Il Principe Carlo Magio

Il presepe vivente! Avremo il presepe vivente a Castelvetrano.
Immagino i nostri valenti “registi” e “attori” locali già febbrilmente impegnati a spremere il loro genio creativo per una indimenticabile rappresentazione, proprio come il “Corteo del Principe” con Santa Rita ridotta al ruolo di comprimaria, anche se lo chiamano il “Corteo di Santa Rita”.
corteo storico santa rita, corte, storico, santa rita,


Anche la nascita di Gesù si profila una straordinaria “occasione per rievocare il passato di Castelvetrano”, magari affidando al Nostro “Magnus tributorum exactor” il ruolo di uno dei Re Magi. D'altronde il numero dei Sacerdoti è storicamente incerto. Come suonerebbe? Baldassarre, Melchiorre, Gaspare e il Principe Magio Carlo che portavano oro, incenso, mirra e pane nero.


blasfemia, santa Rita, principe, Carlo, corteo storico, castelvetrano



I nostri cultori di storia sapranno sicuramente trovare un nesso qualsivoglia. Se sono riusciti a trovare un collegamento tra Santa Rita e il Principe Carlo lo faranno anche per la natività.
Queste le parole che usano gli organizzatori per spiegare la blasfemia del Corteo di Santa Rita che s'avvilisce clamorosamente, “sfarzosamente” e incomprensibilmente nella parata di costumi della nobiltà parassita del Principe:
"Il Corteo (di Santa Rita) è anche l’occasione per rievocare il passato di Castelvetrano, attraverso la presenza di figuranti in costume rappresentati l’aristocrazia locale, guidati dal principe Carlo d’Aragona e Tagliavia con la consorte principessa Margherita Ventimiglia, e la deputazione civica, guidata quest'ultima dal Capitano del Popolo con l’antica mazza giuratoria d’argento, che viene esibita in pubblico soltanto in questa occasione." (L'errore di 'battitura” non è mio).
Il nesso è, invece, molto " semplice": l'occasione ovvero "a cchi cci semu ci mittemu puru lu principi". Un nesso culturalmente molto profondo come chiunque può vedere.
Questo è l'occhiello che sintetizza l'evento:
Sbandieratori, tamburi aragonesi, musici medievali e centinaia di figuranti in costume alla corte di Carlo D'Aragona e Tagliavia primo principe di Castelvetrano.”
Nessun accenno al sacro o a Santa Rita! Forse attirerebbe di meno?
blasfemia, santa Rita, principe, Carlo, corteo, corteo storico santa rita, castelvetrano
Corteo di Santa Rita a Castellammare.
Niente fanfare e niente principi.
Questo è, invece, il preambolo pomposo e vacuo che fanno sul sito ufficiale nella presentazione del Corteo di Santa Rita (che ci perdoni da lassù!):
Il sontuoso corteo storico racchiude nel suo seno le nuove coordinate della religiosità globale, e quelle della più profonda tradizione spagnola e aragonese con la Rievocazione storica dell’Investitura di Carlo d’Aragona e Tagliavia a primo principe della Città.”
Concetti troppo alti per uno terra terra come me. Il linguaggio ricercato e pomposo, poi, s'addice più a un Principe che a un sempliciotto come me o la povera Santa. Mi rimane la curiosità di sapere cosa sono queste “nuove coordinate della religiosità globaleche intimamente si intrecciano conquelle della più profonda tradizione spagnola...”.
Un popolo di devozione strutturato secondo un cerimoniale sfarzoso, che rivela tuttavia la sua interiorità in isole accese da tableaux vivant, e la sua imponenza nell’attraversamento della Città intera nel segno della Rosa Ritiana e del Magnus Siculus.” (Anche qui il francese non è mio)

blasfemia, santa Rita, principe, Carlo, corteo, corteo storico santa rita, castelvetrano
Sfavillio di ori e sfarzosi costumi

Insomma tutto un clamore di “sontuosità” “sfarzosità” e “imponenza”giusto come è consono a una santa che visse nella semplicità e nella preghiera e fece dell'umiltà un abito per la sua vita.
 
 
 
 
 
 
 
 
 Altri post sull'argomento:


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Commenti

Post popolari in questo blog

"Are you lonesome tonight?" "Ti senti sola stasera?" Elvis Presley, Bobby Solo, Michele, Little Tony

Il Cretto di Burri. Vale la pena di mantenere una delle più inquietanti e obbrobriose opere di land art di sempre? Desolante e desolata nell'assolata campagna.

Dance me to the end of love. Olocausto e amore.