Putiniani d'Italia

 


I putiniani in Italia sono molti, molti di più di quello che sembra. In questo gli estremismi si toccano. Gli estremisti di sinistra, quattro sopravvissuti gatti vetero-comunisti, e gli estremisti di destra (i fascisti). La cosa divertente (ridiamo per non piangere) è che i fascisti sono la maggioranza nelle urne e al governo del paese. Ma Giorgia è costretta a una politica di aiuto all'Ucraina. Così c'è un partito di vetero e neo-fascisti con la testa nella nato e il cuore in Russia. Giorgia, l'atlantista dell'ultim'ora. Chissà se i picchiatori di Firenze gli perdonano la sua politica filo-nato?



Gli estremismi di sinistra (ridotti a macchiette senza seguito) e quelli di destra, al governo oggi, si toccano. Da uomo di sinistra avevo sempre sottovalutato questa verità. Mi dicevo: "l'estremismo di sinistra non può essere cattivo come quello di destra." Mi sbagliavo. Ci si può meravigliare che dei vetero-comunisti che andavano dietro a Kruscev e Breznev e contro i nostri alleati e liberatori americani alla cui cultura ci siamo felicemente abbeverati da almeno 80 anni, tifino oggi per un dittatore come Putin contro una persona per bene come Biden, che nel suo paese si preoccupa e lotta per allargare agli ultimi l'assistenza sanitaria, per tassare il patrimonio delle corporations e alleviare il peso per i poveri? In America la situazione è più chiara. La destra estrema, oggi tutto il partito repubblicano di Trump - per fortuna non tutti i repubblicani -, è pro-Putin. Il partito democratico è pro-Ukraina. Trump non ha mai fatto mistero della simpatia che ha sempre avuto per i modi spicci di Putin e per il tipo di democrazia (!!!) che è riuscito a cucirsi addosso come capo della Russia. L'ha anche affermato esplicitamente che abolire alcune delle troppe libertà che la Costituzione americana garantisce agli americani non sarebbe una cattiva idea.



Niente, non riesco a capacitarmi e mi fa sempre senso vedere delle persone sedicenti di sinistra fare il tifo per una dittatura contro una democrazia.

Per un riflesso pavloviano, duro a morire anche dopo mezzo secolo, sono solo degli anti-America, sia i fascisti sia gli stalinisti.
E in tutte le guerre, di cui è "sempre responsabile", anche quando Putin muove i suoi carri armati in un paese libero, protestano contro l'America, mai contro la parte avversa.
C'è persino della verità in questa loro posizione demente: sentono dentro di sé che la pace non possono certo ottenerla chiedendola a Putin, che gli sputerebbe in faccia o solo riderebbe. Solo qui, in un paese democratico, possono manifestare contro.

Travaglio: un sedicente giornalista al servizio di
Grillo, il padrone del M5S, può stare al servizio di
chiunque, anche di Putin.
Non è bizzarro che, praticamente, gli antivax siano gli stessi fascisti e gli anti-americanisti d'antan. Una convergenza tra minoranze derelitte.
Alcuni pensano che dire cose fuori dal coro garantisca verità o autenticità o anticonformismo. È vero che a dire cose fuori dal coro si rischia ingiustamente di venire ostracizzati, ma è raro. Perché le "voci fuori dal coro" sono come tutte le voci: ci sono quelle intonate e quelle stonate.
Gli anti-vax e i loro omologhi fascisti e stalinisti sono delle voci fuori dal coro intonato.

Per me sinistra è sinonimo di democrazia. Che non è il massimo, manovrabile com'è dai ricchi padroni, ma, certo, il punto di partenza di ogni società con qualche parvenza di umanità.

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