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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

«Se devi dire la tua opinione all'1% fai una dichiarazione, non un partito»

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«Se devi dire la tua opinione all'1% fai una dichiarazione, non un partito». Emanuele Macaluso a Carlo Calenda. Parole sante. Vale anche il 2.3% di Renzi, credo. Bisogna dire però che sbaglia il 95enne dirigente storico del PCI, sindacalista e giornalista, se davvero pensa che a Calenda interessi il partito. Non è cretino, almeno, non tanto quanto Renzi. Lui si offre sul mercato della politica come il manager che può introdurre quella "capacità gestionale che manca ai politici". Non fa altro, su Twitter e nelle interviste e in Tv, che dire che lui è a disposizione per qualsiasi aiuto lui possa dare in una situazione drammatica come l'attuale dove si richiede "capacità gestionale", mentre si sa "che i politici in vita loro non hanno mai gestito neanche un bar". Le virgolette citano - a memoria - le parole di Calenda. Lui è già stanco. Nel suo rilancio politico ha speso così tanto, in termini di impegno suo persona

Sofisticate forme di comunicazione e linguaggi sconosciuti.

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Oggi mi occupo di un problema "di fondo" spesso ignorato. Quando un cane odora il didietro di un altro cane, sta raccogliendo una serie di informazioni: il tipo di dieta, il genere, il suo stato emozionale e così via. Il dottor George Presti, del Monell Chemical Senses Center di Philadelphia, che studia la complessità degli odori del corpo umano e dei feromoni, nel 1975 era all'avanguardia nella "Scienza del culo del cane". Lui e il suo gruppo esaminarono le secrezioni anali di cani e coyote selvatici. La trimetilamina risultò il composto chimico preponderante insieme con innumerevoli acidi a catena corta dall'odore piuttosto "forte". Questo "aroma" può essere influenzato dalla genetica, dalla dieta e dall'attuale stato del sistema immunitario attraverso cambiamenti chimici nelle secrezioni. Per evitare l'interferenza dell'odore della cacca, i cani sono dotati di un secondo sistema olfattivo nel loro ipersensi

Per fortuna moriamo solo noi vecchi! Che tragedia sarebbe il contrario!!!

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Tu sai meglio di me cos'è la "scienza"! In assenza di evidenze, essa è soltanto un metodo. Un metodo benedetto ,a pur sempre e solo un "metodo", non la verità. Sai benissimo che la scienza è univoca solo sui fenomeni studiati e accertati e, per essere più precisi neanche sempre. Se consideri che, tra tutte le scienze, la medicina è la cosa che meno assomiglia alla "scienza", avendo della scienza solo il metodo e basandosi piuttosto di una "scienza empirica" in cui si opera per tentativi ed errori, allora capirai perché per ogni cosa puoi trovare uno "scienziato" che dice una cosa e un altro che dice il contrario, proprio come in politica. Persino le cose ufficialmente e universalmente accettate come la semplice efficacia dell'aspirina sono vere a metà. L'efficacia dell'aspirina è di poco più del 50%. Puoi trovare due persone che dicono una che l'aspirina funziona e l'altro che dice che no e tutt'e due

Castiglione e Catania dovrebbero essere chiamati a rispondere di...

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Tutti a dire "Ma, allora, i sindaci di Partanna e Campobello hanno sbagliato tutto?", "Allora Castiglione ha fatto male a farsi aiutare dagli agricoltori?".  Non riesco a vedere il nesso tra agricoltori e sanificazione delle strade. Addirittura la consulta agricola è scesa in campo. Ma, spiegatemi che minchia c'entra l'agricoltura con il covid. Solo perché dispongono di quei mortali e inquinanti strumenti che sono gli atomizzatori ("Come atomizzate bene!" "Per avvelenarvi meglio!")? Va bene, sono stati generosi e si sono fatti avanti per dare una mano. Ammirevole. Ma basta così! Gli agricoltori non costituiscono un'autorità in grado di dire la sua sul covid. Già avvelenano il nostro cibo. E speriamo lo facciano nei termini di legge, cosa di cui dubito per moltissimi. Per giunta non sanno nemmeno che le sanificazioni stradali non si effettuano, quand'anche, con gli atomizzatori. Non è che vi si

Per una volta, Viva Alfano.

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Vorrei sottolineare un paio di cose. Non esiste una sola raccomandazione da parte del governo nazionale, da parte del ministero della salute, da parte dell'istituto superiore di sanità perché i sindaci facciano la pulizia delle strade con ipoclorito di sodio che fa più danni che bene. Le raccomandazioni che esistono riguardano solo la sanificazione "mirata", cioè la disinfezioni con detergenti e, anche, candeggina delle superfici pubbliche come corrimani, vetrate, maniglie antipanico, maniglie, porte, panchine e tutto quello che i cittadini possano toccare. La sanificazione come annunciato dal sindaco Alfano è diversa da quella fatta dai sempliciotti sindaci di Partanna e Campobello, passati immeritatamente da eroi, che, invece, hanno solo inquinato il territorio con una quantità enorme di ipoclorito di sodio, fortemente sconsigliato dall'Istituto superiore di sanità, che andrà a finire nelle nostre falde acquifere inquinandole senza averci difeso dal covid.

