I nomi dei venditori di fumo, quelli che te lo vendono in Italiano corretto

venditori di fumo, italiano corretto, istruzione

Alessandro Meluzzi, Primate (arcivescovo) e Metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana Autocefala, è di quelli che, in ottimo Italiano, dice minchiate 'di qualità'.


Come psichiatra cura la mente "malata" degli omosessuali, "disabili della procreazione" li definisce, e dice che "i preti pedofili, in certi casi, non sono in grado di controllare la loro volontà".
venditori di fumo, italiano corretto, istruzione"Come ben noto, il peccato per essere tale, necessità della volontà di scegliere il male. Se il pedofilo non agisce deliberatamente per offendere Dio e il prossimo, ma spinto da un impulso patologico, non vedo il fatto peccaminoso, con ogni umana comprensione per la vittima"



venditori di fumo, meluzziEx massone, in politica ha sempre 
visto le idee come donne e, 
da buon macho, se l'è fatte tutte: 
dal "Manifesto" della sinistra extra-parlamentare, passando per la 
"Federazione Giovanile 
Comunista Italiana", per i "Radicali", 
indugiando presso i "socialisti, 
per approdare al "Polo delle Libertà". 
Da "Forza Italia" all'UDR di Cossiga, 
dalla "Lista Dini" ai "Verdi", 
ai "Cristiano Democratici Europei" con Mastella. 


Appartiene a quel tipo di persone che, dotate di intelligenza e
Venditori di fumo, meluzzi
"parlantina" (in Italiano corretto), pensano di potervi convincere della bontà di qualsiasi cosa, anche del "fumo" che vi stanno soffiando in faccia.

E... ci riescono. Hanno un grande successo. 
Alessandro Meluzzi ci campa da una vita in questo modo.

franco la rocca

Mi uccideva dolcemente con la sua canzone - Killing me softly with his song

Ascoltate mentre leggete.




Colpita! Rimase profondamente colpita dall'esibizione di quel cantante ch'era 
andata a vedere perché le avevano detto che avesse un certo stile.

killing me softly, flack, fugees

Colpita e incantata: quel giovane sconosciuto stava cantando la sua vita, 
sembrava che avesse preso le sue lettere e le leggesse ad alta voce ad una ad una.
Incantata e imbarazzata che quella folla fosse messa a parte della sua vita intima. 
Lui stava proprio strimpellando
il suo dolore con le dita. 
Stava cantando la sua vita in una canzone.

Avrebbe voluto che si fermasse, ma ... niente: lui continuava.
La stava uccidendo dolcemente con la sua canzone.


Killing me softly with his song” era il titolo originario della canzone che,
per prima, incise Lori Lieberman nel '71.

Nel '73 Roberta Flack la portò al numero uno della classifiche americane
e canadesi e, nelle prime posizioni, in Gran Bretagna.



Nel 1999 la versione di Flack fu inclusa 
nella Grammy Hall of Fame
e figura al 360° posto nella classifica di 
"Rolling Stone" delle
500 più belle canzoni di tutti i tempi.








Diventò Killing me softly”  nella versione
'hip hop soul' dei Fugees del 1996 
con la magnifica interpretazione di 
Lauryn Hill che raggiunse 
un successo da milioni di copie.
La registrazione dei Fugees 
vinse l'edizione 1997 del 
"Grammy for Best R&B Performance 
by a Duo or Group with Vocal"
e il video valse loro 
l'"MTV Video Music Award for Best R&B Video".



Lauryn Hill, che dal 9 Agosto 2024 è in tournée nella East Coast tra la Georgia e la Pennsylavania, cominciando da Tampa, Florida,
è una cantante hip hop soul, 
per quel che valgono le etichette di fronte 
a veri talenti naturali, che conquista 
con la sua voce calda e cristallina. 

Vi consiglio di farne la conoscenza
ascoltando 'The Miseducation of Lauryn Hill'.


Vi propongo Killing me softly” nell'interpretazione dei Fugees con Lauryn Hill, 
ai quali verso la fine si aggiunge Roberta Flack ospite. 
In questa occasione i Fugees avrebbero fatto bene a lasciare un po' più 
in primo piano la splendida Lauryn, invece di soffiarle sul collo.

