Un indegno balletto dell'ipocrisia!


In questi giorni abbiamo assistito a un indegno balletto dell'ipocrisia. Ci hanno deliziato con la performance Ruotolo e De Giovanni e altri che, indignati per una frase razzista del solito Feltri, ne hanno chiesto la radiazione dall'albo.

Non credono, lor signori, di essere fuori tempo massimo? Hanno lasciato che dicesse cose abominevoli e razziste fino a 80 anni e adesso gli vengono i pruriti giustizialisti? E perché proprio lui e solo lui? Con tutti i razzisti che abbiamo nel giornalismo televisivo e stampato perché solo lui?E perché non hanno avuto lo stesso sussulto di indignazione, o col razzismo di Nicola Porro, o di Annalisa Chirico, o di Sallusti, o di Montanelli che sposò una bimba nera di dodici anni ai suoi servigi? E che dire dei politici razzisti? I ladri della Lega, Salvini con i suoi 49 milioni e la puzza dei Napoletani, il ladro razzista Bossi? Mandiamo in galera il 40% razzista degli Italiani? 
O, forse, Ruotolo e gli altri sono rimasti colpiti dal fatto che gli insulti razzisti fossero rivolti agli Italiani del Sud invece che ai soliti negri? 

E la libertà di stampa e di espressione?
E, dato che essere razzisti non è punito dalla legge, neanche l'insulto razzista è penalmente punibile, perché io, razzista, non posso avere la mia stampa di riferimento? Neanche essere fascisti, che è lo stesso di razzisti, è più un reato, a quanto pare! I Fascisti di Salvini, Sorella d'Italia, CasaFascio sono liberi di dire le più atroci minchiate razzistiche senza pagare pegno, anzi vanno alla grande pure presso le loro vittime meridionali. Perché dovrebbe pagare solo Feltri? Perché non chiudere Mediaset, il principale veicolo, insieme con la rai, del virus del razzismo? Pura ipocrisia la richiesta di radiazione dall'albo di Feltri! Pensano di mettersi la coscienza a posto o guadagnare un po' di statura morale a danno di un cretino, per giunta rimbambito?




In democrazia ognuno è libero di scegliere chi e cosa leggere, ascoltare e vedere. Io non ascolto, non leggo, non guardo Feltri o Sallusti o Porro o Sgarbi o Giovanardi. Se mi imbatto in Giletti non faccio denuncia all’ordine! Cambio canale.
Finché Feltri avrà i suoi due lettori ha il diritto di dire la sua.
È la libertà di stampa, babe!

È fatta! Abbiamo una nuova amministrazione a guida PD-M5S.



È fatta! Abbiamo una nuova amministrazione a guida PD-M5S, nonostante le flebili smentite. Evviva la nuova politica! Linguaggio del vogliamoci bene da parrocchia, è tornata, finalmente, la Democrazia Cristiana!
Il PD è all'opposizione in città ma il suo neo-segretario lo definisce con orgoglio "Partito di Governo". Sì il PD di CV non sa che farsene di stare all'opposizione, un ruolo da sfigati. Il PD CV governerebbe con chiunque. Ha governato con il fascista Errante nella precedente legislatura. Basta che abbiano le mani in pasta a loro va bene chiunque. Anche quelli che li hanno bastonati alle urne e di cui hanno detto peste e corna finora. Il M5S, d'altronde, ha bisogno di numeri ed è disposto a diventare, come a livello nazionale, PeDofilo. Calamia ci tiene anche a precisare che, "essendo il PD un partito strutturato" dovranno prima chiedere agli iscritti e al Circolo locale (?) e agli altri "livelli". Dai che con una manciata di telefonate il governo è fatto!
Obbiettivo città si sta comportando molto meglio, collaborando e facendo opposizione, che a loro non fa schifo come a Calamia.



Obiettivo città, tra buona opposizione e note stonate.


