"Sfida gravosa!
Ma per il bene della città mi sacrificherò?"
Abbiamo dei superuomini, degli eroi.
Sono come quei vigili del fuoco che, impavidi,
avanzano, con sprezzo del pericolo e della "gravosità"
del compito, verso e dentro le fiamme
di un edificio che brucia.
E quanti ne abbiamo! Siamo arrivati, finora, a 6, sei.
Meglio così, secondo il candidato Ficili, il quale
sostiene che tanti più si candidano quanto più
si combatte l'astensionismo. Perché, sembra dire,
solo per un fratello o per un parente o per un
"benefattore" un castelvetranese si disturberebbe
ad andare a votare. Non si può negare che sia vero.
Se si candidassero settemila cittadini il 99%
si raggiungerebbe.
Ma sarebbe una vittoria della democrazia?
Perché meravigliarsi di quanti coraggiosi
concittadini abbiamo?
Non è forse normale che in una città
in cui il più coraggioso non pronuncerebbe
neanche sotto tortura la parola mafia
a meno di cadere in preda a un terrore
incontrollabile, si trovino tutti questi candidati
che trasudano coraggio e ottimismo?
Non è normale che continuino a ignorare
l'elefante nella stanza, nonostante il coraggio?
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