Aridatece er puzzone!

 Aridatece er puzzone!



Questa è Castelvetrano. Con buona pace di chi vuole contare i "non-mafiosi" nella nostra ridente cittadina mafio-razzista. 

Ma non è solo questa. C'è la parte razzista che non manca mai all'appello. Il razzismo della gente come Rosy ma anche di quelli che ne prendono le distanze per questa dichiarazione d'amore per la mafia. 

"Gente-bene" che in questi giorni ha partecipato alla campagna di odio contro gli immigrati per uno o due scippi avvenuti nel sistema delle piazze. 

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"Gente per bene" indignata contro questi "neri" che stanno invadendo il nostro territorio. 

Senza di loro non potremmo coltivare la nostra terra, pascolare le nostre pecore, badare ai nostri anziani, raccogliere le nostre olive. 

Gente-bene che propone di fare delle ronde di volontari per, immagino, bastonare i neri che dormono nei locali aperti del municipio davanti ai quali per mesi, ogni giorno il sindaco e gli impiegati comunali passano davanti per recarsi in ufficio senza che nessuno pipitiasse; picchiare o allontanare quelli che corteggiano le nostre donne, le nostre mogli, le nostre figlie insidiando la loro onorabilità. Dei neri.


Gente per bene che pensa che gli alloggi temporanei e le strutture che lo Stato allestisce per l'accoglienza dei migranti, dei richiedenti asilo, di quelli che semplicemente cercano di migliorare la loro vita fuggendo da altre sacche geografiche di povertà siano solo covi di delinquenti che dovrebbero essere in qualche modo limitati nelle loro libertà. Solo pochi, in realtà si fermano a Castelvetrano. La maggior parte, suo malgrado, si trova a transitare da qui, un posto molto simile a quello da cui fuggono. Povero e, per giunta, razzista. 






















Gente per bene che grida "Basta con i vandali!", ma non ha mai rivendicato il diritto di fare delle ronde per proteggerci dalla criminalità dei nostri propri vandali, castelvetranesi per nascita e bianchi, per quanto bianco possa essere un siciliano, che nelle loro transumanze al centro, in mezzo secolo, non hanno risparmiato nessuna porta, nessuna macchina, e, sì anche loro, sussurravano parole alle ragazze della gente-bene.

Questa gente per bene, con la puzza al naso, che frequenta ambienti lontani dal "bronx", tutta gente fina che vorrebbe godersi in pace la sua ricchezza piccolo borghese,                                                   questa gente per bene si indigna per i media che ci dipingono mafiosi e si indigna perché Castelvetrano "è" mafiosa. Disinvoltamente! Per l'una e per l'altra cosa.


Si indigna perché Rosy dice che quando c'era Matte' non succedevano queste cose. Naturalmente quello che dice Rosy è solo il fumo della verità. 

È vero. La piccola delinquenza soffre nei territori ad alta densità mafiosa. Ma il prezzo da pagare per la nostra economia è troppo alto. E, nonostante la mafia faccia fatturati da miliardi di dollari, nemmeno una lira va al benessere di Castelvetrano. Il benessere colpisce solo i "compari", non la gente comune. 

Castelvetrano è la città più depressa, economicamente, ma anche socialmente e culturalmente, della provincia di Trapani che, a sua volta, è l'ultima provincia d'Italia per benessere. Se la mafia ci tenesse al territorio "che protegge" non dovrebbe Castelvetrano essere tra i luoghi più ricchi e vivi del mondo, cara Rosy? E invece no. Siamo sempre qui da un secolo con un pani menu 'nna fedda.

Voglio fare un appello ai migranti neri e non. 

Noi Castelvetranesi non siamo solo questa gente-bene né solo come Rosy o il mio barbiere, che, anche lui, sostiene che "la mafia è quando uno si prende un territorio e lo protegge!".

Ce n'è gente buona e solidale. Non lasciateci da soli a raccogliere le olive, ché noi non le vogliamo più raccogliere né rimondare o zappare.

Non abbandonate i nostri cari vecchi a cui non vogliamo badare più.

Abbiamo bisogno di voi. Se ci lasciate crolla la nostra economia, non solo a Castelvetrano ma in tutta Italia. Non lo dico io. Lo dicono gli imprenditori. 



Per la ricchezza e l'economia del nostro territorio siamo disposti a subire qualche danno collaterale come uno o due scippi e i complimenti alle nostre ragazze.

Infine, tornando all'ingenua Rosy, che non segue le "dottrine della tv" ma solo la sua testa (ahilei!!), vorrei solo sottolineare che la mafia non è morta con Matteo a Castelvetrano. MMD non era solo a governare Castelvetrano e presumiamo ci fosse una scala di comando. Qualcuno a proteggere il territorio dev'essere rimasto.

 Dato che per lei, Rosy, è lì l'autorità massima, è anche lì che deve protestare se questi "neri" ci "scippano" le donne. 

Un attività non si chiude, se non per un giorno di lutto, per la morte del titolare, soprattutto se miliardario. Miliardario, mentre i suoi concittadini si sucanu un prunu passeggiando sul fondo delle classifiche della qualità della vita. Adesso non gli importa più nulla del territorio? Impossibile! Ci hanno abbandonato? Impossibile! Ci avevano mai protetto dalla miseria? Mai!

Cara Rosy, la mafia ha significato solo povertà per il nostro territorio. 

Ultimi eravamo all'unità d'Italia, quando la mafia si sistemò e consolidò al potere, anche quello formale e legale,                      ultimi siamo ancora oggi nell'annuale classifica della qualità della vita in Italia.





Qualità della vita '22






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