Il comunicato di Obiettivo città. Così si fa opposizione. Si può offrire la propria collaborazione per l'emergenza virus e fare ugualmente opposizione. Finora l'unica opposizione, degna di questo nome, che abbiamo visto a Cvetrano. Ci sono quelli che sono così ansiosi di offrire la loro collaborazione che si calano, anche politicamente, le braghe.
Non è né normale né apprezzabile saltare lo steccato che separa maggioranza e opposizione in democrazia, pena il suo dissolvimento. Neanche in emergenza. Anche le emergenze si gestiscono politicamente: non sono buche nelle strade che con un po' di buona volontà amministrativa si riempiono. Pensate a come il covid19 viene multiformemente gestito nei vari paesi del mondo. L'unica collaborazione apprezzabile che un'opposizione seria possa offrire in tempi difficili come questo è non mettere i bastoni tra le ruote a chi governa, non attaccarlo strumentalmente un giorno sì e l'altro pure. E, soprattutto, non rinunciare al proprio ruolo di opposizione seria. Come credo abbia fatto Obiettivo città, che non ha abdicato al suo ruolo di pungolo e proposizione, e
ha persino collaborato nella gestione della crisi covid, senza peraltro ricevere i dovuti riconoscimenti da parte della maggioranza, la quale insiste in questo atteggiamento di "non abbiamo bisogno di nessuno", salvo poi, sotterraneamente, cercare accordi per recuperare la perduta maggioranza in consiglio. Mi chiedo:
com'è stato possibile che si siano fatti scappare tre consiglieri? Non sarebbe costato molto meno dare un contentino ai tre "inquieti", non provocarli fino a farli scappare? Adesso quanto gli costerà recuperare la maggioranza? Toglieranno un assessorato a uno dei loro per darlo ai nuovi arrivati? Comunque sia, la frittata è oramai fatta.
Ammetto che non ci sarebbe scandalo in un accordo tra Alfano e qualcuno dell'opposizione. In fondo, a livello nazionale, governano insieme PD e M5S. Perché non potrebbero farlo anche qua? Nessuno scandalo ma tanta amarezza per chi ha votato il PD come alternativa ai cinque stelle. E però rientra pur sempre nella fisiologia della politica.
A patto però che tutto avvenga alla luce del sole con scambi leciti e trasparenti, senza mogli e parenti "'mpustati" e atrocità simili.



L'unica nota stonata del comunicato di Obiettivo città è là dove si chiede all'assessore Parrino di fare "nomi, cognomi e circostanze delittuose acclarate e investa gli organi giudiziari preposti.» Un ricatto improprio e inopportuno. Fare nomi e cognomi e, soprattutto, individuare i "reati gravi" o dimostrare la collusione tra mafia e amministrazioni non tocca né a me né a Parrino. Fino a prova contraria di questo si occupano le forze dell'ordine e la magistratura. Non si ha il diritto di chiedere a nessuno, in terra di mafia e omertà, di fare l'eroe; troppo facile e un po' da vigliacchi. È come se a chi scrive o parla di mafia, come fenomeno, si chiedessero nomi e cognomi. Una richiesta che sotto l'apparente neutralità nasconde spesso una minaccia travestita da invito: "Avanti! Voglio vedere se hai il coraggio!" Da noi queste richieste non si fanno senza che sembrino il dito dietro cui nascondersi. "Se non fai i nomi, vuol dire che il malaffare non esiste!" è il sottinteso scopo della domanda.
Ma, diomio, c'è davvero bisogno che l'assessore Parrino ci faccia i nomi e i cognomi dei mafiosi per avere la prova che ci sono? Come se i Carabinieri non lo certificassero, certosinamente, ogni singolo anno con decine e decine di arresti? Come se la Magistratura non ci mettesse il crisma con ognuna delle condanne inflitte.
Ancora più stonata è la richiesta di individuare all'interno dell'Amministrazione locale "circostanze delittuose acclarate"! Ma se sono acclarate vuol dire che sono, almeno, sotto gli occhi di tutti, anche di Obiettivo città.
Forse volevano dire come faranno più giù nel comunicato "reati gravi" come se i reati piccoli fossero leciti.
Un partito che nel 2020,dopo trent'anni di arresti e sentenze di mafia a Cvetrano, dopo che in un consiglio comunale vengono arrestati in più riprese ex assessori e consiglieri, afferma di essere "ancora in attesa di nomi, cognomi e reati gravi dimostrati tra organizzazioni criminali e compagini politico amministrative che hanno portato allo scioglimento per mafia",
non solo non mi fa un bell'effetto, ma un po' mi ripugna e insospettisce.
Sfiora poi il ridicolo la finta e formale indignazione e «offesa per una intera città e per amministratori precedenti e funzionari l’essere accomunati in una presunta “mala gestio” della cosa pubblica con condotte volte all’arricchimento personale o al favoreggiamento di settori criminali organizzati che vanno in ogni caso documentati, perseguiti e puniti, senza avvelenare l’immagine pubblica di una intera città. Basta generalizzare.» 
Ridicola e sospetta. Le persone oneste che c'erano nelle precedenti amministrazioni, e, certo, ce n'erano, hanno avuto, però,
il torto gravissimo di non essersi accorti di niente e quindi inadatti a governare ancora. Sì, c'è sempre una responsabilità "obbiettiva" che prescinde dallo sporcarsi le mani personalmente, come quando si punisce una società di calcio per quello che i suoi tifosi fanno allo stadio.
Valgono per questa ridicola indignazione le stesse considerazioni sulla minaccia apparente che veicola, e sull'auto-assoluzione di una classe politica che in trent'anni ha portato il comune al fallimento.
Sono sicuro che non fosse nell'intenzione dei firmatari del documento dare adito a queste possibili interpretazioni in chiave negativa, ma spero che capiscano che così possono interpretarsi.


