I vangeli insegnano cose molto difficili da seguire!



 

Dietro la manovalanza razzista anti-immigrati, fatta di analfabeti funzionali, di ultimi contro gli ultimi, c'è la mente di persone "istruite", laureate, c'è l'analfabetismo della coscienza.


È una pura illusione quella di chi celebra l'istruzione come cura del razzismo! Semplicemente non è vero! Lo sappiamo bene da quando l'istruzione è obbligatoria per tutti e al razzismo gli ha fatto un baffo! L'istruzione è un processo infinito, come infinita è l'ignoranza di tutti noi, e non ci può essere un momento in cui ci si possa definire "istruiti".

Non è l'istruzione che ci salverà dalle cose malvagie del mondo. È la saggezza, che può albergare nell'animo di chiunque, anche degli ignoranti. Conosco "ignoranti", illetterati, analfabeti che di saggezza potrebbero darne a vagonate a tanti laureati di mia conoscenza. La saggezza ha lo stesso peso percentuale sia tra i laureati (gli istruiti per eccellenza) che tra gli illetterati. Così come la cretinaggine. Ci sono cretini illetterati e cretini laureati. Chiunque di noi ne ha prova quotidiana. Se uno è cretino  non gli basteranno mille lauree per guarire. Sì, perché l'idiozia non è una carenza d'informazione o dati conoscitivi. È una patologia della mente, una di quelle a cui non si è ancora trovato rimedio.

È il caso di questo laureato concittadino di cui riporto dei post su facebook con i quali si assolve dal peccato di razzismo, affermando che gli insegnamenti di Cristo sono troppo difficili da seguire alla lettera e quelli che lo richiamano ai principi del cristianesimo sono intolleranti e arroganti e si credono depositari della verità.
Questo è ciò che scrive quest'orrido "benpensante", che non manca mai di andare a messa con la moglie e ha persino un altarino in casa, per battersi il petto a domicilio, un razzista con il "giummo", tutto casa e famiglia. 

Naturalmente il furbo bigotto fasciorazzista è andato a scegliere proprio quelle frasi che non possono che essere intese metaforicamente. 

È ovvio che "strappa l'occhio tentatore" non può essere preso alla lettera.
Ma con questa furbizia il nostro poeta razzista, sì è anche un "poeta", si assolve anche per gli altri comandamenti non metaforici: Ama il prossimo tuo, onora il padre e la madre, «Tratterete lo straniero, che abita fra voi, come chi è nato fra voi», e Gesù era lui stesso uno straniero «Fui straniero e mi accoglieste». Forse che c'è un secondo modo di intendere queste parole chiare chiare, semplici semplici? No.
Ma per il nostro scrittore - sì, ha anche pubblicato "libri", anche se a sue spese, e non ne ha venduto nemmeno una copia - il suo post, ad arte studiato, lo assolverebbe dal suo razzismo. 

No, caro il nostro fascista, l’accoglienza e l’inclusione dello straniero sono un aspetto costitutivo del comportamento etico del cristiano, altroché! 

E a quelli che gli fanno notare la contraddizione con gli insegnamenti di Cristo risponde con un altro post in cui, nel rimproverare agli altri presunzione, pregiudizio, e disprezzo per le idee altrui, non si accorge nemmeno che lui non ne porta affatto a quelle degli altri. Lui che disprezza intere etnie senza ragione alcuna, lui, dalla dubbia vena poetica ("L'ipocrisia dell'ovvietà"! Gli chiederei che minchia significa!) accusa chi lo accusa di razzismo di sentirsi depositario del vero.

 
Lo scrive per giustificare il proprio razzismo, la propria incapacità di seguire gli insegnamenti di Cristo. Troppo difficile da seguire. Gesù non è da prendere alla lettera. È da prendere così, come dire?, metaforicamente, all'acqua di rose.
Quando e se si può bene, altrimenti, pazienza! Non si può essere troppo fiscali!

Cambia religione, caro, se quella cristiana è troppo difficile per te!

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