Io compro Mondo, anche siciliano.


 
 
Invito i miei amici a non invitarmi a iscrivermi a gruppi fascio-autarchici, pseudo-patriottici, provinciali, di meschino tribalismo, spie del deteriore siculo familismo.
Non sono interessato a gruppi che scimmiottano il "Prima gli italiani" del "preculturale" capo dei fascisti.
Gruppi che declamano "IoComproSiciliano", sottintendendo che chi non lo fa è una merda.
O peggio, in modo perentorio, ti ordinano "MangiaSiciliano" o "CompraSiciliano" sennò sei un traditore.
È evidente la ristrettezza mentale che sta dietro a queste spinte nazionalistiche, di rivendicazione identitaria, che si snodano giù dal "Prima gli Europei", lungo il "Prima gli Italiani" e giù per "Prima il Nord" fino al "Prima la Sicilia" e "Prima Milano" per arrivare al "Prima la mia famiglia" che sottintendono un "E gli altri si fottano"!
Traspare da questo fasullo tentativo di affermazione identitaria più che una legittima e serena affermazione di un "Io insieme con Te", una rancorosa aggressività nei confronti degli altri, un "Io contro di Te".
Il tentativo di affermare "Noi siamo meglio di voi!".
Io mi sento, in primo luogo, un umano abitante del mondo, che se stasera decide può, senza sentirsi in colpa con nessuno, farsi un riso alla cantonese, o un goulasch ungherese, una grigliata all'americana, o gustare un formaggio francese o le salsicce toscane.
Solo dopo mi sento europeo, italiano, siciliano e castelvetranese. Noi come individui veniamo dopo la famiglia, ultimi. Certo, l'evocazione della famiglia provoca i pruriti dello stomaco più profondo, comprensibilmente dato che è la cosa sacra per ognuno. Immaginate di vedere un film catastrofico in cui il mondo è in procinto di essere distrutto e ad un uomo viene posta la scelta consentire la distruzione del mondo o salvarlo rinunciando, però, alla salvezza della sua famiglia. Cosa per quale opzione propendereste. Chi preferireste? L'uomo piccolo che salva la sua famiglia e distrugge il mondo? O l'eroe che salva il mondo sacrificando se stesso e la sua famiglia?
Oppure pensate a una famiglia di criminali, in cui ai figli si presenta la scelta tra la criminalità della sua famiglia e una presa di distanze dalle azioni criminali dei genitori? Per quale soluzione tifereste?
Se anche solo alcuni di voi hanno dato la seconda come preferibile, ciò è dovuto al fatto che, al contrario degli animali, la cui scala di valori è rovesciata (io, la mia famiglia,il branco su su fino a tutti gli altri), noi siamo dotati di cervello che ci dona la consapevolezza di noi stessi, che ci fornisce di una coscienza, della capacità di distinguere il bene dal male, che provengano da noi stessi o dal fratello o dal cugino o dall'estraneo. Lo stesso cervello che ci permette di essere altruisti. Quell'altruismo che è alla base dell'insegnamento delle mille religioni del mondo. 
 
Io compro Mondo, anche siciliano.

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