Il
fatto che il nostro paese non sia una repubblica presidenziale non
solo lo tengo sempre presente, figurati, ma non impedisce affatto a
Mattarella di intraprendere tutta una serie di passi e di adottare
delle misure, di qualsiasi natura, nei limiti della sua funzione. Non
l'impedì a quell'eminenza grigia di Napolitano, che sembrava uscito
dalle fumose stanze del KGB di sovietica memoria, il quale si
arrogava anche diritti non suoi, fino a recitare il ruolo di "padrone
dello Stato", dalla sciagurata attribuzione dell'incarico di
governo a uno che al massimo era degno di andare alla ruota della
fortuna di Mike, Renzi, mai eletto da nessuno, alle sciagurate
vicende della trattativa stato-mafia con il suo intervento a piedi
uniti, che nessuno stato democratico avrebbe mai sopportato, con
l’ordine di bruciare le intercettazioni che lo riguardavano, con la
complicità di una corte costituzionale, sospettamente sollecita a
compiacere il Capo. Non mi sto augurando che Mattarella usi in
maniera così distorta e discutibile i suoi poteri. Ma ci sarà pure
una via di mezzo da percorrere. D’altronde l’unica cosa su cui si
intestardì fu sul designato ministro Savona, reo di “essere
antieuropeista”! Un intervento paragonabile a un “golpe”. Come
se la regina Elisabetta avesse destituito la May che voleva uscire
dall’Europa. Nessuno volle fare quello che la situazione avrebbe
richiesto: puntare i piedi, se non addirittura chiedere l’impeachment
per atti contrari alla costituzione. Nessuno lo volle fare perché
questo impuntarsi di Mattarella su Savona era una cosa così
ininfluente e così facilmente aggirabile che un ministro servo
alternativo lo trovarono subito. Ma questo non toglie la gravità del
gesto di Mattarella, pallido giurista. Quindi anche senza arrivare ad
azioni così eclatanti e contrarie alla democrazia, potrebbe,
tuttavia, fare anche dei semplici gesti. Richiamare, convocare,
rivolgersi alle camere. Potrebbe per esempio convocare a colloquio il
capo della polizia Gabrielli, per farsi spiegare un paio di cose che
non quadrano nel comportamento dei suoi uomini.
Richiamare
al lavoro quel fannullone di ministro delle stigliole. Dare una
scossa a quell'ectoplasma di Luigi Di Maio. Le altre cose da fare se
le può fare suggerire da chi tra i suoi collaboratori mastica un po'
di diritto.
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