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Visualizzazione dei post da ottobre, 2022

Scandalo! L'opposizione preannuncia opposizione

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  Poi ci sono quei destri che si indignano perché l'opposizione preannuncia opposizione! Sì, secondo loro, l'opposizione non può essere pregiudiziale ma decisa per ogni singolo provvedimento futuro. Non può esserci, sostengono, un'opposizione di principio. Wrong! L'opposizione è sui principi, è sulle idee, sulle concezioni della società ed è di principio. In un panorama politico definito è il dibattito politico che ci informa adeguatamente di quali siano i provvedimenti che una destra così configurata, la peggiore possibile, cercherà di far passare. Non c'è alcun bisogno di aspettare che passino ai fatti per condannare le loro intenzioni. Come se, nominato Cecè ministro della repubblica, ci fosse bisogno di aspettare per sapere come si comporterà da ministro. Cosa c'è da aspettarsi da una parte politica che è programmaticamente, filosoficamente, politicamente e socialmente l'antitesi dei tuoi principi. Cosa c'è da sperare? Che non metta in atto la politi

I panni dei rivoluzionari

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È venuto il loro momento. Quei destri, arrivati al "potere" per il tramite di quella parodia della sinistra che è sempre stato il PD, possono fare buon viso a cattivo gioco: sono stati esclusi dal governo del paese però hanno l'opportunità di continuare a spacciarsi per "sinistra", visto che al potere c'è la peggiore destra degli ultimi settant'anni. Solo in America è peggio.  Così Renzi e Calenda, molto più quotati nei media che nelle urne,  i più "televisivi"  rappresentanti  di quella destra  apparentemente illuminata, tanto illuminata da apparire di "sinistra", possono finalmente vestire i panni dei rivoluzionari. Gli riesce bene! Vedo che gente che si "sente" di sinistra è ammaliata dalla loro recita. Non avranno, comunque, vita facile a combattere un finto nemico, dato che servono lo stesso datore di lavoro, il potere economico dei padroni delle ferriere, i quali possono puntare e spendere su più cavalli.   Verranno cr

Quei comunisti italiani che festeggiarono i carri armati

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  Vi ricordate quei comunisti italiani che festeggiarono i carri armati di Kruscev che invadevano la "ribelle" Ungheria nel 1956? Sono gli stessi che vivono nei loro nipoti e figli, che, oggi, "non sono putiniani, ma..." "e allora, la NATO?". Come i razzisti quando dicono "Non sono razzista, ma ...!" o i grilloidi "E allora Bibbiano?" Così giovani e già vetero ... comunisti, nipoti del PCI di Togliatti che, nelle situazioni storiche e politiche di un secolo fa, guardava all'URSS come ad un faro dalla cui luce farsi guidare verso la giustizia sociale "assoluta".  Assoluta come una dittatura. L'idea era che, data la natura ingorda dell'uomo, il bene comune si potesse ottenere solo imponendolo. E così si scopre che del comunismo a questi duri e puri piaceva l'aspetto dittatoriale del "regime " sovietico non la libertà. Infatti oggi che in Russia il comunismo non esiste neanche di nome i loro figli e nipo