Adesso, in tempi di covid, dov'è il "Mercato"? Solo lo Stato e la Sanità pubblica ci troviamo nella tragedia!

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Per i malati di liberismo alla Renzi. Dov'è il mercato che si autoregola da voi santificato? Non avrebbe dovuto autoregolarsi e rafforzare lo Stato e la sanità pubblica cedendo una briciola al giorno degli immensi guadagni degli operatori? Adesso, in tempi di covid, dov'è il "Mercato"? Dove le sue soluzioni. Dove sono gli anticorpi del mercato quando c'è da combattere il virus pandemico? E gli Ospedali del "Mercato" sono chiusi ai malati di covid? Qual'è la medicina del "Mercato"? Non saranno certo le Banche, usurai autorizzati, a farci il tampone e a tenerci la mano in quegli interminabili 20 giorni di rianimazione! Vero? Lo Stato! La sanità dello Stato! Solo i servigi dello Stato ci ritroviamo quando siamo in difficoltà. Lo Stato Italiano meritoriamente garantisce il diritto di cura a tutti i cittadini, nonostante brutti ceffi liberisti, negli ultimi trent'anni, abbiano sottratto e sottratto risorse alla sanità, invece di raffor

La gloriosa Arma non ha bisogno di difese a buon mercato che fanno più danno alla sua immagine che altro.

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Questa mia è la risposta a un post del Colonnello Salvino Paternò il cui link è questo. Colonnello Salvino Paternò, l'unico che qui si impanca a giudice di una cosa di cui non sa nemmeno come sia andata, come tutti noi, d'altronde, è lei. L'unico che ha già deciso chi ha ragione e chi ha torto. È lei che si è autoproclamato giudice, ha fatto l'istruttoria, ha fatto il PM e la difesa e ha aperto e chiuso il processo con la condanna assoluta di un ragazzo di quindici anni e l'assoluzione del ragazzo di ventitré anni che va a passeggiare con la pistola d'ordinanza, come un bullo di periferia porta il coltello in tasca. Ha fatto tutto lei.  Non non mi meraviglio neanch'io che si possano scrivere tante minchiate attingendo alla più trita e falsa retorica su sacrificio, onore, impegno e fedeltà. No, ci sono abituato. Conosciamo questa orrida narrazione fascista delle forze armate. Non solo i carabinieri, per fortuna pochi, possono essere paragonati

Poteva, forse, lasciare con più eleganza, ma io l'ho preferita così. Sanguigna, siciliana, con la testa alta. Parte seconda.

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Adesso la gran bella figura che ha fatto l'assessore "tecnico" Oddo. Ha esordito malissimo. La contessa si lamentava che Oddo, in una certa occasione, si era rifiutato di partecipare a un incontro, non una giunta, tramite Skype, uno strumento preziosissimo per qualsiasi attività di gruppo, con la contessa che, in quel momento, non poteva essere a Cvetrano. Oddo: "Intanto il comune di Cvetrano non è autorizzato per fare le giunte skype... (inudibile) Donà: " Ma non era una giunta". O.: "se mi fai parlare... Io ti ho ascoltato... Carrera: "Facciamo parlare l'assessore Oddo. Chiariamo che non si trattava di una giunta!" O: "...assolutamente non è così come dice l'avvocato. Era un Sabato mattina ...perché non poteva venire da Venezia e, siccome noi siamo l'ultima ruota del carro dovevamo seguire soltanto quello che diceva... quello che chiedeva...-inudibile- D.: "Era un incontro tra noi, non era una g

Poteva, forse, lasciare con più eleganza, ma io l'ho preferita così. Sanguigna, siciliana, con la testa alta. E generosa nel suo darsi , nel suo lavoro.

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L'avvocatessa Dalle R ose ha commesso un solo errore, ma gravissimo e, certo, imperdonabile. Avere accettato l'invito trappola di questa sgangherata compagnia, sottovalutando, una persona saggia non l'avrebbe fatto, le difficoltà del compito che si accollava. Non ha capito in che ambiente veniva a cacciarsi. Non ha valutato la difficoltà di agire in una città che l'unica ribellione che può vantare non è contro la mafia che la comanda a bacchetta o contro la primula rossa che tutti questi danni di immagine ha causato alla città, ma, con una manifestazione memorabile che è già passata alla storia, contro lo Stato nelle persone dei commissari che chiedevano collaborazione. Un bell'ambientino Castelvetrano. Lasciamo stare il vomitevole voltafaccia degli stellini nei suoi confronti. Dopo averla invitata, dopo averla acclamata come la dea ex macchina, dopo averla coccolata, nominata esperta e, poi, assessore, dopo che hanno lasciato colpevolmente, che le