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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

Calati juncu chi passa la china

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·          Ncd ·          Alleanza Etica ·          Castelvetrano Futura ·          Udc-Area Popolare ·          Sicilia Futura ·          Liberi e Indipendenti ·          Forza Italia ·          Città nuova ·          Castelvetrano Avvenire ·          Obiettivo Città ·          Partito Democratico ·          Aria Nuova Dove siete?  Dobbiamo preoccuparci per la vostra prolungata assenza?  State bene?  Dobbiamo gioire perché, senza colpo ferire, ci siamo liberati di voi?  State preparando "La vendetta 2"? Avete perso la voce?  Non vi abbiamo sentito ultimamente!  La mafia, l'emergenza immondizia, le alghe nel porto, e, non ultima, l'emergenza Petix a Castelvetrano hanno bisogno delle vostre autorevoli voci. Ho il sospetto, però, che la vostra rumorosa assenza sia dettata da sagge considerazioni di opportunità:  "Calati juncu chi passa la china"

I palestinesi lascino i bambini ai giochi e alle fantasie senza odio.

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I siti e le pagine Facebook della propaganda antisemita palestinese  Razan Abu Sal, 13 anni,  condannata da una corte israeliana a quattro mesi di prigione. internazionale come il Quds News Network, che pare sia legato al gruppo militante "Jihad Islamica", o il "Palestine Chronicle" sono in questi giorni, come sempre, impegnati in una campagna di incitamento all'odio contro Israele. La cosa triste è che a queste fonti, definirle di parte è pochissimo, attingono a piene mani giovani sedicenti di sinistra che hanno sviluppato un incomprensibile amore "fascista" per i palestinesi, per i terroristi palestinesi, sovvenzionati dagli stati canaglia, oltre che da quasi tutti gli stati arabi. È un amore, come tutti gli amori, cieco. Un amore che santifica il terrorismo antisemita e le sue bombe e chiama "terrorismo" le azioni e le misure di difesa di Israele dal terrorismo palestinese. Un amore che, pur venendo da giovani cresciuti in una democ

E che c'è di male ad ammirare MMD?

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È stato assolto in appello. Buon per lui! C'è, però, una sostanziale differenza tra un tribunale e un cittadino. Un tribunale non può condannare uno che "si farebbe trent'anni di galera per aiutare MMD", perché la legge prevede qualcosa di più per mandare in carcere qualcuno. Un cittadino non ha il compito di mandare al fresco la gente. Deve solo valutare chi può entrare negli ambiti della sua vita personale o professionale. Per far questo si basa su quelli che ritiene siano principi inderogabili della propria moralità. Io, per esempio, non tollererei dei razzisti tra i miei amici, il cui prerequisito fondamentale è essere buoni e un razzista non può esserlo. Vi risparmio un lungo elenco e vado al sodo. Neanche uno che "si farebbe trent'anni di carcere per Matte' " lo ammetterei nella mia cerchia di amici, né, se fossi un imprenditore, lo assumerei, né, a maggior ragione, lo voterei, né lo vorrei in consiglio comunale. Neanche se è stato assol

Perché, Catherine Deneuve?

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È sempre un duro colpo quando un mito che coltivi da quando avevi i calzoni corti, un mito di eleganza, di bellezza, di recitazione si infrange sulla battigia della sua stessa idiozia. Catherine Deneuve ha  sentito il bisogno di firmare con altre  cento signore  dell'arte e dello spettacolo un appello  in difesa dei  maschietti ingiustamente attaccati da altre donne.  In un momento in cui si richiederebbe appoggio e solidarietà  almeno da parte delle altre,  queste, invece, sentono il bisogno di difendere i maschi da quello che secondo loro è un attacco da parte di donne che scambiano il corteggiamento con le molestie. Sia che tutte le firmatarie dell'appello, donne di potere le quali tuttalpiù si trovano nella posizione di molestare, non siano state mai fatte, eccezionalmente, oggetto di molestie dai loro registi e produttori, sia che le abbiano accettate di buon grado, non è loro consentito di discreditare altre donne che la stessa cosa, ammesso che parlino della st

L'ultima proposta demenziale. In galera chi non fa la differenziata.

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Mi sembra di vivere in un mondo diverso quando sento qualche castelvetranese parlare della nostra città o dei suoi problemi. E mi preoccupo che sia vero e temo per la mia sanità mentale. L’ultima occasione ieri quando ho letto una proposta di Francesco Bongiorno, aspirante politico locale, per risolvere il problema dei rifiuti. “Mandare in galera chi non fa la raccolta differenziata”. (sic) Parte da un dato di fatto che, in realtà, non è né un dato né un fatto. Insomma non esiste. Uno che legge quella proposta senza conoscere la realtà di Castelvetrano, penserebbe che nel nostro comune esiste l’obbligo della differenziata al 100% e che i cittadini la sabotano. Noi, invece, sappiamo che non è così. Ma niente affatto. A Castelvetrano, già dieci anni fa si è cominciato a fare la differenziata con il porta a porta. Quanti cittadini dovevano farla? Il 7 %. La stessa di oggi. Il 93% dei Castelvetranesi non deve fare la differenziata perché hanno detto loro che non “devono”. Li

Vorrei vivere in un Stato dove non fosse necessario fare le cose inutili.

