Le sue sono sempre battaglie di grande respiro.
Affronta sempre temi forti. Le sue argomentazioni sono intelligenti e
incontrovertibili. Da quando si sente odore di nuove elezioni l’ex candidato
sindaco Perricone si da un gran da fare. Un impegno fatto di comunicati. E che
comunicati. Ti si rizzano i peli sul collo tanta è la loro profondità, la loro
pregnanza, la loro visione d’insieme, l’importanza dei temi che tratta. D’altronde
non ci si può aspettare di meno da uno che, sicuramente, si presenterà di nuovo
come candidato sindaco. I suoi comunicati da soli costituiscono una piattaforma
politica seria ed esauriente. Questo del semaforo è solo l’ultimo, anche se inutile
come gli altri.
Non è vero che la mancanza del semaforo abbia provocato disagi.
È vero il contrario. Il traffico fila liscio che è un piacere. Nessuna coda.
Non è vero che i rischi siano aumentati. Da che cosa lo desume non si capisce.
I semafori ormai esistono solo a Cvetrano. La tendenza a livello universale è
di abolirli perché si è visto che non migliorano il traffico, anzi lo rendono
più caotico e non diminuiscono gli incidenti. Però tutto va bene pur di far sentire il suo nome (ricordatevi alle elezioni) ai suoi potenziali elettori.
Adesso ho
perso un po’ il conto dei suoi comunicati, ma ricordo quello in cui si
dichiarava “basito”, in occasione di piogge torrenziali a Cvetrano, per la
mancata allerta meteo da parte del commissario, e per la mancata sistemazione
di un cartello in piazza Stazione con la scritta “Piogge imminenti”! Avete mai
visto questo tipo di cartello durante gli anni in cui lui è stato
amministratore? Io non li ricordo.
Poi mi ricordo il comunicato in cui accusava il commissario di non aver
saputo ottenere un finanziamento che lui e il suo gruppo gli mettevano a
disposizione, a titolo gratuito, su un piatto d'argento, con progetto e tutto.
Il comune gli ha risposto che non è vero niente.
È vero che lui e il suo gruppo avevano messo a
disposizione del commissario il suggerimento e il progetto, ma è vero altresì
che sia il primo sia il secondo non servivano a niente. Mi aspettavo un altro
comunicato del Perricone per smentire o correggere la risposta del commissario,
ma non si è sentito più niente.Mi ricordo quell'altra vergognosa lettera indirizzata a Salvini in cui, rivelando di passare il tempo a spiare i commissari sui siti sociali, li accusava al ministro dell’interno di “essere comunisti” e di “parlar male “ di lui, Salvini.
Questo signore si candida a sindaco e, ahinoi,
dicono i ben informati, è probabile che vincerà.
Perricone è da diversi mesi in campagna elettorale.
Si dà un gran da fare per tenere alta la sua visibilità e fa comunicati ad ogni
piè sospinto. Vuole fare il sindaco di Castelvetrano! Così si spiegano tutti
questi comunicati e lettere aperte.
Mi chiedo quale persona, dotata di un minimo di umiltà, di senso della realtà, di timore per la mafia infiltrata nella nostra amministrazione, possa "sentisi li ficati di fari lu sinnacu". Evidentemente uno che non ha paura della mafia.
Ci aspettiamo grandi lotte e un solerte impegno da parte, non solo di Perricone, ma di tutti i prossimi candidati sindaci, nel prendere le misure necessarie perché la mafia nostrana non continui a usare il Comune di Cvetrano come suo pascolo. Ce la faranno?
Mi chiedo quale persona, dotata di un minimo di umiltà, di senso della realtà, di timore per la mafia infiltrata nella nostra amministrazione, possa "sentisi li ficati di fari lu sinnacu". Evidentemente uno che non ha paura della mafia.
Ci aspettiamo grandi lotte e un solerte impegno da parte, non solo di Perricone, ma di tutti i prossimi candidati sindaci, nel prendere le misure necessarie perché la mafia nostrana non continui a usare il Comune di Cvetrano come suo pascolo. Ce la faranno?
Davvero ci vorrebbe una proroga di altri sei mesi al
mandato dei commissari. Ormai vedo le elezioni a Cvetrano, non come applicazione
di democrazia, ma come strumento in mano agli affaristi per continuare a farsi
le loro cose.
I mafiosi scalpitano, come cavalli dietro la barra di partenza, per ottenere di nuovo, finalmente, appalti e prebende e rendere in cambio servigi alla classe politica che li
favorisca. Commissario non abbandonarci subito. Resta ancora un po’. Magari sei
mesi solo.
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