E dagli all'immigrato!


 
 
Un articolo suggestivo, scritto in buon italiano, cosa ormai rara sui giornali online, ornato con una citazione colta e il riferimento alla Grande y Felicisima Armada. Ma l'analisi politica dov'è? E che cosa giustificherebbe, nella tragica situazione in cui ci precipitano queste immotivate e gravi dimissioni, questo entusiasmo, questo palese godimento nell'assistere al naufragio dell'armada invencible, l'armada che governa Castelvetrano? Solo l'autore, che si è visto sfuggire un assessorato, e gli irriducibili e malevoli oppositori consiliari possono felicitarsi per questa tragedia che si profila per Cvetrano. Un articolo contro un uomo colpevole solo di non essere di Castelvetrano. Si sa, la colpa è sempre degli immigrati, la causa di tutti i nostri problemi sociali e politici. All'Escorial si erano chiusi tutti i cinquestelle, castelvetranesi e agrigentini o, se suona più denigratorio, di Sant’Angelo Muxaro. Non solo citazioni colte ma anche colpi bassi da squalifica immediata. Che c'entrano i familiari dei protagonisti politici? Cosa c'entra quell'inaccettabile e incivile accenno ai "corsi yoga" e alle "convention intellettuali" della "moglie artista"? Mi piacerebbe sapere quale impulso di eleganza e signorilità ha spinto l'autore a fare questa meschinità misogina! Solo le convention intellettuali dell'autore non meritano ironia? Una caduta di stile incomprensibile.
È colpa di Alfano, "agrigentino fin nell'accento" (?)(vorrei sentire la purezza italiana della pronuncia di Bonagiuso!). Anche il suo accento avrebbe dovuto suggerirci maggiore cautela nel votarlo. Che meschinità!
"Castelvetrano non si è mai sollevata dalla noia e da nulla". Certo, ai tempi di Errante o Pompeo o Bongiorno, che non erano degli immigrati, Castelvetrano ha conosciuto altre frizzantezze e altezze culturali e sociali, che Milano può andare a nascondersi. Tutto un fermento politico, un'effervescenza mafio-massonica! I cittadini erano così maniacalmente eccitati che bisognava sedarli per tenerli con i piedi per terra. Altro che la noia di questo sindaco straniero che ripete che non ci sono soldi né per finte Associazioni per le donne né per locali compagnie teatrali. Con i sindaci castelvetranesi soldi per tutti a pioggia e ... siamo finiti al commissariamento per mafia e al dissesto finanziario!
 
 

 
 
Non sarebbe meglio chiedersi i motivi "reali", non quelli finti buoni per la stampa, delle dimissioni di due eminenze grigie, che sembravano avere tanto potere all'interno della giunta e nel rapporto personale con il sindaco. 
Adesso dopo otto mesi che si trovano senza maggioranza, dopo otto mesi che galleggiano in consiglio grazie all'apporto di qualche anima pia, se ne vengono fuori dicendo che l'apertura del sindaco all'opposizione non è stata "condivisa", un'apertura che, peraltro, non c'è mai stata: solo la proposta di un tavolo di confronto davanti alla stampa e ai cittadini. Come se quel tavolo non ci fosse già! Si chiama Consiglio comunale. 
Solo Oddo e Virzì sembrano aver visto altro in quell'insulso invito di Alfano all'opposizione. Inoltre il sindaco non ha preso nessuna decisione che non possa essere revocata o annullata. Aveva solo dato incarico al presidente del consiglio di invitare a un tavolo le forze dell'opposizione. Non aveva mica distribuito poltrone e assessorati a Curiale e compagnia. 
Perché Oddo e Virzì hanno visto in questo una cosa così grave da indurli a mandare al diavolo il destino di un gruppo che tanto si era impegnato per poter governare questa città? 
Cos'hanno visto di così irrimediabile in questo semplice gesto di confronto? 
Qual'è la verità che sta dietro questi gesti gravi che hanno ripercussioni sul destino di un'intera comunità? 
Non lo sapremo mai, alla faccia della trasparenza di stellini e Virzì e Oddo.

 

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