Oggi non siamo diversi da ieri solo perché ...

 




«Guardi, io su questo aspetto penso che ci sia… da riflettere tanto, perché è un aspetto delicatissimo. Tra l’altro, per la professione che svolgo, non mi posso sbilanciare tanto. Però sono convinto che a Campobello non si possa parlare di vera mafia. Il territorio è disastrato, non ci sono grossi appalti e non arriva denaro a fiumi, visto che a malapena il comune riesce a pagare gli stipendi, dal momento che il 50 per cento dei campobellesi non paga né l’Imu, né la spazzatura. E al di là delle vicende giornalistiche, senza le sentenze io non mi permetto di affrontare questo argomento. Poi, a Campobello uno può conoscere una persona e magari l’indomani, secondo la procura della Repubblica, spunta che è un presunto mafioso. E ci rimani, perché non  lo conoscevi su quell’aspetto, soprattutto se sei uno che lavora e poi torna a casa dalla famiglia, senza particolari frequentazioni.»

Candidato sindaco Campobello, 2020.

Questo candidato sindaco è  una persona sicuramente istruita e molto motivata a cui non sembrano mancare la parlantina e gli argomenti. L'ho ascoltato per la prima volta in una intervista di un paio di mesi fa. L'avissivu a sentiri quannu parla di Castiglione o Ingroia chi parlantina, chi patrunanza di parola!!!  «E’ un papà affettuoso e un avvocato, a contatto con la gente.» Così si definisce. È già stato consigliere all'opposizione per tutto il mandato. Quindi un politico esperto. 

Però quando gli chiedi della mafia ... tutta un'esitazione all'inizio, come a soppesare le parole, "riflettere" "delicatissimo" e intanto raccoglie le idee per uscirne in qualsiasi modo. E  il suo modo di evitare di inturciuniarisi 'nta discursi troppu difficili e piriculusi è di negare l'esistenza della mafia: 

«Però sono convinto che a Campobello non si possa parlare di vera mafia.»  

Perché pensa così?  

«Il territorio è disastrato, non ci sono grossi appalti e non arriva denaro a fiumi, visto che a malapena il comune riesce a pagare gli stipendi, dal momento che il 50 per cento dei campobellesi non paga né l’Imu, né la spazzatura.»
 

Troppo povera Campobello per interessare alla mafia, quella vera, però. 

Tutto questo in un paese che i carabinieri e i magistrati considerano un satellite della mafia castelvetranese che fu sciolto per mafia alla penultima legislatura. Ma lui è un povero avvocato che fa vita ritirata, tutto casa e studio, cosa ne può sapere di queste cose di mafia che si dicono nei media? Mafia, quella di Campobello? La vera mafia non è quella, ma, poi, se siamo poveri che motivo ha la mafia?

Insomma ad un avvocato, a un politico esperto con le idee chiare, la prima cosa che farà sarà riaprire lo stadio chiuso da 7 anni, sfuggono e non riesce a pronunciare, neanche a balbettare due parole due contro la mafia.

Poi si sa com'è nei nostri paesi. 

«Uno può conoscere una persona e magari l’indomani, secondo la procura della Repubblica, spunta che è un presunto mafioso. E ci rimani!»

Certo cosa potevi saperne tu che quella che ti sembrava una tanto brava persona avesse questa vita segreta! «Ci rimani!» È così nei piccoli paesi: nessuno sa niente di nessuno! E poi «presunto mafioso secondo chi? La magistratura!» poi bisogna vedere! Proprio "mafioso" da solo senza "presunto" non riesce a pronunciarlo e anche quel presunto mafioso, intendiamoci, secondo la magistratura! 

Che soggezione psicologica! Una soggezione paralizzante. E siccome si tratta di una persona per bene che, certamente, niente ha a che fare con il malaffare, la sua paura della mafia o anche solo di parlarne è il sintomo di quanto potente e paurosa sia la mafia, a Campobello, come a Partanna o a Castelvetrano.

Tutto questo a Campobello nel 2020, elezioni di Ottobre. 

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