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  Lo Stato, che ha 2.283.000.000.000 di debito pubblico riesce a trovare e farsi prestare per il nostro Comune sei milioni di euro, soldi dei risparmiatori italiani, dalla CDP, la Cassa Depositi e Prestiti, per ridurre in macerie 170 case abusive. Questo non è un paese mentalmente sano. In teoria lo Stato si limiterebbe ad approntare questa somma che, poi, si farebbe restituire dai proprietari delle case demolite. Abbiamo già visto questo film dei soldi restituiti dai proprietari per demolire le  proprie case. Facendo un semplice conto sarebbero più di 35.000 euro a unità.  Io non le pagherei neanche sotto tortura. Non ho mai avuto, non ho e non avrò  mai una casa a Triscina né ho parenti o amici che  abbiano una casa abusiva, a  scanso di equivoci. Il risultato sarà che lo stato spenderà i soldi di tutti i  contribuenti, anche quelli miei, che non ho casa a Triscina.  Ai fanatici dal cervello  in bianco e nero de "La legge è legge"  ricordo che la legge

Vorrei una Sicilia dove la raccolta differenziata funzionasse al 90%.

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Io vorrei una Sicilia dove la raccolta differenziata funzionasse al 90%, dove non fosse necessaria alcuna discarica, dove non ci fossero, e ci sono, discariche mafiose di materiali radioattivi fuori della porta di casa, dove non ci fosse mafia, dove non fosse necessario alcun termovalorizzatore, dove masse di turisti ci portassero quella ricchezza che da sempre costituisce un'utopia, dove l'agricoltura fosse uno dei perni della nostra economia, e non, come da 60 anni, la cenerentola dell’interesse della politica, dove i siciliani non fossero costretti a fuggire per fame. Invece siamo l'ultima regione italiana sotto quasi tutti gli aspetti. Si salva solo ciò che non dipende da noi: il sole e il mare (e anche quest'ultimo si avvia a essere solo un catino di immondizie, petrolio e migranti naufragati). Con la merda fino agli occhi, con la raccolta differenziata al 90% lontana vent'anni, ci permettiamo però il lusso di fare gli schizzinosi contro i termo v

La "panna" vegetale fa schifo.

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Mi trovo a combattere contro la sempre maggiore difficoltà che incontro nel trovare nei supermercati la panna vera da montare. In molti si trova solo quella da cucina. Siamo arrivati al punto che la gente pensa che la famosa Hoplà sia panna anche se le somiglia solo vagamente. Quando chiedo, ironicamente, se c'è della panna vera mi fanno subito vedere quell'obbrobrio che viene definito "prodotto dolciario a base vegetale", non potendo, giustamente, neanche fregiarsi del nome di p anna. "Intendevo della panna vera, di latte", faccio. Sguardo interrogativo del commesso! "La panna di latte", aggiungo. "Ah! Non ne abbiamo" il ragazzo dell'eurospin.  Quello che la "ggente" non sa è che, nonostante i bugiardi la presentino con parole tipo  "leggera", "100% a base vegetale", "versatile", "naturale" - come se la vera fosse innaturale -  in realtà ha lo stesso identico carico di grassi di

Degli incapaci ci hanno preso in ostaggio.

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Una vita che si aggira  a Palazzo d'Orleans, una vita che fa politica, ma, dopo aver promesso mirabilie e drastiche operazioni di chirurgia estetica (Diventerà bellissima), ha avuto bisogno di essere eletto Presidente per sapere le condizioni economiche disastrose della nostra regione. Alzi la mano chi non le conosceva! Solo lui, sembra . E da chi si fa fare i conti? Da Gaetano Armao quello che Berlusconi voleva alla guida della regione. L'uomo per tutte le stagioni e per tutti gli schieramenti: Gesuita, demitiano, mattarelliano, leoluchiano, autonomista, di destra, cammaratiano, lombardiano e con Lombardo responsabile del disastro del suo governo, fondatore di "Palermo avvenire", fondatore di "Sicilia nazione" (0,0% alle elezioni), fondatore di "Movimento Nazionale Siciliano" e, recentemente, fondatore del "Movimento Siciliani Indignati", cuffariano, abusivo del titolo di Professore, in quanto solo Professore aggregato all'unive

La legge dei sacchetti ritagliata su misura per i ricchi inquinatori.

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La cosa che scassa di più le palle è che non ti lasciano scelta. O paghi o paghi! Non sono, certo, quei due-tre centesimi che, sebbene stra-arricchiranno gli amici di Renzi, ci suscitano istinti "sputerecci". Non ci impoveriranno né ci avrebbero arricchito. Quando, nel 2010, fu introdotto l'obbligo dei sacchetti biodegradabili ci fu un atteggiamento di comprensione per il legislatore. Eppure ci  veniva a costare molto più di adesso. Ma ci sembrava ragionevole che si volesse scoraggiare l'uso di tanta plastica. Ci sembrò saggio tornare alla vecchia borsa della spesa da usare e riusare. Siamo o non siamo ecologisti? Forse solo Trump non lo è. Sgombriamo quindi il campo da facili equivoci, su cui i fanatici sono maestri. Noi  siamo favorevoli a iniziative che vadano in direzione di un ambiente più vivibile, ci mancherebbe. Ma, dio mio, si potranno criticare anche le leggi pro ambiente? O no? Se uno ravvisa nelle modalità di stesura e di applicazione della legge