Quelli che hanno montato un gazebo di fronte all'ospedale sono così megalomani ...



 

Quelli che hanno montato un gazebo di fronte all'ospedale sono così megalomani che credono di essere gli unici intestatari della lotta per l'ospedale di Castelvetrano e si sentono in diritto e in dovere di prendersela e insultare quelli che non vanno a firmare, tacciandoli di ogni infamia: menefreghisti, ignavi, traditori. Adesso se la prendono con quelli che all'ospedale ci lavorano, che, secondo loro, dovrebbero essere i primi a correre a firmare la loro petizione e, invece, non lo fanno.

Solo loro, 20, cento, mille hanno a cuore le sorti del nostro paesello, gli altri 31.000 che schifo! Che è, se ci pensate, un ottimo modo di incoraggiare a firmare.

Il comitato orgoglio castelvetranese, nato con motivazioni poco nobili (una manifestazione contro lo Stato!) si è poi trovata un'altra battaglia da intestarsi e portare avanti: quella dell'ospedale. 


 Per due anni si sono mossi le chiappe, persino a New York sono andati per parlare con Musumeci, che ce l'hanno tutto l'anno a due passi, hanno preparato e presentato ricorsi contro il piano sanitario. Organizzarono più di due anni fa una prima "raccolta firme"! Niente, non hanno concluso niente. Niente di niente. E la colpa? Loro? No, dei cittadini e della politica!

 

Orgoglio 2018 raccolta firme

Loro, tutta gente che la politica l’hanno fatta per anni o vorrebbero farla, non hanno nessuna colpa.

Un politico, un partito politico, un movimento, un comitato, gente, cioè, che "scende in campo" con il proposito di cambiare le cose, con delle proposte per farlo non può incolpare la gente ché non l'ha votato o non l'ha seguito, o non ha capito la sua proposta. Può e deve interrogarsi sul perché la propria proposta non fa presa sul popolo. Fare politica e impegnarsi nel sociale non è solo proporre! È anche proporre in maniera "seduttiva".

 

Il fatto è che non basta lottare per qualcosa, non basta "fare" al posto di "criticare". No, non basta muovere il culo per definirsi "fattivi". Dipende da cosa si fa e da come si fa! E si possono agitare le chiappe quanto si vuole, ma se si agitano al ritmo sbagliato si rischia di essere "fattivi" ma inconcludenti, che è peggio che non fare.E, poi, non è forse una critica anche il banchetto per la raccolta firme? Una critica al governo regionale?

Orgoglio, raccolta firme 2020
 

E più mi ripetono la frase suggestiva ma demente che “È meglio fare che criticare” più mi convinco che, no, se fare significa fare delle solenni minchiate allora è meglio non fare. Mentre criticare è opera dell’ingegno e esercizio molto difficile da praticare ed è da lì, dalla critica, che nascono le migliori idee e soluzioni, per non parlare delle monumentali opere di filosofia e morale che la capacità di critica ci ha regalato.

Sei un inguaribile leone da tastiera, tutto fumo e niente arrosto?
Sei uno che parla parla e non conclude niente? Vorresti cambiare ma non ci riesci? Vorresti sapere come si fa ad essere fattivi, concreti e tutto arrosto?
La soluzione è a portata di mano. Andate direttamente a posizionarvi dietro a un banchetto di raccolta di firme nei pressi dell'ospedale e vi laureerete all'istante in
"Fattività, concretezza e tutto arrosto e niente fumo".
L'attestato vi verrà consegnato direttamente da Orgoglio castelvetranese, un comitato che in fatto di risultati e concretezza può dare lezioni a cu si senti lu megghiu. Due obbiettivi si era proposto quel comitato e tutti e due li ha mancati. Altro che leoni da tastiera!
Leoni da banchetto! 


 

Esattamente, come funziona? Arrivando a un certo numero di firme, automaticamente decade il piano sanitario? E quante firme ci vogliono per abrogarlo? 1000, 10000, 30000? Qual è la funzione delle firme? Gliele faremo avere a Musumeci, il quale si commuoverà e dimissionerà Razza e abolirà il piano? E il numero di firme necessarie a fargli raggiungere uno stato di empatia con Castelvetrano qual è? A che numero scatta la commozione? E se, finora, non si è convinto con i ricorsi, lo stalking fino a New York, con le analisi sociali, territoriali, di merito, con la prospettata necessità di servire un grande e importante bacino di utenza, la valle del Belice, perché le firme dei cittadini interessati all'ospedale dovrebbero convincerlo? È forse uno più sensibile alle ragioni del numero delle firme che a quelle della Ragione?

Com'è più complicata la vita del semplice "fare" o del semplice "criticare"!!

 









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