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Visualizzazione dei post da novembre, 2019

Qui pro quo. Da 'equivoco' a 'corruzione' il passo è breve!

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Tra le espressioni che, labilmente, sono rimaste aggrappate alla nostra memoria di ex liceali classici, c'è sicuramente "Qui pro quo". In Italiano si rende benissimo con "malinteso", "incomprensione", che rendono bene il concetto di "scambiare" un "qui" per un "quo", un piccolo errore grammaticale, un nominativo per un ablativo! Il concetto di scambio o sostituzione si ritrova anche, nella farmacologia medievale, nel nome di una lista di farmaci sostituibili l'uno con l'altro, Qui pro quo. Ma altre forme sono Quid pro quo e Qui pro quod. Un po' lo stesso significato di "Prendere fischi per fiaschi" o "lucciole per lanterne". Insomma scambiare qualcosa con un altra. Anche nel "quid pro quo" degli Americani si può rintracciare il concetto di "scambio", ma più materialistico, quello che noi italiani renderemmo con un "Do ut des".

Ridateci gli ambulanti. Piazza Dante è diventata bruttissima senza gli "indecorosi" ambulanti.

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Ridateci gli ambulanti. Piazza Dante è diventata bruttissima senza gli "indecorosi" ambulanti. Facile deliberare contro i poveri venditori di qualedda e scuparini. Salvo vedersi recapitare una minchia finta davanti al Comando dei vigili, che poverini eseguono gli ordini e, la minchia, dovrebbero inoltrarla all'amministrazione. I grandi commercianti che non pagano tasse non vengono sgomberati. Bartolomeo La Croce: "Finiamola, vi prego con il buonismo e il romanticismo di maniera. Piazza Dante è indecorosa per la cattiva educazione civica dei Castelvetranesi, per la presenza di ambulanti più o meno regolari, per infelici concessioni di spazi pubblici sui quali incidono orribili prefabbricati commerciali che, tutti, creano sporcizia e disdoro ambientale in pieno centro urbano. Non dimentichiamo che Piazza Dante è l'ingresso al centro storico della Città e che è sede di una scuola elementare." Sono d'accordo per i prefabbricati (barac