"Io sono obiettivo!" Rido ancora!


Mi capita spesso di pensare, senza riuscire a non ridere a crepapelle, a quelli che credono e affermano, senza vergogna né pudore, di essere "obiettivi". Loro, al contrario di tutti gli altri che non la pensano come loro, giudicano dai fatti e non si lasciano influenzare, come gli altri che non la pensano come loro, dalle viscere, dai pregiudizi. Loro sono obiettivi. Sono Dio e hanno la verità, nascosta agli altri!

È quella mia la verità? Spero di no! Perché annegare la mia personale e originale opinione nel caotico mare magnum della "verità"?

Ma che bisogno c'è di spacciare ciò in cui crediamo, la nostra personale e originale visione della vita, le nostre battaglie per un mondo migliore per "la verità"? Non c'è niente di più vago del concetto di verità, soprattutto quando si cerca di definirne una "universale", unica. 

"La verità"  tutti la reclamano e invocano, tutti la cercano, tutti la trovano, ognuno afferma di averla ma è sempre diversa da quella degli altri. La verità è solo un miraggio, è come il gatto di schroedinger, c'è e non c'è, è come il lampeggiatore del carabiniere - "Funziona, non funziona".

È come l'elettrone la cui posizione è solo una probabilità. C'è, ma non si sa dove. 

È come Dio, indefinibile, inafferrabile, irraggiungibile se non attraverso la fede. Ma, come esistono tante fedi, così ci sono diverse verità! 





È, in realtà, come quei timbri, che ognuno si può procurare, per sancire la propria opinione come la verità!


Io, invece, sono straordinariamente orgoglioso delle mie verità soggettive, anche perché sono solo mie. Orgoglioso della mia soggettività e contro ogni presunzione di obiettività, di verità.

Sono "soggettivo" e me ne vanto.


Diverso è intendere l'obiettività come metodo di approccio alla conoscenza, la necessità, cioè, di considerare, nel giudicare un fatto, se non tutte, alcune delle mille sfaccettature che dalla nostra posizione, dal nostro punto di vista riusciamo a vedere. Solo una tecnica di avvicinamento alla verità, che ha più a che fare con l'onestà intellettuale che con l'obiettività preclusa ai singoli soggetti.


"Io sono obiettivo!"

Rido ancora!

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