Il virus a domicilio!



Finché la scienza resta nelle mani del padrone del vapore, l'umanità non ne trarrà mai benefici. Da quando sono nato, e non è stato ieri, sento parlare di catastrofici scenari di possibili attacchi batteriologici da parte di paesi "canaglia" o di possibili "incidenti" e conseguenti pandemie. Mai che si sia riusciti ad approntare anche solo un "bignamino"con le linee guida su come affrontare e gestire una tale evenienza! Stati con le migliori università, con i migliori laboratori scientifici, con i servizi segreti più efficienti e ricchi, con disponibilità economiche ingenti non hanno mai saputo approntare un semplice piano per fronteggiare una pandemia. 
E ci ritroviamo con la scienza che balbetta, che non sa cosa fare e dire. La scienza come l'idra di Lerna! Tagli la testa di Borioni e ne spuntano
altre due che dicono cose ancora diverse. In Corea, dove non hanno mai fatto blocchi ufficiali, dove non hanno smesso di "vivere" normalmente, o quasi, in un paio di mesi hanno risolto tutto. In Svezia, dove hanno scienziati che la pensano diversamente da Borioni non si sono chiusi in casa e hanno continuato senza decreti d'emergenza. In Italia, dove Borioni ci assicurava che in "Italia il contagio era impossibile", ci ritrovammo con il "miglior scienziato del mondo" perennemente piazzato in TV a ripeterci di stare a casa, a dirci che l'unico modo di sfuggire al virus era quello di fuggire a nascondersi.
La "scienza"!
Il risultato? Il più alto numero di contagiati e di morti del mondo. Perché è successo? La “scienza non lo sa”! Studierà, come si conviene a una scienza conscia dei suoi grossi limiti, la scienza che ci piace. Quella che mette avanti a tutto l’umiltà dello studioso che, con metodo scientifico, cerca di diradare dubbi e incertezza. Quella che, senza boriona, fa del dubbio il blocco di partenza su cui appoggiare il piede per spingere la ricerca. Il dubbio, non la certezza, anima e fa progredire la scienza. Borioni può “boriare” quanto vuole in tv, ma la verità è che la sua scienza, quella che “io ho studiato microbiologia e tu non sei nessuno”, non ci ha saputo dire niente di provato, di “scientifico” sul virus covid19. Niente. Solo che appartiene alla famiglia dei coronavirus. Né come si combatte, né come si comporta. Un giorno è poco più di un’influenza, il giorno dopo è disastroso. Un giorno è come il raffreddore che non provoca immunità, lo stesso giorno ci informano che si stanno
approntando i vaccini. Ma se il virus non dà immunità perché il vaccino dovrebbe? Oggi ci dice che i vaccini non servono a niente mai (Montanari), oggi stesso che l’unica speranza è il vaccino. Ieri che i virus non si possono combattere ma gli scaffali delle farmacie sono pieni di farmaci antivirali. Garattini, uno scienziato, afferma che l’80% dei farmaci con cui le multinazionali si ingrassano sono del tutto inutili. Non ci sa dire, la scienza, nemmeno le cose più banali. Le mascherine servono? Non servono? Meglio fare i tamponi a tutti o selettivamente? Se davvero l’unica strategia possibile è prendere tempo nella speranza che si trovi un rimedio, se l’unica cosa che ci sanno dire i Borioni è di stare in casa (qualcuno un giorno mi spiegherà se c’è bisogno di uno scienziato che ci consigli di stare in casa), non avrebbero dovuto, gli stessi Borioni, dire al governo che sarebbe stato inutile tenere mezza popolazione in casa per non beccarsi il virus, se l’altra metà andava a lavorare ed era libera di beccarselo e portarlo in casa a infettare i reclusi?
 Il virus a domicilio.

E poi, tamponi sì tamponi no, impossibili rapporti tra positivi e malati, tra contagiati e morti. Il picco arriverà, non arriva, non è arrivato. Sbagliate le previsioni? Boh!  La “scienza”!



Adesso si parla di una ripresa della vita normale a scaglioni e gli ultimi a uscire saranno gli ultrasessantenni. Qualcuno mi spieghi cosa c’è, non dico di scientifico, ma anche solo di ragionevole in questa misura! Io chiuso in gabbia come un ratto da esperimento e i miei familiari liberi di uscire e fare man bassa di virus per portarmelo a casa pronto all’uso e io costretto a prendermelo senza neanche poter fuggir all’aria aperta. 
Il virus a domicilio.
Mi farò arrestare, piuttosto.


Questa è, invece la scienza che ci piace:

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