Raven Saunders ha vinto l'oro alle Olimpiadi della coscienza

 

Queste sono persone che meritano il podio anche alle Olimpiadi della coscienza, quelle che si svolgono ogni minuto, ogni giorno della nostra vita.
Raven Saunders ha fatto tutto quello che poteva perché la sua performance olimpica non fosse solo il lancio di un peso sferico di quattro Kg a una certa distanza.




Per arrivarci si è sacrificata, ha lavorato sodo, ha sofferto mentalmente, tanto da avere bisogno di un terapista, ha subito, in quanto donna, nera, gay, quelle discriminazioni che tutti noi conosciamo o immaginiamo.
Non voleva che fosse solo una gita a Tokio, peraltro impossibile in tempi di covid. Sapete che gli atleti possono stare solo il tempo della performance e... via.

 
Ha ragione da vendere. Quale che sia la nostra attività nella vita, avvocato o spazzino non possiamo ignorare ciò che d'altro alberga in noi. La nostra coscienza civile, quella sociale, la nostra sete di giustizia, la nostra aspirazione a un mondo migliore di quello in cui viviamo, le nostre pulsioni al bene e alla lotta per i deboli, i discriminati. 

 

Ha pensato (santa donna!) di approfittare della ribalta concessa a lei e negata ai deboli per lanciare un messaggio di solidarietà a tutti quelli che, nel mondo, soffrono la ghettizzazione e criminalizzazione.

Ha scelto di fare un'olimpiade che ritenesse il segno della sua presenza. E si è distinta per l'audacia dei capelli cortissimi verdi e viola, per le sue mascherine non casuali. E ha ottenuto prepotentemente lo scopo. Provate a dirmi qualcosa della vincitrice dell'oro. Non vi ricordate, forse, neanche come si chiama o com'è fatta.



Se si considera che i soggetti discriminati nella nostra società (nel mondo) sono nell'ordine le donne, i neri, e la comunità LGBT, Raven Saunders li riassume di diritto.
E a loro si riferiva quel gesto, sul podio, delle braccia alzate e incrociate ad X

«a rappresentare l'intersezione dove s'incontrano tutte le persone oppresse.
Per questo un ringraziamento va a tutta la mia gente nera. Un ringraziamento a tutta la mia comunità LGBT. Un ringraziamento a tutta la mia gente che combatte con problemi mentali. In definitiva si capisce che sono cose più grandi di noi. Sappiamo che ci sono tantissime persone che ci ammirano, che ci guardano per vedere se diciamo qualcosa o se parliamo per loro. Va bene essere forti. E va bene non essere forti sempre. Va bene aver bisogno degli altri.»


Non è forse un gesto, non sono forse parole che costituiscono una ghirlanda di fiori del bene attorno alla pur importante medaglia d'argento?


In coda il veleno, questo gesto le costerà una punizione, non ancora definita dal CIO, che ha proibito i gesti di protesta sul podio fatta salva la libertà nelle dichiarazioni in conferenza stampa, ma non ha stabilito alcuna pena. Siamo in attesa di sapere. Magari si sa già. Quale che sia non ce ne frega niente.

 


Raven Saunders ha vinto l'Argento alle Olimpiadi di Tokio e l'oro a quelle della coscienza umanitaria.
 

Commenti

Post popolari in questo blog

"Are you lonesome tonight?" "Ti senti sola stasera?" Elvis Presley, Bobby Solo, Michele, Little Tony

Il Cretto di Burri. Vale la pena di mantenere una delle più inquietanti e obbrobriose opere di land art di sempre? Desolante e desolata nell'assolata campagna.

Dance me to the end of love. Olocausto e amore.