Palestinesi vittime di Hamas

 



Mi meraviglio sempre, nonostante l'età, di come sia profondamente radicato l'antisemitismo nella cultura italiana. Non solo fascisti, nazisti, stalinisti, ma anche gente di sinistra. Non solo democristiani e neo-democristiani cuffariani, nella più classica tradizione filoaraba di Andreotti. Ma anche semplicemente cattolici. 

Si trincerano sempre dietro la legittimità della critica ad Israele senza che questo significhi essere anti semiti. 

Purtroppo non ce la beviamo. Si tradiscono con piccoli dettagli, svelatrici battute che ricalcano il trito luogo comune e la narrazione cospirazionista degli Ebrei ricchi, avidi e padroni del mondo, gli ebrei responsabili di tutte le catastrofi del mondo, colpevoli, persino, di aver diffuso il covid per fare morire tutti (chissà perché gli ebrei o chiunque altro dovrebbero liberarsi dell'umanità su cui fioriscono?).

 Nei kibbutz (orgoglio dei socialisti e dei comunisti nel secolo scorso, il primo esempio di "comunità agricole collettive", di "socialismo sul campo") si insegnerebbe "a seminare potere, soldi, influenze". 

E si ritrovano a tifare per Hamas, un organizzazione terroristica che nello statuto contempla per Israele solo la distruzione e nessun diritto, che non ha mai voluto o lavorato per la pace. 

Terroristi che non sono amati neanche da molti Palestinesi i quali, a causa delle scelte azzardate e suicide dei loro tiranni contro Israele subiscono un destino tragico. 

I kibbutz vengono costruiti in Israele dell'inizio del secolo scorso. E non vengono allestiti su "terra rubata con la forza". Sì, tutto quell'immenso territorio, per lo più desertico, lo conquistò con la guerra vinta contro l'Egitto e compagnia araba, una guerra voluta dai palestinesi che furono sonoramente sconfitti e persero anche tutti quei territori. 

I palestinesi sono il popolo più sfortunato della terra. Vittima di se stesso, di Israele e di Hamas! 

Ha venduto la propria terra ai colonizzatori israeliani e 

la propria anima e, soprattutto, il proprio destino ai terroristi di Hamas.


Oggi sono prigionieri di Israele e governati da terroristi che non hanno riguardo per i diritti delle proprie donne e del proprio popolo, il quale non ha mai conosciuto la democrazia e quindi la possibilità di scegliere la pace.



Adesso, 2.220.000 palestinesi, che abitano in un territorio tre volte più piccolo di quello di Roma, sono chiusi dal mare e dalla terra, senza luce e senza acqua, in trappola come topi. Che hanno guadagnato o guadagneranno da questo folle attacco? Solo altra miseria e sofferenze del popolo palestinese.


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