Voglio essere denunciato al ministro dell'interno insieme alla signora Musca e il sig. Riccio.
Quale può essere la ragione di tanto accanimento nei confronti della commissione antimafia, di questi vili e ipocriti attacchi nei confronti di persone che, qualunque sia il loro ruolo nella società, esprimono un'opinione politica com'è nel diritto di tutti? Chi ha motivo di attaccare e demolire il lavoro di persone che sono qua in un comune sciolto per mafia" Chi? A cosa è dovuta questa pervicace e infantile, nei modi, volontà di distruzione di uomini dello stato che lavorano per evitare il baratro del fallimento e dell'insolvibilità, da parte di chi ha responsabilità, se non altro oggettive, di questa tragedia?
Da un anno, a Cvetrano, si fanno la guerra. |
Questi passano il tempo a spiare i commissari sui social, e forse non solo, e a raccogliere "infamità" da potere riferire a quel mezzo uomo di salvini pensando di aver trovato in questo vigliacco fascista un appoggio per le loro delazioni di fascista memoria. Tra tutte le lettere aperte a cui ci hanno abituato ne faranno anche una per giustificare questi abominevoli comportamenti?
Hanno scritto al ministro dell'interno per dirgli: "Guarda che questi qua parlano politicamente male di te". Il loro concetto di democrazia. Non ci vorrei credere, ma è tutto nero su bianco. Una grande statura politica. Mi vergogno.
Queste sono le frasi di apertura della delazione, che, considerando che è la denuncia dei comportamenti privati di membri della commissione, trasudano ipocrisia, doppiezza e falsità:
"Egregio Signor Ministro,
Le abbiamo scritto qualche giorno fa confidando in un Suo autorevole intervento che potesse contribuire ad avviare un percorso di dialogo costruttivo, sostegno e stimolo con la Commissione straordinaria, nei confronti della quale ribadiamo il rispetto per la istituzione che oggi rappresenta..."
Questa è la delazione. Completa.
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