La politica non è un affare tra privati
La libertà di stampa nel nostro paese, nel 2022, dal 41° è precipitata al 58° posto nella classifica su 180 paesi. La Russia, tanto cara agli stalinisti sopravvissuti e ai fascisti, al governo del paese oggi, è al 155°.
Sbaglia chi identifica i fascisti con i soli Fratelli d'italia. Chi li sdoganò nel lontano '94, Berlusconi, non lo fece per distrazione o solo per sete di potere, ma perché il criminale, condannato a 4 anni per frode fiscale e che pagava la mafia attraverso Dell'Utri, non ha mai nascosto di essere favorevole a un sistema di governo meno democratico, più operativo, senza le pastoie del parlamento, "come si fa in una ditta privata", dove decide il "capo".
L'altro ieri ha persino affermato che «il pericolo per gli Stati Uniti d'America non è Putin», che è riuscito a creare una forma di governo di cui «avremmo bisogno in America» (sic, proprio così ha detto Trump, l'altro ieri), «ma i Democratici di Biden sono il nemico, i democratici che sostengono l'Ucraina, un problema territoriale interno della Russia».
Non è strabiliante come le posizioni dei fascisti, dei padroni del mondo e dei comunisti d'antan, gli stalinisti, convergano in un unico pensiero liberticida?
Berlusconi non ha mai nascosto la sua ammirazione per Putin, invidiandogli la sua "capacità di governo" il suo essersi saputo cucire addosso il sistema di governo di un paese immenso che controlla a bacchetta. Un fascista nel profondo è Berlusconi, al governo di oggi.
Inclinazioni autoritarie e altrettanto sbrigative hanno sempre mostrato figuri pagati da confindustria o dal Principe saudita, che provarono a dare una stretta alla nostra costituzione, o ex confindustria come Calenda le cui posizioni autoritarie lo portano a simpatizzare per la zucchina di mare. Questo è il nostro governo ma anche la nostra condiscendente opposizione. Perché per lui, Renzi o Calenda che si chiami, "gli affari" sono affari e si concludono con chiunque.
La politica non è un affare tra privati.
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