«C’erano tutti nella loggia massonica coperta; dai funzionari del Comune e della Provincia, al burocrate della Prefettura, ma anche imprenditori edili, commercianti, un deputato della Democrazia cristiana, e boss mafiosi.
C’era il questore Giuseppe Varchi iscritto alla P2 con la tessera n. 908, il comandante dei vigili urbani, il sacerdote don Agostino Coppola, nipote del mafioso Frank Coppola. Poi c’erano altri colletti bianchi come Francesco Ingrande, funzionario della Commissione provinciale di controllo, il maresciallo dei vigili urbani di Trapani Nino Corselli.
Accanto a questi personaggi delle istituzioni, c’erano anche i boss mafiosi: Mariano Agate di Mazara del Vallo,
Natale L'Ala di Campobello di Mazara, Mariano Asaro di Castellammare del Golfo, ricercato per avere organizzato la strage al tritolo di Pizzolungo, Vincenzo Rimi figlio di Natale Rimi, boss della famiglia di Alcamo, e Gioacchino Calabrò ritenuto l’autore della strage di Pizzolungo.» (Tp24.it)
Si critica l'oscurità della "ragione sociale", la nebbia che avvolge le attività della massoneria.
Si critica la risibile definizione della massoneria: definita anche Arte Reale, è un'associazione iniziatica e di fratellanza a base morale che si propone come patto etico-morale tra uomini liberi.
Ma chi ci crede?
"Diventare Massone è lavorare su di sé, unirsi a una scuola di misteri, diventare iniziato, contribuire al perfezionamento e al bene dell’umanità".
Addirittura! Sa di fuffa. Inquietante, poi, il "perfezionamento dell'umanità".
Si critica la scuola di misteri(?). Il misticismo.
E vogliamo ricordare che ai cattolici è fatto espresso divieto di iscriversi alla massoneria, pena la scomunica?
Chissà se sono cattolici, non credo, tutti i massoni castelvetranesi e i sette massoni ex consiglieri del comune (di cui quattro assessori: la massoneria al governo)?
Magari gli era sfuggito questo particolare.
Ma va bene, noi siamo cattolici così, per la domenica alle 11:00, semmai.
In Sicilia tutti sanno tutto o intuiscono tutto di tutti, ma lo devono sapere in silenzio altrimenti rischiano di essere presi per traditori o paradossalmente per teste di minchia.
RispondiEliminaAllora siccome tutti siamo "sperti" ce la prendiamo in quel posto tutti contenti.