Quindici giorni fa Davide Faraone affermava che bisognava leggere le carte prima di decidere. "Noi siamo civili".



Come sempre, dalle parti di Renzie si giuocano carte nascoste nella manica, si fanno trattative sottobanco, si esercitano minacce, si fanno promesse ci si scambiano pizzini con gli oggetti dello scambio, legge elettorale, alleanza di governo, elezioni anticipate o no. Un piccolo intoppo nel dialogo fitto tra i Mattei ed ecco che si passa alle minacce. "Voteremo sì all'autorizzazione a procedere".

Quindici giorni fa Davide Faraone affermava che bisognava leggere le carte prima di decidere. "Noi siamo civili".
Leggasi: "E volete che non ci giochiamo queste carte come si deve? Non siamo mica scemi!"



Quindici giorni dopo senza avere ancora letto le carte, senza avere ascoltato il relatore, senza neanche ascoltare le memorie difensive né il dibattito in aula, hanno deciso che voteranno Sì al processo a Salvini, sulla base della "lettura della carte che ha fatto Salvini".
Quando parlo di questi personaggi, ricordando il grande Woody Allen, mi dico che sono anemici, 'unn hannu russuri 'nta la facci. Li disgraziati semu niatri!
Ma, niente paura, si capisce che è solo una fase interlocutoria. Non si mettono d'accordo sulla spartizione bottino.


Io continuo a mettere in palio la mia credibilità sostenendo che, alla fine, fra 15 giorni, Renzi salverà Salvini e avrà assicurato al suo culo le poltrone del potere. A meno che Salvini non se lo fili proprio. Improbabile.
I due cazzari, quello verde e quello biancocrociato, hanno bisogno l'uno dell'altro come la nutella delle dita.
Se Renzie vota Sì non parlerò più di politica. Prometto! Come lui aveva promesso di uscirne.

20 Dicembre 2019:
"Noi non ci chiamiamo Salvini, non siamo giustizialisti con i poveri cristi, spesso senza colpa, non diciamo "buttare la chiave" quando vediamo portare via in manette Carola Rackete e non diventiamo improvvisamente
garantisti quando i magistrati toccano i potenti come lui. Leggeremo le carte e decideremo, senza isterismi e senza sventolare cappi e manette, come si fa nei paesi civili", conclude.

Quindici giorni dopo!
5 Gennaio 2020
I tre voti di IV(%), come annunciato oggi dal coordinatore nazionale, Ettore Rosato, saranno a favore dell’autorizzazione a procedere: “Salvini nella sua memoria ci ha spiegato che il caso Gregoretti è identico a quello della Diciotti. Salvini certamente conosce le carte meglio di noi, e se lui dice che i casi sono identici, noi ci comporteremo in modo identico, votando come per la Diciotti a favore dell’autorizzazione al processo contro Salvini”.


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