Se il gusto dei miei post è gradito alle vostre papille, toccate in alto a sinistra su "Segui"

Buon ascolto.
franco la rocca                                                        

Strumming my pain with his fingers,
Singing my life with his words,
Killing me softly with his song,

Killing me softly with his song


Telling my whole life with his words,

Killing me softly with his song.

I heard he sang a good song, I heard he had a style,


And so I came to see him and listen for a while.
And there he was this young boy, a stranger to my eyes,
Strumming my pain with his fingers (one time),
Singing my life with his words (two times),
Killing me softly with his song,


Killing me softly with his song,

Telling my whole life with his words,

Killing me softly with his song.


I felt all flushed with fever, embarrassed by the crowd,



I felt he found my letters and read each one out loud.


I prayed that he would finish, but he just kept right on...

Strumming my pain with his fingers (one time),
Singing my life with his words (two times),
Killing me softly with his song,
Killing me softly with his song,

Telling my whole life with his words...
Strimpellava il mio dolore con le dita
Cantava la mia vita con le sue parole
Mi uccideva dolcemente con la sua canzone
Mi uccideva dolcemente con la sua canzone
Raccontava tutta la mia vita con le sue parole
Mi uccideva dolcemente con la sua canzone
Avevo sentito che cantava una buona canzone, che aveva un certo stile

E così venni a vederlo e ascoltare un po'

Ed eccolo questo giovane, sconosciuto ai miei occhi
che strimpellava il mio dolore con le sue dita
e cantava la mia vita con le sue parole
che mi uccideva dolcemente con la sua canzone
mi uccideva dolcemente con la sua canzone
raccontava tutta la mia vita con le sue parole
e mi uccideva dolcemente con la sua canzone
Mi sentivo rossa come se avessi la febbre, imbarazzata dalla folla
Sentivo come se avesse trovato le mie lettere e le leggesse ad una ad una
ad alta voce

Pregavo che smettese, ma lui continuava...

Come far conoscere le bellezze di Castelvetrano all'estero

Come far conoscere le bellezze della nostra terra all'estero?
Ci si potrebbe rivolgere a una agenzia specializzata nella promozione del territorio!
Si pagherebbe l'agenzia con una somma proveniente dalle tasse dei cittadini,
i quali avrebbero un beneficio dal flusso turistico indotto.


Bene! Non hanno aspettato certo 
il mio consiglio i lungimiranti
amministratori dei Comuni della 
Provincia (ex!?) di Trapani.
Anche il Comune di Castelvetrano 
lo fa già.
Ha pensato bene di stanziare Duecentomila euro (200.000 Euro) 
l'anno per la promozione del nostro 
territorio, dove di bellezze da vantare
ce n'è in quantità e qualità.


Pensate! Una serie di reportage fotografici su Selinunte, video che ne sottolineino
la bellezza e maestosità.
O delle slide sul nostro mare a Selinunte o Triscina.
O, ancora, una presentazione multimediale delle nostre tipicità e del nostro folklore.
Bene, forse è troppo pretendere di avere questo per soli 200.000 euro.
Ma andiamo a vedere, allora, come ci presenta al mondo l'agenzia, AMS (http://airportmarketingservices.com/webad.html), a cui ci siamo rivolti 
(uso la prima plurale perché ci sono anche i miei soldi lì). Ci vogliono solo due clic.
Basta andare alla pagina principale del sito di Ryanair.com.it
e far scorrere la pagina fino in fondo.
Lì troverete, sotto la dicitura Aeroporti e turismo, il link “ScopriTrapani






che vi porterà al sito Airgest, dove si perdono le tracce che avevamo seguito fin qui.
Adesso estasiatevi guardando le bellezze di Castelvetrano o Trapani.


Be', cosa vi aspettavate per 200.000 euro?
Una trasmissione in prima serata su RAI Uno?

