L'elefante nella stanza e le scimmiette

 

 Io li ammiro. 

Ma come fanno ad avere questo coraggio, questa passione, questa determinazione a sacrificare il proprio lavoro, la propria tranquillità per il Bene di Castelvetrano? 

Spuntano come funghi quelli che si vogliono dare alla politica. Non solo giovani diciannovenni che non hanno voglia di studiare, ma anche cinquantenni che, probabilmente scontenti del proprio lavoro, non vedono l'ora di darsi alla politica, per il bene della città.

Poi ci sono quelli che vogliono mettere una ciliegina sulla torta della propria carriera al tramonto e quelli che, dopo avere ampiamente dimostrato la propria incapacità a governare, si ricandidano, dimostrando di non avere alcuna consapevolezza di sé.

Enzo Alfano che, con i suoi sgangherati cinquini, aveva promesso "lotta continua" alla corruzione e alla mafia, cause del commissariamento di CV, non ne ha mai più fatto cenno. 

Né alla corruzione né alla mafia. E. intanto sono passati 4 anni di niente. Non sono stati in grado di assicurare neanche la pulizia delle aiuole delle scuole comunali, la pulizia delle ville: Villa Falcone e Borsellino è rimasta chiusa per anni per l'incapacità di pulirla. Incapaci di fare l'ordinaria manutenzione delle strade piene di transenne. E adesso, al quarto anno del mandato, la pulizia delle aiuole scolastiche e delle ville comunali viene venduta come motivo di eccezionali capacità amministrative e ragione per rivotarli. Scendete dalla nuvola.

Nascono come batteri, soprattutto sotto elezioni. Inutili duplicati di FdI, Riva destra, Obiettivo Città, Ricominciamo insieme. Di molti non si sente più parlare per il resto della legislatura. 

Adesso Castelvetrano Semplice, Castelvetrano Rinasce. 

Pensano che non serva un'idea di società per governare, che basti la buona volontà per amministrare un piccolo centro: in fondo si tratta di fare le cose "giuste", gli atti amministrativi "giusti"! Si tratta di pulire le aiuole e le ville! No?

Ma, se fosse così, basterebbe un grigio ragioniere come ce ne sono a bizzeffe nella burocrazia. Che bisogno ci sarebbe di questa inutile e costosa infrastruttura che si chiama democrazia ed è fatta di mille idee, anche antitetiche, su ciò che è "giusto" oppure no? 

No, il governo di un territorio presuppone non solo competenza amministrativa ma anche, e soprattutto, la conoscenza dei punti di forza e dei problemi della città. Se non si individuano i problemi, come si risolvono?

La cosa sospetta, molto sospetta e scoraggiante, è, al di là del rituale elenco delle cose del territorio da promuovere, i punti di forza, spacciato per programma da chiunque si candidi (i programmi di tutti i partiti e liste si possono sovrapporre perfettamente!), è che nessuno, non i partiti tradizionali, PD e FdI in consiglio e FI e la nuova DC di Cuffaro non ancora al potere, nessuno parla del più grave problema che ha Castelvetrano. Il grande assente di tutte le campagne elettorali. L'elefante nella stanza. Il vero padrone. Non si parla male del padrone in casa del padrone.

Credo che la quasi totalità dei castelvetranesi e, quindi, dei loro rappresentanti pensa che fare come si è fatto finora, convivere con l'elefante, sia la migliore cosa. Facciamo finta di non vederlo. Anzi, diamogli vitto, alloggio e donne, com'è successo a Campobello, e tiriamo avanti.  

Non era un ministro della Repubblica, Lunardi, che disse che "Con mafia e camorra bisogna convivere e i problemi di criminalità ognuno li risolva come vuole."? Un ministro delle infrastrutture, non a caso!

Ma non è un po' ingenuo da parte di un vecchio che sa come vanno le cose aspettarsi che Castelvetrano non abbia i soliti politici e politicanti ma degli eroi come candidati?

Perché questo è! Per candidarsi con l'obiettivo di combattere l'elefante bisogna essere incoscienti o eroi, che è la stessa cosa. Bisogna essere incapaci di non vederlo, l'elefante. Per questo la politica militante non mi ha mai attirato. L'ho sempre trovata troppo pericolosa per la mia idea di una vita normale da normale cittadino, per la mia codardia.

Quindi perché pretenderlo dagli altri?

Rimane l'amarezza e la domanda: chi o che cosa glielo fa fare?

Le tre scimmiette avranno sempre la meglio.