I comuni della ex provincia di Trapani riunitisi in una sorta di consorzio, insieme con Airgest e Camera di commercio di Trapani, pagavano, fino all'arrivo dei commissari, ca. 2.000.000 (Due Milioni) di euro l'anno (di cui 200.000 - duecentomila) era la quota di Castelvetrano) alla società pubblicitaria della Ryanair, la AMS, per promuovere il nostro territorio sul sito di Ryanair.


I
comuni devono ogni anno pagare centinaia di migliaia di euro (due
milioni).
Si
potrebbe chiedere se a fronte di queste uscite ci sono delle entrate
almeno equivalenti in termini di ricchezza lasciata dai turisti
ryanairini!

"Lo scopo finale dell’ iniziativa, e cioè l’incremento delle presenze turistiche, è in sé pienamente condivisibile e meritevole di approvazione, tenuto conto della essenziale importanza della attività economica legata al turismo nella nostra provincia.
Come
in ogni altro caso di risultati da raggiungere attraverso la
esplicazione di attività svolta dalla Pubblica Amministrazione,
sottoposta come tale a rigida normativa e rigorosi controlli, tanto
più quando riguardi la erogazione di risorse finanziarie, la
valutazione di efficacia del fine non può prescindere dalla doverosa
considerazione relativa al mezzo prescelto per conseguire detto fine”
Dopo aver accennato a possibili dubbi sulla legittimità dell'accordo di "co-marketing" con Ryanair il Dott. Messineo, il quale poteva tranquillamente fregarsene di compiacere le "clientele politiche" e prendere la decisione più giusta, più conveniente per lo Stato, mette in dubbio anche la redditività dell'investimento dicendo:
"Inoltre se si valuta, come pure è doveroso fare, la efficienza del percorso prescelto, in termini di costi – benefici, emerge con evidenza il fatto che comunque, a fronte degli ingenti oneri economici gravanti sugli enti territoriali sottoscrittori dell’accordo, non vi è alcuna certezza in ordine alle contropartite ottenute in termini di flussi turistici, e soprattutto non risulta prevista alcuna forma di corrispettività fra oneri e risultati. Infatti, da una parte, il contraente incaricato di realizzare il marketing assume una semplice obbligazione di mezzi e non di risultato e dall’altra non sembra che sia prevista alcuna decurtazione del compenso nel caso che il numero di passeggeri in arrivo nell’aeroporto di Birgi nel periodo considerato dovesse divergere in negativo rispetto alle aspettative.
Il
punto rilevante non è il corretto adempimento delle obbligazioni
contrattuali, ma la carenza di un meccanismo che garantisca
equilibrio e corrispettività fra le onerose erogazioni di fondi
pubblici ed i benefici attesi"
Qui di seguito le altre mie note su Birgi-ryanair:
Poi vennero le elezioni e le clientele
noi castelvetranesi, partannesi e campobellesi non abbiamo bisogno di Birgi
sfido ombra, lui e chiunque altro
Qui di seguito le altre mie note su Birgi-ryanair:
Poi vennero le elezioni e le clientele
noi castelvetranesi, partannesi e campobellesi non abbiamo bisogno di Birgi
sfido ombra, lui e chiunque altro
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