Quello che ancora non sapete è che il sito su cui avreste dovuto trovare la pubblicità del territorio, è quello dell'Airgest, la società che gestisce l'aeroporto di Birgi, la stessa che ha pagato, con i nostri soldi, l'agenzia AMS per fare la pubblicità. Ma l'AMS ci rimanda al mittente e committente. Effettivamente è kafkiano, ma ci vogliono solo pochi clic per arrivare alla realtà del nostro concetto di bene comune.
Se non avete voglia di cliccare, qui sotto pubblico la pagina di "atterraggio", da sempre, sembra, in allestimento. Aggiornamento: Il sito Airgest è stato rifatto. E hanno avuto il buon senso di togliere anche quella pagina che avrebbe dovuto promuovere il nostro territorio e che risultava in perenne "allestimento".
Se andate sul sito inglese di Ryanair la cosa si ripete; solo che vieni rimandato a un sito diverso da Airgest. Ma anche questa volta sul sito di chi, pure, ha commissionato



all'AMS la pubblicità del territorio, la Camera di Commercio di Trapani.
C'è qualcuno in grado di dare delle spiegazioni?
Riepilogo: I comuni della ex provincia di Trapani, insieme con Airgest e Camera di commercio di Trapani, pagano ca. 2.000.000 di euro l'anno (di cui 200.000 è la quota di Castelvetrano) alla società pubblicitaria della Ryanair, la AMS, per promuovere il nostro territorio sul sito di Ryanair. Dal sito Ryanair il fatidico link "Scopri Trapani", che dovrebbe finalmente svelare la promozione, profumatamente pagata da noi, allestita da questa fantomatica AMS, società pubblicitaria di proprietà di Ryanair, ti porta al sito di Airgest, il committente della pubblicità. L'Airgest, la società che gestisce l'aeroporto di Birgi, sta affogando nei debiti per ca. 16.000.000 di euro.
Tutto questo in un'area dove ci sono due aeroporti a 100 chilometri di distanza.
Le altre puntate:

Quelli che... non si scrive 'apposto'


Non trovo carino né elegante, ma neanche sensato, impancarsi a maestrini e bacchettare le persone che commettono errori di Italiano. 
grammatica, stronzate, cervello, snobSui social è di moda pubblicare mini-bignamini, non di grammatica o di sintassi, ma di ortografia, che poi è sempre lo stesso post con quattro o cinque forme scorrette affiancate da quelle corrette.

Immagino venga fatto con uno scopo "educativo". Non voglio neanche ipotizzare che sia soltanto per il gusto perfido di cogliere gli altri in fallo o per marcare la propria distanza dagli ignoranti che scrivono "apposto" invece di a posto.

grammatica, stronzate, cervello, snobLasciamo da parte che fra pochi anni 'apposto' potrebbe essere accettato dall'Accademia come variante corretta di a posto: d'altronde è successo così con 'dopotutto', con 'camposanto', 'affondo', sta succedendo con all'erta, che addirittura viene percepita come errata rispetto al più diffusa forma "allerta", succederà a "daltronde" e ad 'apposto'.

Mi chiedo se gli errori ortografici, ma anche grammaticali e sintattici, possano  davvero costituire un serio ostacolo alla comunicazione.
Non dovremmo forse preoccuparci di più dell'incapacità di alcuni, non di parlare un Italiano corretto, ma di non dire minchiate, della loro incapacità di fare uno + uno con i loro pensieri, perché di pensieri non ne hanno o ne hanno solo uno. A queste persone non occorre insegnare la grammatica Italiana, ché spesso la maneggiano benissimo; bisognerebbe, invece, riempire il loro cervello di qualcosa di significativo.

Non è che adesso pretenderete che vi faccia qualche esempio di persone che, come Piero Manzoni, riescono a dare alla merda che vien fuori dalla loro bocca un contenitore, grammaticale in questo caso, di tutto rispetto.
grammatica, stronzate, cervello, snob


Tutti ne conosciamo.

Certo, persone che prima di facebook mai si sarebbero rivelate a noi in tutta la loro inconsistenza, in tutto il loro bigottismo, con tutta la loro cattiveria e negatività, ce le ritroviamo costantemente sotto gli occhi in quantità che ci sembrano un'esagerazione, perché oggi anche a loro è data la possibilità di defecare in pubblico.
E non sono quelli che scrivono 'apposto' invece di 'a posto', anche se ce n'è pure tra i cattivi. 



