Non sono contro i grani finto-antichi. Sono contro il falso e le bufale che li accompagnano.


"Veramente io mangio pane fatto con grani antichi buonissimo e dura una settimana"

I grani cosiddetti antichi si possono solo usare in miscela con altri grani, come con il pane di Cvetrano (solo il 20% di "grano antico" Tumminia). Prova a chiedere del pane di Tumminia al 100%. Il pane di Cvetrano, quando è fatto bene (difficile trovarlo buono), dura una settimana, ma difficilmente si può definire di "grani antichi che antichi non sono". Se ti dicono che il pane che compri e che ti dura una settimana è fatto da grani antichi al 100% ti stanno mentendo e dovresti cambiare fornitore perché è disonesto. E comunque informati, non costa niente.
Ho fatto anche un elenco dei fogliacci disinformativi su cui non fare affidamento. 
I nostri genitori e i nostri nonni non erano dei cretini. Chiediti perché le colture dei "grani antichi che antichi non sono" sono state abbandonate. Chiediti perché il pane nero fu abbandonato quasi del tutto dopo la seconda guerra e il pane di farina bianca veniva preferito da pressoché tutti. Chiediti perché i produttori di grani siciliani non ne vollero più sapere di coltivare i "grani antichi che antichi non sono"! Oltre che per la domanda diversa anche perché avevano una resa ridicola rispetto agli altri grani, quelli sì antichi. Questo spiega in parte perché la loro farina e i prodotti, solo in piccola parte fatti con "grani finto-antichi", costano così cari. Ma, già, se costa di più è migliore!! 




Solo un motivo per coltivare i grani finto-antichi. La conservazione della biodiversità. E se a qualcuno piacciono, bene. Ma che siano migliori e antichi, proprio no.

La polemica non è grani finto-antichi sì o no. Ognuno, coltiva, usa, mangia ciò che gli pare. Non sono contro i grani finto-antichi. Io stesso compro pane nero col 20% di tumminia e in famiglia ogni tanto si prova qualcuna di queste novità che, però, non riescono a entrare nel mio cuore. Anche perché il mio cuore è povero di denari e il prezzo di questi prodotti che contengono una percentuale minima di grani finto-antichi costano una cifra spropositata. Non li comprerei neanche se dovessero piacermi. No! Non sono contro il Senatore Cappelli!



Viva i grani cosiddetti antichi e chi li coltiva, dio gli renda merito del prezioso lavoro di custodi della biodiversità. 
Io sono contro tutte le bufale che girano attorno ai 
"grani antichi" a cominciare dalla loro definizione di antichi, quando invece sono grani "moderni", selezionati nel secolo scorso. Grano antico è il farro, il grano tenero. Non il Senatore cappelli che tanti meriti ebbe nella prima metà del secolo appena trascorso.
Sono contro le bufale secondo le quali questi grani antichi conterrebbero meno glutine, che è falso, che hanno una struttura del glutine diversa e che sia meno dannoso, che è assolutamente falso sia perché il glutine non è affato dannoso per chi non è malato di celiachia sia perché i celiaci non possono mangiarli ugualmente, che sono più digeribili, che abbiano più nutrienti. Sono più interessato a capire come la disinformazione che viaggia su rivistucole e sitacci web di pessima reputazione, su fogliacci pubblicitari che regalano nei negozi water and soap, riesca a insinuarsi nella mente distratta di grandi masse di persone che non hanno il tempo o la voglia di farsi nessuna domanda. Sono interessato al funzionamento della pubblicità martellante e falsa. Sono interessato a capire perché sia così difficile demolire convinzioni consolidate, ancorché false, da parte della scienza. Per ogni video di divulgatori seri come Dario Bressanini o Beatrice Mautino ce ne sono mille di sconosciuti e ignoranti millantatori che hanno più seguito, proprio come in politica. Solo che la politica non è scienza. Sono interessato a capire perché la mente di un siciliano lo porta a votare per il proprio carnefice, lo porta a idolatrare il proprio aguzzino. 

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