasi, in una sola, più forte coalizione di gente che vuole il bene di Castelvetrano! Ma noi siamo meglio di quelli che già ci sono. A noi queste "semplificazioni" del "parco liste" non ci aggradano. Noi vogliamo una Castelvetrano Semplice.  Le cose complicate non ci piacciono e, quindi, semplicemente,  complichiamo il quadro politico.  Naturalmente il nome è il "cuore" del programma di un partito, è la sintesi, lo slogan che riassume l

Portami alla fine dell’amore, sollevami come un ramoscello d’olivo

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  Al Pacino e Gabrielle Anwar Profumo di donna. Ogni anno celebro il Giorno del Ricordo ascoltando  questa poesia composta e cantata da Leonard Cohen,  poeta, scrittore e compositore canadese, considerato  uno dei più celebri, influenti e apprezzati cantautori. Anche quest'anno non voglio rinunciare alla buona  consuetudine e alle poetiche note della canzone. Però, quest'anno sono costretto, tristemente,  a rovesciare l'ottica solita e dedicarla alle vittime del genocidio  dei nostri giorni, quello dei Palestinesi ad opera delle  ex-vittime di quell'altro del secolo scorso, gli ebrei di Israele.   La poesia di Cohen, d'altronde, è una metafora dell'amore,  quello che, solo, potrà restituire un po' di pace al mondo,  ma  anche l'amore come somma di tutte le passioni, anche  quelle estreme dell'auto-dissoluzione. Ascoltate mentre state leggendo. Cliccate sul video.     Aveva letto da qualche parte che  in alcuni camp

La polvere sotto il tappeto

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  Questi sono i modi dimostrativi, spicci e inutili degli stati deboli e assenti. In Italia, il disagio sociale non si è mai combattuto con interventi sociali, con provvedimenti legislativi e finanziari tesi a eradicarlo eliminandone le cause, il degrado ambientale e la povertà che lo produce. Troppo difficile, impegnativo e costoso. I ghetti nascono proprio da questa inadeguatezza delle azioni intraprese contro il disagio sociale, quello che alleva nuova manodopera mafiosa, provoca comportamenti borderline, nella migliore delle ipotesi, e spesso criminalità. E i problemi che non si possono risolvere si nascondono, come la polvere sotto il tappeto. L'unico effetto che queste incursioni delle radiomobili o delle volanti hanno è quello di soffiare via la polvere lontano dal salotto cittadino, peraltro deserto. Il sistema delle piazze non è deserto perché mal frequentato, ma ritrovo di ubriaconi, per lo più, e tossicodipendenti perché deserto. È deserto perché non ci sono attività, no