Si lamenta, l'avvocato, che non esiste più il "trait d'union"
tra i cittadini e i rappresentanti, il territorio.
Certo, non si può ammettere che un giornalista e comunque chi faccia della parola la propria professione si esprima scorrettamente. Anche i diplomati e laureati farebbero sempre in tempo a
migliorare il loro Italiano. 
Non è ammissibile che un avvocato che, pure, ha studiato il Francese, scriva Trade Union (il sindacato in inglese) per intendere il francese "trait d'union" (tratto di unione). 

grammatica, stronzate, cervello, snobIl mio è un discorso molto generale che vuole stigmatizzare l'uso che nel tempo si è fatto di quest'arma dell'istruzione contro i "poveri" che dell'istruzione non possono fare una priorità.

Noi siamo per la "grammatica della fantasia" di Rodari e siamo convinti che "sbagliando s'inventa". 
Pensiamo che valgano i contenuti e non la forma.
Ognuno scriva i suoi pensieri come sa o può, basta che non siano vuoti. 
Le 'minchiate' le apprezziamo anche sgrammaticate ma rigorosamente 'sottovoce'.

La legge degli ex ultimi

Quando uno si batte per gli ultimi dev'essere pronto a battersi contro gli
ultimi, che assieme agli ex ultimi, sono i peggiori nemici degli ultimi.



Quanto razzismo tra gli Italiani d'America per 
i Messicani e i Neri.

Quanto razzismo tra i siciliani di Sicilia nei confronti dei neri, a dispetto della nostra storia di emigranti 
e di ultimi in Italia o considerati tali dai salvinioti 
che si augurano che restiamo sepolti 
sotto una liberatoria eruzione dell'Etna.


Che tristezza le donne che contrastano la loro stessa emancipazione.
Che malinconia questi Castelvetranesi quando si scagliano con una
virulenza degna di migliori battaglie, contro rifugiati,
immigrati e illegali -per loro non c'è differenza - , dimenticando di essere
vittime dello stesso razzismo qualche centinaio di chilometri più su, dove
molti non affittano, parlo di oggi non ieri, a Siciliani e dove i Veneti, per

esempio, i Veronesi (concedetemi il beneficio della generalizzazione) in particolare, sono sempre animati 
Razzismo, messicani, negri, italiani, siciliani, immigrati, illegale,Trump, ultimi contro ultimi, ex ultimida un profondo razzismo anti meridionale,
loro, che, fino a ieri, venivano chiamati i 
“Terroni del nord”.
La legge degli ex ultimi.


Razzismo, messicani, negri, italiani, siciliani, immigrati, illegale,Trump, ultimi contro ultimi, ex ultimi
Oggi in America gli ultimi sono i Messicani, “sporchi, brutti e cattivi”.
Certo ci sono anche i neri, che , ancora oggi sono costretti a
Razzismo, messicani, negri, italiani, siciliani, immigrati, illegale,Trump, ultimi contro ultimi, ex ultimiRazzismo, messicani, negri, italiani, siciliani, immigrati, illegale,Trump, ultimi contro ultimi, ex ultimiscendere in piazza per ricordare alla polizia americana che le “vite dei neri contano”, ma deve passarne di acqua sotto i ponti prima che possa 
vedersi un presidente con
un nome messicano!


Su “La voce di New York” dell'ottimo Stefano Vaccara è stato
ospitato ieri l'intervento di una Italiana, Maria Fusco:
I’m an Immigrant, but I Agree with President Trump”.
La signora Fusco parte da un assunto sbagliato e arriva
a una conclusione vana ( Trump è contro gli immigrati illegali
che commettono crimini e io sono d'accordo con lui).
Diamole voce (per una lettura integrale cliccate sul link colorato):

“Mio padre venne qui illegalmente e quando fu scoperto fu espulso.
Razzismo, messicani, negri, italiani, siciliani, immigrati, illegale,Trump, ultimi contro ultimi, ex ultimiDopo, quando avevo l'età per capire, mi disse che gli agenti dell'ufficio immigrazione non avevano torto a espellere quelli che venivano illegalmente, 
perché tutti dovrebbero seguire
le leggi del posto. 
Avrebbe preferito essere un immigrato legale, ma, per il sistema delle quote, 
avrebbe dovuto aspettare anni.”
“ Ho sempre preso le parti degli immigrati, legali o illegali.
Ma quando commettono reati, 
io dico che si dovrebbe mandarli a casa.
Questa è la mia opinione. Sono d'accordo con il presidente Trump.”

