“No!! Il forno no!!! I vecchi come me si
ricorderanno sicuramente di quella pubblicità in TV con la massaia sconvolta
all’idea che qualcuno apra il suo forno per controllare che sia pulito.
Ecco, mi ricordano quella massaia i Castelvetranesi,
tantissimi, che si “indignano” (come costa poco indignarsi per le Iene
piuttosto che per la mafia) perché, a loro dire, le Iene e co. intervistano solo
e sempre gli stessi ignoranti sfaccendati e mafia-fan che abitano le nostre
strade. Tutti sembrano dire: “Perché non venivi a intervistare me che, io sì,
che avrei saputo risponderti a dovere!” Poi le argomentazioni variano. Chi gli
dimostrerebbe che il fatto che MMD sia nato qui non significa necessariamente
che CVetrano sia mafiosa. Chi gli farebbe capire che la mafia esiste
dappertutto, anche ad Abbiategrasso, e Cvetrano non ne ha l’esclusiva. Chi gli
farebbe notare che la nostra città è la patria di G. Gentile e che abbiamo la Fontana
della Ninfa. E Selinunte. Chi, invece, punterebbe a sottolineare che non tutti
i 32.000 abitanti della nostra “ridente cittadina” sono mafiosi. Solo qualche “migliaio”
a giudicare dal numero di arresti ( ognuno ha famiglia e parenti e “amici”) fatti
dai Carabinieri (i primi denigratori della nostra città! Perché, invece di arrestare mafiosi, non vanno a distribuire rose ai cittadini
onesti?). Tutti gli altri “al mattino si alzano per guadagnarsi onestamente da
vivere”. Perché non fare un servizio su questi (hanno pure il coraggio di
chiedersi!)?
Per evitare che le persone intervistate siano sempre
quelle sbagliate, dovremmo far avere alle varie redazioni TV il nome del nostro
"cultore di storia" (così si definisce nelle note auto-biografiche)
che, in occasione di un altro servizio delle Iene si premurò subito di far
sentire la sua indignazione scrivendo un articolo che suonava pressappoco così:
" Cara Petix, invece di andarti a cercare col lumicino quei quattro
sprovveduti perché non venivi a intervistare me?” Io sì che, "parlando un passabile
italiano, e argomentando fuori dalla vulgata" ti avrei messo in riga. Le
avrebbe dimostrato che Castelvetrano non è la capitale della mafia e ci avrebbe
evitato queste brutte figure, con il suo italiano passabile. “Venite che vi
mostro il salotto buono!”
Oppure l’indirizzo di quel signore, a cui va dato
atto, al contrario del personaggio citato prima, di essersi espresso in maniera
chiara e inequivocabile contro la mafia, che ieri ha postato su Facebook la sua
protesta contro Ismaele La Vardera, con allegato selfie con se stesso e la
Iena, perché, nonostante lui avesse dato
“le risposte giuste”, la sua intervista
non era stata inserita nel servizio poi trasmesso in TV. “Vi ho mostrato il
salotto bello pulito e avete mostrato solo il forno”
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