C'è qualcosa di cui rallegrarsi dopo il voto?

 



Qualcosa di cui rallegrarsi dopo queste elezioni c'è!

Va bene, la compagnia di partiti che appoggia Lentini è, in maniera chiara, zoppa e non solo perché di destra . 

- Ma il sindaco eletto è certamente il meglio attrezzato dei candidati. 

Speriamo che basti.


 - Ci siamo liberati del vopo Alfano e del suo intransigente e inetto meetup.

A parte la sua conclamata incapacità politica, quello che mi sorprende di quest'uomo è la sua inconsapevolezza di se stesso. La dimostrazione è che si è ricandidato. Gli riusciva così ostico capire di non essere gradito?

 - Un'altra cosa di cui rallegrarsi non viene dal risultato ma dall'emigrazione che ci affligge. Avremo solo sedici consiglieri invece di trenta, come tutti i comuni sotto i 30.000 abitanti.

Una drastica e gradita riduzione del numero di persone che dovremo mantenere.

Così drastica che ha reso impossibile a parassiti che avevano assaggiato la comodità di uno stipendio a casa per riscaldare, saltuariamente, un posto in consiglio, di ripetere il colpo. O a molti vopi che vi aspiravano. Anche quel vopo che "Bisogna tenere una persona su internet tutto il giorno per intercettare i fondi europei!" o quello che "Bisogna collegare Selinunte con Triscina così il ragazzo che a Triscina sarebbe destinato ad annoiarsi, perché, si sa, è un poco deserta, in cinque minuti potrebbe andare a Selinunte invece che a Trefontane."

Eh, sì. C'è di che rallegrarsi. Senza dimenticare che i parassiti sono diminuiti in termini assoluti, non relativi. La percentuale, in teoria, non cambia.

L'opposizione


Poi di buono c'è la speranza.

Ci si batte per un'idea, per un partito o lista con passione e convinzione, ma quando si determina un vincitore ci si augura tutti che quello che ha promesso lo mantenga, a beneficio di tutti i cittadini. 

 - Che, comunque, Castelvetrano comincerà a riprendersi.

 - Che i progetti e le iniziative siano un po' più alti che portare la luce nelle case dei cittadini o pulire le aiuole delle scuole comunali, o tenere aperta villa Falcone e Borsellino, quelle cose per le quali basta un ragioniere.

 

Dal sindaco ci aspettiamo visioni di ampio respiro e grandi risultati dato che non c'è l'alibi di Alfano che non aveva l'appoggio della regione. Adesso tutta la destra è al governo di Castelvetrano tranne Obiettivo città. E il governo regionale ora ce l'abbiamo nel DNA del consiglio. 
Non ha nemmeno l'alibi della mafia, dato che sostiene che la mafia non impedisce di governare e che, appunto, è solo un alibi per l'incapacità di amministrare.

 - Le figure autorevoli cooptate al governo della città potrebbe autorizzare a sperare che, dopo un così vergognoso ritardo, finalmente avremo il piano regolatore! Speriamo.


 - Che le tasse finalmente si riscuotano, si abbassino, e si metta ordine negli uffici completandone, una volta e per tutte, la digitalizzazione e preparando il personale. 

 - Considerando che siamo scesi a sedici consiglieri, speriamo di non aver bisogno di super dirigenti. 

Speriamo che si ricorra a dei consulenti di livello nazionale, almeno per la digitalizzazione, l'organizzazione degli uffici amministrativi e persino la scelta dei software. 

 - Speriamo che si riesca a rivoluzionare l'attuale modalità di raccolta dei rifiuti. Il porta a porta sembra costare un occhio e lascia il territorio fuori le "porte" in uno stato di perenne vergogna. La montagna di rifiuti all'ingresso del campo immigrati spontaneo (= inferno) dell'ex cementificio al confine con Campobello, dovette aspettare dieci anni e più incendi fino all'ultimo che costrinse le autorità a chiudere, dopo dieci anni di negligenza, il campo vergogna. Vergogna non perché ospitasse immigrati ma perché si è consentito per tanti anni a centinaia di persone di vivere in condizioni pressoché bestiali con quella montagna maleodorante di monnezza all'ingresso. 

Siamo disposti a rinunciare alla comodità del porta a porta, ma solo con soluzioni che ci consentano di pagare la metà di ciò che paghiamo adesso.

 



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