E l'apertura di Alfano all'opposizione? Che n'è stato? Alfano e co. si arrendono!




All’ultimo consiglio comunale, quando non avevano ancora perso i due pezzi da 90 Oddo e Virzì, il sindaco fece un discorso più sballato d
el discorso di un ubriaco politicamente analfabeta.

Fece una finta apertura all’opposizione. Proprio così! Un’apertura finta!

Sta annegando in un mare di problemi obbiettivi e di inconsistenza politica della sua amministrazione, ha già sacrificato al “bene comune” ben tre consiglieri della propria maggioranza e, adesso, anche due assessori e un consigliere lo hanno pugnalato “alle spalle”. 

 


Già prima di Oddo e Virzì, approvare una qualsiasi delibera era una via crucis e lui era obbligato, infine, a passare sotto il giogo dell’umiliazione di dovere elemosinare uno o due voti a chi capitava. Una crisi tale da richiedere iniziative di un certo spessore per non rischiare di frantumare un sogno di tanti cittadini che hanno creduto in loro. 

Per evitare il fallimento di un proposito di governo “alto e onesto”, già dall’abbandono dei Bene-comunisti si sarebbe dovuta cercare un alleanza politica che consolidasse il governo.  

 

La cosa più saggia e ragionevole sarebbe stato di ricalcare le orme del governo nazionale con un accordo col PD. Sarebbe, forse, bastato allora, ma adesso non serve più allo scopo e gli alleati da cercare sono di più.

E cosa fa, invece, Alfano, malissimo consigliato, pare dal meetup?

Fa un’apertura che è in realtà una chiusura.

Comincia la sua “apertura” con un “Noi non possiamo perdere la nostra identità!”. “Non avremmo bisogno di voi, perché, l’avete visto, una anima buona che voti a favore nostro la troviamo sempre in consiglio!”. Uno che va a chiedere a un amico un favore, mettendo in chiaro che non ne ha bisogno! Non è un discorso da ubriaco?

 

E continua: “È solo che vorremmo sveltire il processo e per questo proponiamo un confronto continuo con l'opposizione su "idee e programmi", alla presenza della stampa e della cittadinanza, la quale potrà giudicare chi opera per il bene comune e chi no." Qualcuno sa spiegarmi che vuol dire? Il confronto continuo con l'opposizione su "idee e programmi", alla presenza ... è quello che già avviene in consiglio comunale al momento delle decisioni. Cosa propone? Un consiglio comunale parallelo? Solo io non capisco?

Voi ci appoggiate e noi saremo lieti di additarvi alla cittadinanza ad esempio di serietà e dedizione al bene comune!”


Questa sarebbe la contropartita? Lui non può rinunciare alla sua identità, alle responsabilità e ai meriti del governo e gli altri dovrebbero rinunciare alla propria? Ci fa o c’è?

Noi non vogliamo discutere di poltrone ma di programmi e idee.”

Ma non basta, perché subito dopo passa alle minacce: “Altrimenti la cittadinanza saprà che voi ostacolate l'azione della maggioranza-non-più-maggioranza per il bene della città. Perché il popolo saprà giudicare.”  Per inciso, è una bizzarra interpretazione della dialettica maggioranza-opposizione. La maggioranza vuole il bene comune mentre l'opposizione che vota contro è cattiva. E lui si premurerà di dirlo ai cittadini che loro sono cattivi. Così come volentieri scriverà nella colonna dei buoni quelli che voteranno a suo favore e... i cittadini sapranno.
Questa sarebbe l’apertura!!


Il tavolo del confronto si è aperto perché tutti erano curiosi di sapere cosa ci fosse dietro questa sortita barcollante.

Tutto è avvenuto nelle segrete stanze delle trattative, senza TV, senza i cittadini e senza alcun comunicato da parte di nessuno.

Pare, però, che la sbandierata “apertura all’opposizione” che, ricordiamolo, ha causato le dimissioni del vicesindaco e di Oddo, fosse proprio quello che sembrava: una chiusura. Sembra sia stata rimodulata in questo modo: Fate una proposta politica su un vostro cavallo di battaglia. Noi la metteremo tra i nostri punti programmatici e voi ci appoggiate vita natural durante. 


 

Naturalmente quelli dell’opposizione si sono messi a ridere e se ne sono andati.

È ormai evidente che i 5 stelle sono preda di una incontenibile, masochistica volontà di autodistruzione . 

Si sono stancati? Troppo gravoso il compito di portare a termine la legislatura? Il cedimento è chiaramente visibile anche tra i sostenitori e simpatizzanti che, lasciati soli nelle loro elucubrazioni, non sanno più che dire e che pensare e sembrano l’ombra di quei guerrieri senza macchia e paura di 18 mesi fa.

Sembra che vogliano dire che, non potendo governare da soli, non vogliono governare con nessuno. Un atteggiamento che, in democrazia, è assolutamente impossibile oltre che incomprensibile. Solo nelle dittature si governa da soli.







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