Immondizia, pedane e fioriere: arte povera o arte di poveri?


 Le aiuole in vasi. Non sanno curare, per mancanza di personale (?), soldi(?), quelle in terra che già abbiamo ma ne vogliono e ne comprano di più per potere "non curarle" meglio. Come non curano (personale?, soldi?) le tre ville, i tre punti verdi, che potrebbero essere vanto della nostra città. La villa Falcone e Borsellino e, mi pare, anche quella di San Giovanni, le hanno addirittura chiuse per non doverle pulire (mancanza di personale, di soldi?), con la scusa che si sporcano a un ritmo insostenibile a causa degli "incivili", "ubriaconi" che lasciano vetri e lattine ovunque. 


Agli incivili una società sana non riserva "ronde punitive", non dispensa punizioni esemplari. Li sceglie come destinatari di un corso di formazione civica; in fondo sono cittadini anche gli incivili e, come tutti i cittadini, hanno diritto a servizi e educazione. Votano, probabilmente, anche loro.
Agli ubriaconi andrebbe destinato un intervento urbanistico culturale, in un paese ideale, che tentasse di creare luoghi di aggregazione e socialità, oltre che un intervento  social-assistenziale per cercare di ripescare queste vite che rischiano di annegare. Chiudergli la villa dove amano riunirsi lontano da occhi indiscreti per stordirsi e dimenticare la propria condizione di reietti, non è la soluzione né per la villa né per loro. Il disagio sociale dei cittadini non si elimina additando chi ne è afflitto come "incivile", anche gli ubriaconi votano e, magari, qualcuno ha votato per questa amministrazione.


Hanno destinato, gli eletti 5stellini, non so quanto dei loro emolumenti in fioriere da donare a Castelvetrano. E fin qui nessuno può lamentarsi: soldi loro!
Per rendere bella Castelvetrano! Con le fioriere! Sai quanti poveri negozianti ci hanno provato a far fiorire il vaso fuori del proprio negozio! La Cappadonna doveva ancora nascere. Ma niente! Se non per incuria, per "vandalismo" e "inciviltà" le fioriere non hanno mai avuto pace a Cvetrano (unica lodevole eccezione la viuzza del Cinema Marconi, anche questa, però e ahinoi, non merito del comune, credo, ma di un privato, il signor Vaccarino). 

L'acquisto di fioriere per abbellire Cvetrano lo vedo come una sfida alla storia, alla inciviltà e alla rassegnazione e questa è cosa buona. 

Bisogna avere un piano, però, per portare questa sfida alla rassegnazione e all'inciviltà. Si sono trovati i soldi per curare le fioriere? I soldi che non ci sono per ramazzare villa San Giovanni compaiono per le fioriere? Quante fioriere hanno comprato? Non credo che si tratti di quattro cinque fioriere. Sarebbe ridicolo! Decine di fioriere richiedono cure quotidiane, specie d'ora in poi con la bella stagione. Pagheranno qualcuno per farlo? Con i soldi loro o con i nostri?
Avranno anche pianificato il tipo di fiori e piante da esporre a destra nel corso esposto a Ovest o a sinistra esposto a Est? Certe fioriere saranno per forza disposte su lati e vie esposte a sud perché le piantine vogliono molto sole? Hanno scelto le essenze facendo questi piani? O rischiano di finire secche, non per incuria ma per sbagliata esposizione, che è lo stesso? Non voglio neanche addentrarmi nella problematica della burocrazia che consenta a un privato cittadino di occuparsi del suolo pubblico. 

Voglio pensare che provvederanno a tutto. E, naturalmente, io tifo per i fiori. Sarebbe bella Castelvetrano fiorita.
Riusciranno i nostri eroi nell'impresa? Riusciranno a fare quello che non riescono a fare nel verde pubblico del paese? Potremo dire "Abbiamo le ville chiuse, ma per fioriere non ci batte nessuno!"?
O faranno anche questo senza alcun piano, senza preparazione, senza criterio, "a la sanfasò", insomma? Come le orrende pedane con le piantine rinsecchite sparse per la città, pedane messe non sulla base delle preferenze di esposizione delle piantine, no, dove c'erano abbandoni d'immondizia.
Se la filosofia è la stessa, fatta di approssimazione e velleitarismo, non ci sono grande speranze. Solo il tempo giudicherà!

Intanto, però, dopo due anni di amministrazione stellina, tra assessori che vengono e assessori che vanno, tra consiglieri che fuggono, maggioranza che si perde, maggioranza che non si trova se non elemosinando e trattando sottobanco ora con questo ora con l'altro dell'opposizione, tra delibere illegittime o fotocopiate e attribuzioni di maleficenza all'opposizione (solo Obbiettivo città, però con Martire nella parte del diavolo), ci ritroviamo ancora oggi a parlare di immondizia e pedane e arte di poveri.










 

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