Le mie "ingenerose e distruttive" critiche nei confronti di gorgoglio castelvetranese.






Mi si accusa di "ingenerose e distruttive" critiche nei confronti di gorgoglio castelvetranese.


«... è assolutamente ingenerosa la feroce critica distruttiva nei confronti dei relativamente pochi cittadini che da anni combattono (mentre la massa dei castelvetranesi assiste pavida e dormiente, salvo qualche solone da tastiera) una battaglia con un esercito disertore per salvare l"ospedale.»


La mia opinione è, ovviamente, completamente opposta alla sua.

Ho scritto talmente tanto su questi personaggi in cerca di un posto al sole da potere pubblicare un libro. Naturalmente non le rimprovero di non aver letto o di non leggere ciò che scrivo io, ma mi aspettavo che leggesse almeno il post qui sopra, che invece sembra non si sia preso la briga di scorrere.

1. Dire che i castelvetranesi sono pavidi, dormienti o, come li hanno definiti i gorgoglioni, menefreghisti e apatici, mi sembra un modo per scrollarsi di dosso ogni responsabilità per qualsiasi iniziativa uno prenda. Invece io sono convinto che i castelvetranesi, abituati come sono, ci hanno fatto l'occhio a riconoscere gli sciacalli dalle persone in gamba. 

 

2. Io sostengo che è proprio il bene della città che questi furbi gorgogliosi tengono per ultimo nelle loro priorità. Sono persone che cercano, con l'aiuto di alcuni inconsapevoli e volenterosi cittadini, di usare la causa dell'ospedale o altro come trampolino di lancio per il loro tuffo in politica. Ne è dimostrazione chiara e lampante che nel 2019, quando cominciò la campagna elettorale chiusero la saracinesca di Gorgoglio e non solo metaforicamente. Ne annunciarono la chiusura formalmente: "Chiuso per elezioni", perché tutti i dirigenti del gruppo, a parte qualcuno che sulla politica aveva già vissuto per trent'anni con i risultati che si vedono oggi, si erano lanciati in campagna chi come assessore chi come consigliere. Altro che abnegazione e amore per la propria città. Ad alcuni l'arresto dei uno dei competitori rovinò i piani su cui aveva tanto contato. Altri non mi pare abbiano avuto alcun successo. 

 

 

3. Ad un politico non si chiede impegno ed abnegazione soltanto, che, da soli non servono a niente se non sostenuti da un progetto valido e da soluzioni efficienti ed efficaci. Ad un politico si chiede che realizzi ciò che promette. Lo stesso si chiede a chi, classe dirigente del paese, professionisti in vista della comunità, si fa avanti per risolvere un problema della collettività. Non è secondario che raggiungano lo scopo. Ed è anche corollario inevitabile che con le loro iniziative si sottopongano al vaglio e alle critiche di chi avanti non si è fatto. Se la Folgore disputa una partita penosa non è colpa del pubblico cvetranese che non è sceso in campo a giocare al posto loro. È colpa dei giocatori e dell'allenatore. 

 

 

4. È questo che io rimprovero ai gorgoglioni (spero che il suo "qualche solone da tastiera" non fosse rivolto a me, che se così invece fosse renderebbe la nostra " amicizia", sia pure su Fb, impossibile), di avere perso sempre le loro battaglie e non mi sembra un dettaglio trascurabile. A quale politico si perdona il fallimento? 

Rimprovero ai gorgogliosi di non avere saputo approntare e studiare i giusti rimedi, di non avere indicato le soluzioni. Si sono affidati a strumenti finti e logori come la raccolta di firme, che non occorre essere dei soloni per capire che non servono a niente tranne quelle ufficialmente esistenti nell'ordinamento democratico per iniziative di legge o per indire un referendum. Le raccolte firme sono quelle che fanno società a scopo di lucro su internet al ritmo di decine al giorno, avaaz change e simili, e, probabilmente, è capitato a tutti di firmarne una, per salvare un qualche orso, o per lo scarabeo del belice, senza sapere mai più cosa fosse successo all'orso o allo scarabeo. Così come nessuno ha più saputo che fine abbiano fatto le firme della prima raccolta.

 


 

5. In democrazia le leggi le fanno i rappresentanti del popolo ed è a loro che ci si rivolge per farne approvare una o per cambiarne un'altra. Non si raccolgono firme per una fantomatica abrogazione di una legge, il piano sanitario regionale, approvato a maggioranza dai deputati regionali che fanno parte legittima di una maggioranza che legittimamente governa stretta intorno a un presidente di regione eletto dal popolo e che si riserva di approvare le leggi che ritiene opportune e giuste, checché ne dica l'opposizione, che, infatti non si mette a raccogliere firme ogni volta che viene approvata una legge non di loro gradimento. Se una legge non va giù all'opposizione, può solo aspettare che la ruota della politica giri e una volta conquistato il posto di comando si cambia ciò che si ritiene inaccettabile. Così è successo a livello nazionale con i decreti sicurezza di Salvini, che non sono stati modificati con una ridicola raccolta di firme. 

 

 

6. Errare humanum est... , ma questa è la seconda raccolta di firma organizzata dai gorgoglioni. Della prima il dormiente pubblico castelvetranese non ha saputo più niente e, comunque, non ha sortito, come era prevedibile per tutti tranne per i patrioti che descrive lei, alcun effetto. Non solo si persevera nell'errore ma si mandano le firme alla persona sbagliata. Ora, mi dica lei qual è la logica che gli fa decidere di rivolgersi al PdR Mattarella che nessun potere ha in queste questioni? Qual è l'intelligenza dietro questa scelta assurda? Se io fossi il presidente Musumeci e ricevessi una telefonata dal PdR , ma anche dal Papa, che mi invitasse ad accontentare i gorgoglioni e a modificare la legge, lo manderei a quel paese e se la telefonata fosse ufficiale lo denuncerei per attentato alla costituzione e ingerenza indebita nell'autonomia della regione Sicilia.

 

Per il resto la rimando, se ne ha voglia, al mio blog dove, cercando orgoglio castelvetranese, le compariranno una miriade di post che ho scritto contro costoro, che, caso unico in Italia, sono riusciti a organizzare una manifestazione contro lo stato, con uno slogan imbecille #iosonocastelvetranesemanonsonomafioso, perché #sonocontrolamafia gli sembrava troppo forte, e poco è mancato che la mafia ufficialmente ringraziasse, mettendosi contro i commissari di allora e il presidente della commissione antimafia che si rifiutarono formalmente di partecipare a un corteo che aveva tutte le caratteristiche di un attacco allo stato. 

 

 

Infine, nel difendere il mio diritto di critica (gli aggettivi distruttivo o costruttivo sono assolutamente opinabili e soggettivi) di critica anche dura, confesso che mi dispiace che essa difficilmente possa distruggere alcunché. 

 

 

 

 

 

 

 

 

Io i miei suggerimenti nelle mie critiche li inserisco sempre, tipo "votate bene" "non fatevi prendere per i fondelli", "votate le persone giuste" che una volta al potere possano risolvere i problemi della cittadinanza, alla quale in una democrazia rappresentativa non si può chiedere di intervenire continuamente per una inutile firma o a decidere su questo o quello. Se votate Musumeci, e la maggior parte dei gorgogliosi per ironia sono stati fieri elettori del fascista, aspettatevi ciò che è giusto aspettarsi e tacete fino alla prossima possibilità che vi sarà data di votare.

Grazie per l'attenzione. Il suo solone da tastiera?

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