“Gli Italiani hanno a cuore la libertà, ma anche la serietà”.

 


 Circola un incomprensibile entusiasmo perché Mattarella avrebbe messo in riga Boris Johnson che aveva da ridire sull’amore per la libertà degli Italiani: “Gli Italiani hanno a cuore la libertà, ma anche la serietà”. WOW! Da dichiarazione di guerra. Che coraggio questo Mattarella!

Facile rispondere a un coglione d'oltremanica che mette in dubbio il nostro amore per la libertà, come farebbe un qualsiasi Salvini-prima-gli-italiani! 

Senza contare che Johnson, per quanto cretino sia, non se l'è mica inventato di sana pianta che gli italiani e i tedeschi, forse, non amano così tanto le libertà considerando il passato particolare che hanno, fatto di duci e fuhrer. Ma anche considerando il nostro presente fatto di truci, capitoni e fratelle d'italia! Quanto alla serietà degli Italiani, mi verrebbe da ridere, ma non vorrei offendere nessuno.

Sembra che, invece, gli riesca impossibile rispondere a tono e mettere in riga il coglione-nostrano-salvini che da due anni fa strame dei principi della costituzione e del quale ha approvato gli incostituzionali decreti sicurezza senza fiatare. Non una parola, una che sia una, a proposito dell'uso improprio delle forze dell'ordine del ministro delle interiora fino a un anno fa e del senatore adesso. Non una parola sul fatto che questo deprecabile individuo si faccia beffe dello stato che obbliga i cittadini normali a non assembrarsi e a mettere la mascherina tranne che lui, che continua a fare come se lui fosse al disopra di tutto e della legge. Muto. Il presidente muto. Muto quando la DIGOS sembrava al servizio esclusivo di selfini e s'introduceva nelle case private per rimuovere manifesti del tenore 

"Ama il prossimo tuo" o arrestava ragazzi che manifestavano pacificamente il loro dissenso, o quando i poliziotti picchiavano o allontanavano giornalisti che facevano il loro lavoro di cronisti. Mai una parola. Mai una convocazione del capo della polizia Gabrielli per chiedergli spiegazioni del suo atteggiamento di capo della polizia privata di Salvini. 


Un presidente che taglia nastri e fa discorsi di circostanza senza che riesca a dare un'impronta diversa da quella del notaio timido e senza genio come un Monsù Travet qualunque. D'altronde come dimenticare quel vulnus che lui stesso arrecò alla Costituzione, di cui dovrebbe essere primo difensore, quando si rifiutò di nominare Savona! Colpevole di che? Di "non essere sfavorevole a una uscita dall'Europa" come se questa non fosse una posizione politica degna di un paese democratico!

Un intervento paragonabile a un “golpe”. Come se la regina Elisabetta avesse destituito la May che voleva uscire dall’Europa. Nessuno volle fare quello che la situazione avrebbe richiesto: puntare i piedi, se non addirittura chiedere l’impeachment per atti contrari alla costituzione. O meglio qualcuno lo chiese, ma non insistette. Nessuno lo volle fare perché questo impuntarsi di Mattarella su Savona era una cosa così ininfluente e così facilmente aggirabile che un ministro servo alternativo lo trovarono subito. Ma questo non toglie la gravità del gesto di Mattarella. 


"una volta che aveva deciso di mostrare le palle, lo ha fatto nel modo peggiore". Non si era mai visto un presidente intervenire sulla nomina di un ministro della repubblica sulla base di suoi dubbi sulla validità delle teorie economiche del ministro designato dai partiti che ahinoi, erano stati scelti dal "popolo".

Non hai, per il fatto di essere un convinto europeista, il diritto di impedire a chi, eletto dal popolo, europeista non è di svolgere la sua idea, sia pure 

anti-europeista. Non si può difendere la democrazia solo quando ci piace il risultato. Eh, no!, caro Sergio, ti piace la democrazia? Allora subisci e taci.

Io come siciliano sono tutt'altro che orgoglioso di un simile presidente. Sono abituato e mi aspetto sempre delle persone speciali come siciliani, eroi, persone coraggiose che si distinguano, non per lo zelo da azzeccagarbugli, ma per una personalità di straordinaria vivezza e genio come ne abbiamo avuti nella nostra storia. 

 

Mattarella è il primo presidente siciliano e piace a molti per i suoi capelli bianchi, la sua sobria eleganza, la sua incospicuità, per la sua notarile attitudine super partes. A me le persone super partes non sono mai piaciute. Non mi sono mai piaciute le persone che pescano consensi unanimi e destra e a manca. Vuole dire che non dispiacciono a nessuno e quando non si dispiace a nessuno si è ignavi e senza nerbo. Se comunisti e fascisti lo apprezzano c'è sicuramente qualcosa che non va.

In Italia esiste un articolo del codice penale, il 278, che va sotto il nome di vilipendio al capo dello stato, che si può paragonare solo all'infallibilità del papa e alla scomunica che ne segue. Niente di simile si trova nei paesi civili come gli Stati uniti, dove se il presidente Trump dice delle falsità si ha il diritto di gridarlo, dove se si ritiene che Trump sia un maiale lo si può dire senza tema di ritorsioni legali. Quando si abolirà questo articolo di stampo medievale, che obbliga chi voglia criticare il presidente della repubblica a contorsioni verbali e acrobazie dialettiche, sarà già troppo tardi.








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