Signora Fusco, io penso che lei sia stata travolta dai ricordi
della sua infanzia e da un oceano di confusione.
Lei parte dall'affermazione, errata, che Trump è contro
gli immigrati che delinquono e, quindi lei è d'accordo con lui.
Ma chi non sarebbe d'accordo se veramente fosse così?
Io, che nutro una profonda disistima per persone come Trump,
sarei il primo ad apprezzare una tale posizione se fosse vera.
Se fosse vera, pensa che gli oppositori, e non solo, di Trump
si agiterebbero in questo modo?
Pensa davvero che gli oppositori di Trump difendano gli illegali
che commettono crimini?
Non le fa venire qualche dubbio di essere, forse, dalla parte sbagliata
il fatto che le stesse persone che, in Alabama o Louisiana o Missouri,
classificavano noi Siciliani come “negri” e ci facevano lavorare con loro nei campi di cotone, 
e ci impedivano di sposare i “bianchi”
(leggi contro i matrimoni interrazziali, 
che in Alabama sono state definitivamente 
abolite non nel 19esimo secolo, 
non nel secolo scorso,
ma nel 2000!!!), e ci impiccavano, ci linciavano quando lo ritenessero giusto, quelle stesse persone sono 
dei ferventi sostenitori di quel “Maiale immorale”
(di Rihanna la definizione) che è Trump?

E infine, ma non ultimo, non mi piace 
per niente l'idea di un padre,
costretto a infrangere la legge per poter 
dare da mangiare ai figli, che insegna loro che la legge si deve sempre rispettare: dov'è la sua credibilità?
Avrei preferito sentire che quel padre ha insegnato ai figli
che non sempre la legge è giusta, 
e che, quand'è il caso,
abbiamo il diritto di combatterla, 
come possiamo.
Avrei preferito sentirle dire che suo padre le ha insegnato che la vita è un po' 
troppo complicata per essere inscritta in un cornice, per quanto grande, di regole.
Non me ne voglia Signora Fusco. 
Io non ce l'ho con lei.
Capisco come sia difficile sfuggire a certi contorti meccanismi mentali,
a certe sindromi, ormai molto studiate e acclarate,
come la Sindrome di Stoccolma, a quello straordinario inganno della
mente che ci fa sviluppare una condizione di dipendenza-odio-amore
con il nostro aguzzino, e anche la legge degli ex ultimi che ci fa
scagliare contro i nuovi ultimi.

Sindaci e mafia.



mafia, appalti, rifiuti, mafia, differenziata, infiltrazioni, antimafia, illegalitàLa maleodorante immondizia, non appena esce dalle nostre case diventa profumata e appetitosa: che la mafia, così come la 'ndrangheta ecc., ci mangino è risaputo e ampiamente dimostrato. 
Quando le istituzioni hanno deciso di gestire la raccolta, l'hanno fatto perché sapevano che c'era da mangiare e ... ci hanno mangiato tutti.

È uno dei settori a più alta redditività e, si sa, "piatto ricco..." 
rifiuti, mafia, differenziata, infiltrazioni, antimafia, illegalitàAmministratori presenti e futuri state con gli occhi aperti. 
Tenere la mafia, l'artefice n. 1 della secolare devastazione economica e morale della Sicilia, lontana dai soldi è molto impegnativo e può essere "fatale". 
Ve la sentite? Candidati Sindaci, avete consapevolezza dell'immane compito che vi aspetta? 

Vi ammiro candidati sindaci di Castelvetrano: bisogna essere degli eroi, aver senso d'abnegazione e dedizione al bene comune, o comunque usare i guanti e magari anche una tuta anti-radiazioni, per maneggiare quella patata bollente che è il nostro comune in generale e l’immondizia in particolare. 



 Non è che poi sceglierete, come al solito, le tre scimmiette?
Candidati sindaci, non vi chiediamo dei proclami contro la mafia.
Perché tutti, ormai, sanno che i proclami generici sono un rituale d'obbligo e che la mafia non se ne ha a male se un “amico” spende qualche vuota parola contro di essa, e, anzi, anche i mafiosi ( da noi ce ne sono di mafiosi che fanno "antimafia") se ne servono e persino io posso farli, finché rimango nel vago.


mafia, appalti, rifiuti, mafia, differenziata, infiltrazioni, antimafia, illegalitàMa voi, che siete lì, in prima fila, eletti a difenderci con il vostro "corpo" dagli attacchi della criminalità organizzata (mafia) alla legalità e alle istituzioni, non potete mantenervi vaghi. Ci dovete delle spiegazioni circa le vostre strategie "anti-commissariamento  per mafia".


