Benedetta elemosina

 



"Servizio alla città." 

Un piddino che, invece di battersi in politica per dotare la città di questi parchi giochi, 


di dotare di defibrillatore ospedale e società sportive, 
di organizzare i campi estivi per bambini svantaggiati e non, un piddino che, come principio politico, dovrebbe desiderare di eliminare l'elemosina, perché una società giusta non dovrebbe lasciare nessuno tanto indietro da dovergli fare l'elemosina, un piddino che istituzionalizza l'elemosina come modo degno di condurre una società che uomo di sinistra è?

Per un parchetto giochi, due scivoli e un castellino, si sono riuniti tutti, tutta la gente che conta, dai rotariani al sindaco, dalla chiesa all''Ente parco. Per due scivoli di plastica.


Tutti lì, con il petto gonfio di orgoglio e il cuore gioioso mentre gli dovrebbe sanguinare di fronte all'abbandono in cui versa la nostra gioventù che userà gli scivoli per prendere l'abbrivio per l'emigrazione in posti più felici, dove i parchi giochi li fa lo stato, dove non esistono "club di servizio" che organizzano cene al buio, cene da 5000 euro per regalare 700 euro di defibrillatori, dove non si regalano ai detenuti del carcere di
Castelvetrano dei calendari (proprio così: dei calendari ai carcerati! Forse per evitare che con il coltellino segnassero sul muro i giorni mancanti?). Come dice il direttore del parco, Crescente, «Castelvetrano è affetto da qualche sintomatologia!» (SIC)

Tutti lì ad applaudirsi, a pavoneggiarsi, a citare Gesù e gli apostoli, a fare la "cronologia" (che lagna!) di questo progetto di due-tre scivoli: ingegneri, rotariani, imprenditori. 

Hanno raccontato l'emozione del "progetto" (due scivoli!) quando dei generosi cittadini hanno partecipato per mettere la metà dei soldi che mancavano. 

Quindi il Rotary si prende tutto il merito pur avendo sborsato solo la metà? 

Niente paura. Nonostante tutti sappiano che il bene si fa in silenzio, questi cittadini che hanno partecipato alla spesa non lo avranno fatto invano, almeno per il ritorno di immagine. Tutti, ha assicurato un commercialista, saranno ricordati con delle targhette. Tutti potranno vantarsi del "bene" che fanno! Nessuno potrà godere della soddisfazione dell'anonimato nella beneficenza. Tutti targati.

Le sistemeranno sul letto degli scivoli, le targhette, così che i culetti dei bimbi rimangano "impressionati" dai nomi dei loro benefattori? 


Verrebbe da pensare che i Massoni, tra tutti, siano i più umili e molto più signorili: il bene dell'umanità, loro, i massoni, lo praticano in silenzioso segreto. Non amano strombazzare ai quattro venti tutto il bene che hanno fatto all'umanità!!

«Una comunità è tale se riconosce nella collaborazione tra privato e pubblico l'efficacia per andare avanti! Attenzione io non penso a una sostituzione. Io penso a una collaborazione che diventi cooperazione con il comune quale riferimento normativo che può mettere a disposizione le strutture, i dati e le informazioni e i privati innovazione, competenze.» Così disse il commercialista.

Collaborazione che diventi cooperazione???? 

Il comune mette le strutture e i privati (rotariani?) mettono le competenze e l'innovazione?????

E il genio, aggiungo io? Il genio di questa grande pensata dimettere due scivoli per i bambini nell'unica piazza di Marinella?


Diomio!!!!

S'eranu megghiu 'unn'eranu puru li nostri?

Chistu avemu!


Tutto per due scivoli.


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