I tifosi del Trapani calcio aizzati contro TP24


 

Voglio complimentarmi con Gianfranco Becchina per la scelta di scrivere un diario in rete (blog = weBLog). A Castelvetrano si sente acuto il bisogno di qualcuno che scriva in Italiano e faccia discorsi con un capo e una coda.

Le sue riflessioni sulla vicenda di Antonini, però, mi trovano in assoluto disaccordo, dal capo alla coda.

L'antefatto: TP24 del direttore Giacomo Di Girolamo fa un'inchiesta in 5 puntate sul nuovo padrone della squadra locale di calcio Antonini, il quale, non gradendo ha usato la sua televisione per criticare e la sua tifoseria per denigrare e condannare i giornalisti e la testata, una delle rare, se non l'unica, testate giornalistiche che non sia un semplice aggregatore di notizie altrui.

Nel suo blog, Gianfranco Becchina si unisce al coro dei tifosi di calcio.

L'esordio non poteva essere più illuminante su ciò che pensano della stampa i padroni del vapore. La stampa, che i padroni del vapore possiedono, serve a tessere le lodi dei datori di lavoro. Mentre la rara stampa indipendente, senza mezzi e potere, deve stare zitta. Alla stampa indipendente bisogna «proibire severamente dal dipingere negativamente fatti e persone con forzature prive di fondamento finalizzate a farsi leggere o ascoltare dal volgo ignaro.» E questo «dovrebbe trovarci tutti d’accordo». Ma neanche per sogno!




Intanto la finalità della stampa "è" quella di «farsi leggere o ascoltare dal volgo ignaro»!!

Poi, quando sento la parola "proibire" a proposito della stampa, oltre a sentire un forte disagio intestinale, la mia idea di democrazia scoppia a piangere, ricordandosi di Hitler, Mussolini, Putin, Trump, Mao. La libertà di stampa è il fondamento della democrazia. È da questa che si giudica la maturità della democrazia. La nostra stampa si posiziona verso il 50° posto, noi che siamo tra i G7. Per restare vicino, chi non si ricorda l'insofferenza di Craxi nei confronti della stampa? E l'editto "bulgaro", ma tutto italiano, di Berlusconi? Riepilogando, non è una novità che i padroni del vapore, che sono anche i padroni della stampa, vedano la stampa indipendente come un pericolo per il proprio potere. Berlusconi era un raro esempio di padrone del vapore datosi alla politica, alla Trump. Normalmente i politici sono al soldo dei padroni. I padroni sono troppo occupati a fare soldi per occuparsi anche di volgare politica. Quindi affidano alla politica e alla stampa il lavoro sporco di confondere le idee del "volgo ignaro".



Secondo il nostro blogger noi colonizzati dovremmo stendere un tappeto rosso davanti ai piedi «del personaggio Antonini, che fra l’altro evoca la lunga serie di omonimi imperatori della sua Roma natale, un operatore mondiale del circuito alimentare, che faremmo bene ad ospitare senza critiche gratuite» 

Ha avuto il garbo, furbizia?, di parlare di gratuità delle critiche. Bisogna proibire solo le critiche "gratuite". 

Ma il punto è proprio e sempre lo stesso da che democrazia è democrazia: Chi lo stabilisce? Gianfranco Becchina con la sua personalissima idea di gratuità? Io con la mia, di segno opposto? Le parole sono ballerine. Mi ricordo quelle leggi dove si accenna al senso comune del pudore e altre genericità del genere, costrette ad aggiornarsi con l'evolversi del significato.



Una caduta di stile, un azzardo attribuire ai «tifosi del Trapani calcio che hanno inalberato striscioni di condanna per Di Girolamo, in difesa del presidente della loro beneamata squadra» la capacità di giudizio e di stimmatizzazione dell'operato del giornale locale. Siamo combinati male se dobbiamo chiedere ai tifosi sulla libertà di stampa e sulla democrazia. 

Caro Gianfranco, andiamo al sodo. Le cose sono due! 

O TP24, (una delle testate indipendenti, l'unica?, della provincia), ha scritto cose false oppure no. Se false, sono perseguibili per legge. Già la legge italiana favorisce le querele temerarie dei politici e dei potenti nei confronti di poveri giornalisti senza appoggio. 

Invece sembra che non lo siano. Altrimenti, Antonini, invece di approfittare della sua televisione Telesud, invece di aizzare la tifoseria contro dei giornalisti, avrebbe già querelato. 

Anche tu, riferendoti all'inchiesta di TP24, parli di «voli pindarici in negativo», di mancanza di «quel buon gusto che dovrebbe discernere la sana capacità di pensare dal grafico raffazzonare».  Niente di precisamente definibile. Niente, quindi. Nessuna diffamazione, nessuna falsità.



E questi sarebbero motivi, se anche fossero veri, per censurare la stampa? Quanti milioni di euro di risarcimento per i "voli pindarici in negativo"? E quanti per "la mancanza di buon gusto?

Su una cosa sono d'accordo con te. «La Sicilia ha estremo bisogno di imprenditoria capace» Non rapace, però, che di questi ne abbiamo avuto in abbondanza dalle nostre parti.

La stampa e i cittadini hanno tutto il diritto di sapere da dove vengono i milioni di euro che Antonini ha accumulato. Ha il diritto di sapere il più possibile su un personaggio pubblico che "scende" a Trapani (Trapani tra tutti i posti d'Italia!) compra squadra di calcio e di basket, tv, e punta all'aeroporto di Birgi, già buco nero della regione Sicilia. 

Se non ha niente da nascondere di che si preoccupa?

Infine, ma non ultimo, l'idea che si debbano adorare come dei o come "imperatori" (Antonini) quelli che danno posti di lavoro è inaccettabile sotto qualsiasi criterio, morale, politico, religioso. Roba da feudalesimo. È con quei posti di lavoro che Antonini si è arricchito. È lui che dovrebbe adorare i suoi dipendenti.


Ho trovato molto interessante l'inchiesta di TP24. Posto il link della prima puntata per chi volesse leggerla.

Tanto grano, molta grana, alcune grane. Valerio Antonini, il nuovo re di Trapani / 1

Lascio anche il link al blog di Gianfranco Becchina per chi voglia leggere il suo post al quale mi riferisco.

https://gianfrancobecchinascrive.blogspot.com/2024/03/il-principio-che-tutti-gli-organi-di.html


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