Noi non vogliamo rinunciare alla nostra identità!



Noi non vogliamo rinunciare alla nostra identità!

Noi vogliamo prenderci la responsabilità del governo che il popolo ci ha assegnato, meriti e colpe. Ma per poterlo fare abbiamo bisogno delle forze di opposizione. Oddio, non che ne abbiamo veramente bisogno perché sul nostro percorso di governo troveremo sempre qualcuno disposto ad appoggiare di volta in volta le nostre delibere e decisioni. Solo che vorremmo sveltire il processo e per questo proponiamo un confronto continuo con l'opposizione su "idee e programmi", alla presenza della stampa e della cittadinanza, la quale potrà giudicare chi opera per il bene comune e chi no. Le forze di opposizione ci appoggino nel nostro governo e noi saremo lieti di dire ai cittadini che quella tale forza dell'opposizione ha dato una mano per il bene comune. Voi non farete un favore a noi, che ne abbiamo bisogno ma non possiamo perdere la nostra identità, ma alla città e al bene collettivo. Altrimenti la cittadinanza saprà che voi ostacolate l'azione per il bene della città. Perché il popolo saprà giudicare.

Questo ha sostanzialmente detto Alfano. Vi sembra un discorso sano? A me no. Secondo me stanno svegli la notte, Alfano e compagnia, a rincitrullirsi con droghe pesanti (alcol e tabacco), mentre fanno una sorta di brainstorming per tirar fuori queste amenità!
Qualcuno avverta il sindaco Alfano e i suoi distratti consiglieri che c'è già «un confronto continuo con l'opposizione su "idee e programmi", alla presenza della stampa e della cittadinanza»!! Si chiama Consiglio Comunale!!!! 

Ha fatto la figura di chi, disperatamente bisognoso d'aiuto, batte i pugni sul tavolo senza poterlo fare. Discorsi da psichiatra. Una pacchia per le faine dell'opposizione. 

 

 

Vuoi aiuto? "Rimettiamo in discussione tutto, tutti gli assessorati, facciamo un governo di emergenza con la partecipazione di tutte le forze politiche, senza inciuci e filosofia" ha subito chiarito la Milazzo. 


«Identità? Ma di quale identità sta parlando, signor Sindaco? L'identità vostra ve la siete già persa strada facendo. Si sta sgretolando da un po'. E non sono piccoli calcinacci! Ma travi assessoriali portanti della vostra giunta. Quando si tende la mano non si tende a metà, non si chiede aiuto gridando "Noi però non vogliamo rinunciare a niente". In qualsiasi accordo si prevede che da ambedue le parti si rinunci a qualcosa.» ha potuto affermare, al limite della boria e legittimamente, Calogero Martire.

E il sindaco si è risentito: "Ma quante posizioni avete? Prima dite che parteciperete alla riunione e ora mettete già dei paletti, parlate di un passo indietro tutti, della qualità negativa dell'amministrazione! E no! Non si fa così» Ha voluto sorvolare il sindaco su una precondizione inaccettabile che la faina Martire gli ha posto! E gliela poneva con malcelata soddisfazione e con il ghigno da iena che pregusta il lauto boccone. 

«Avete perso due assessori importanti, avete perso tre consiglieri, non avete fatto niente finora di amministrativamente significativo e adesso venite da noi, che siamo all'opposizione e non chiediamo niente, e ci fate delle aperture. In questo quadro è chiaro che il primo atto che si richiede, signor sindaco, è una ammissione formale del vostro fallimento al governo della città. La vostra apertura può solo prevedere un coinvolgimento di tutte le forze politiche. Noi non siamo alla ricerca di un contentino!»

Ma sembra che sia proprio un contentino quello che Alfano, maldestramente, vuol concedere all'opposizione. Alfano farà una sorta di lavagna virtuale su cui traccerà una linea verticale per dividere i buoni dai cattivi e mostrarla al popolo che così potrà giudicare, grazie al suo suggerimento. Ha detto proprio così. Nell'ordine ha detto 

1. "Non vogliamo rinunciare alla nostra identità"

2. "Non avremmo bisogno dell'aiuto dell'opposizione, ma lo chiediamo giusto per sveltire i processi delle approvazioni." Per inciso, vi è mai capitato di chiedere un favore a un amico esordendo con un "Non ne ho bisogno, ma mi puoi aiutare?"? 

3. "Noi non parliamo di poltrone". - Traduzione possibile: se volete darci il vostro aiuto dovete darcelo senza nulla chiedere in cambio.

4. "Voi ci date il vostro appoggio e noi saremo contenti di citarvi come quelli che hanno dato una mano per il bene comune." - La lavagna dei buoni e cattivi

Signor sindaco i paletti li mette lei quando afferma che voi non potete perdere la vostra identità. I cinque stelle hanno forse rinunciato alla loro identità nel momento in cui si sono decisi a governare insieme ad altre forze, prima la lega e poi il PD?

Se lei pensa che una qualsiasi forza politica sia disposta a rinunciare alla propria identità per consentire alla sua di non perdere la propria non ha capito niente, non solo della politica, ma della vita. 

Perché dovrebbero aiutarla? Per esser scritti nel suo libro dei buoni?


Commenti

Post popolari in questo blog

"Are you lonesome tonight?" "Ti senti sola stasera?" Elvis Presley, Bobby Solo, Michele, Little Tony

Il Cretto di Burri. Vale la pena di mantenere una delle più inquietanti e obbrobriose opere di land art di sempre? Desolante e desolata nell'assolata campagna.

Dance me to the end of love. Olocausto e amore.