Ci siamo, a dire il vero, stufati di queste manifestazioni “contro l’illegalità” (sono costretti a chiamarle così: se si chiamassero “contro la mafia” alcuni si rifiuterebbe di partecipare!). 


I nostri giovani contro l’illegalità: 
e cosa sarà questa illegalità: non emettere uno scontrino, evadere le tasse, posteggiare in seconda fila, buttare l’immondizia prima delle sei, il delitto passionale? 
Il solito modo di spingere la polvere sotto il tappeto, 
lo stesso modo dell’assassino 
che copre il volto della vittima per non rimanerne turbato. 
Alla lunga queste manifestazioni, che hanno tutt’altra valenza se nascono spontaneamente e occasionalmente, si svuotano di significato e di forza e servono solo ad alcuni che fanno militanza antimafia per ufficio.
Non tocca ai giovani studenti liceali di combattere la mafia; a noi tocca solo insegnargli cos'è la mafia, insegnargli che non è "illegalità", anche se ci rientra, ma molto di più, che è la catena al piede che tocca in dotazione a tutti noi siciliani  alla nascita (abbiamo questo "bonus" noi siciliani oltre al debito pubblico) e che non ci farà mai decollare né come individui né come popolo.
Le forze dell’ordine sembra che ce la mettano tutta e i risultati si vedono: decine di milioni di beni mafiosi sequestrati, decine e decine di arresti quasi ogni anno.
mafia, appalti, rifiuti, mafia, differenziata, infiltrazioni, antimafia, illegalità
Vogliamo augurarci, dato che all'orizzonte non si vede granché, che crescano nuove generazioni con una maggiore consapevolezza dell’importanza del contrasto alla Mafia,
che se scimmiette devono esserci 
siano queste            >>>>>>


Invece l’impressione è che oggi facciamo come ci siamo, generazione dopo generazione nel corso dei secoli, abituati a fare: sappiamo che se uno è sordo muto e cieco, non può succedergli niente. Ed è garanzia di lunga vita: “Mio nonno campò cent’anni perché si faceva gli affari suoi” Non è un reato ed è quello che facciamo tutti quelli abbiamo scelto di condurre una vita tranquilla.
Ma non voi, candidati sindaci di Castelvetrano: voi siete stati eletti a fare il pastore che difende il gregge (noi cittadini onesti). Vi siete fatti avanti perché pensate di potere azzannare i problemi della nostra cittadina.                       
Bene c’è anche la mafia tra i problemi. Collaborerete coi Carabinieri? Vi costituirete parte civile in tutti i processi antimafia? Vi rifiuterete, come in passato, di concedere cittadinanze onorarie a prefetti che hanno combattuto la mafia mettendo a rischio la propria vita?
mafia, appalti, rifiuti, mafia, differenziata, infiltrazioni, antimafia, illegalitàVi alzerete e vi dimetterete immediatamente dopo avere scoperto che un vostro collega sarebbe disposto a farsi trent’anni di galera per nascondere Matteo Messina Denaro, e non aspetterete che vi costringano “le Iene”?


Sarete contro la stampa che parla di mafia? Siete di quelli che pensano che chi parla di mafia infanga il “buon nome” della città? Anche i Carabinieri infangano? Diteci le vostre posizioni su questo aspetto.
E, per favore, non fate programmi che siano una mera elencazione 
dei problemi che affliggono la città: non ci basta che diciate che 
presterete particolare attenzione al sociale, al lavoro ed allo sviluppo
economico, avendo nella legalità il principio fondante,
alla cultura ed alla scuola, al turismo ed ai servizi... bla bla.
Diteci dei soldi. Ce ne sono? Dove li troverete?
O, una volta al governo, ci direte che non ci sono soldi,
 il maledetto patto di stabilità, e amenità continuando?

Diteci che ne pensate di quella che io ritengo un assurdità a tutto tondo:   

due aeroporti a meno di cento chilometri l’uno dall’altro.

Una scellerata scelta che costa al solo comune di Castelvetrano duecentomila euro (200.000 Euro) all'anno senza che sia dimostrata la convenienza. Soldi nostri.



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