Il “Maiale immorale”

Trump è un bugiardo, razzista, maschilista, idiota, ignorante, briatore nostrano, puttaniere, ladro, evasore, sostenuto dal kkk... In sintesi è un “Maiale immorale”, come lo ha definito Rihanna.
A che tipo di gente può piacere? Come può un uomo onesto e "timorato di dio" (straordinario il suo successo presso la “bigotry” dell’America rurale, che ha sempre amato avvolgere nelledonald-trump preghiere il suo razzismo) accettare che questi difetti vengano messi al comando di una Nazione?

Ora io capisco che un maschietto nostrano possa identificarsi con uno a cui manca solo di essere un assassino: lo ha già fatto abbondantemente durante il "mentennio" delle olgettine e delle leggi ad personam.

Ma le donne che tifano Trunfio, loro no, non riesco a giustificarle, anche se non mi meraviglia: le donne sono sempre state le peggiori nemiche di se stesse, che spiega come nel 21esimo secolo siamo ancora a parlare di femminicidio, di pari opportunità e retribuzione, di violenza domestica. Si tratta del ben studiato e scellerato patto tra vittima e aguzzino.

Ora, io non potrei mai avere stima, o annoverare tra i miei amici - neanche gli "amici" di facebook, neanche tra i lettori del mio blog - di uno o una a cui piace Trump.
salviniDato che molte di queste persone usano nascondersi, come con Berlusconi (nessuno votava per lui, ma vinceva le elezioni), li invito a fare "coming out" (rivelarsi) togliendomi l'amicizia.
Ritengo che la chiarezza sia meglio di qualsiasi ipocrisia di "circostanza".

im not racist
Questo non c'entra niente con il rispetto delle opinioni.
Rispettare le opinioni degli altri non significa accettarle, farle proprie o, peggio, non combatterle se si ritengono pericolose.
Ho deciso di fare, di questo mio piccolo sfogo su Fb, un biglietto da visita, un filtro che eviti imbarazzi e perdite di tempo a tutti.
Non è inutile ricordare che non c'entra niente l'essere di destra, ho anche amici di destra, piuttosto quale destra: una destra estremista, becera, fatta di muri, divisioni, razzismo, odio, “supremacy” di qualsiasi tipo NO!

Una destra così No!!!
A casa mia non viene tollerata alcuna intolleranza.

L’istruzione non ci rende migliori. È come il sale. Esalta ciò che c’è.

Un proviseur de lycée américain avait coutume d'envoyer cette lettre, lors de chaque rentrée scolaire, à l'ensemble des enseignants de son établissement :

 
olocausto, memoria, istruzione 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

" Cher Professeur:
Je suis un survivant de camp de concentration. 

Mes yeux ont vu ce qu'aucun homme ne devrait  voir.                                                                                           

Des chambres à gaz construites par des ingénieurs instruits.
Des enfants empoisonnés par des praticiens éduqués.
Des nourrissons tués par des infirmières entraînées.
Des femmes et bébés exécutés et brûlés
par des diplômés de collèges et d'universités. 

Je me méfie donc de l'éducation.

  Ma requête est la suivante : aidez vos élèves à devenir des  êtres humains. Vos efforts ne doivent jamais produire des monstres éduqués, des psychopathes qualifiés, des Eichmann instruits. 
                                                                       

La lecture , l'écriture, l'arithmétique ne sont importantes que si elles servent à rendre nos enfants plus humains."

 
Un preside di liceo americano aveva l’abitudine di scrivere, ad ogni inizio di anno scolastico, una lettera ai suoi insegnanti:

 

«Caro professore,

sono un sopravvissuto di un campo di concentramento.

I miei occhi hanno visto ciò che nessun essere umano

dovrebbe mai vedere:


 

camere a gas costruite da ingegneri istruiti;     

bambini uccisi con veleno da medici ben formati;                       

lattanti uccisi da infermiere;                                                                       

donne e bambini uccisi e bruciati da diplomati di scuola superiore e università. 

 

Diffido – quindi – dell’istruzione.

       La mia richiesta è: 

aiutate i vostri allievi a diventare esseri umani.

I vostri sforzi non devono mai produrre dei mostri educati, degli psicopatici qualificati, degli Eichmann istruiti.                                                                              La lettura, la scrittura, l’aritmetica non sono importanti se non servono a rendere i nostri figli più umani».                                                                                                          

(Annick Cojean, Les mémoires de la Shoah, Le Monde aprile 1995).


Dance me to the end of love. Olocausto e amore.



Al Pacino e Gabrielle Anwar
Profumo di donna.


Ogni anno celebro il Giorno del Ricordo ascoltando 
questa poesia composta e cantata da Leonard Cohen, 
poeta, scrittore e compositore canadese, considerato 
uno dei più celebri, influenti e apprezzati cantautori.
Anche quest'anno non voglio rinunciare alla buona 
consuetudine e alle poetiche note della canzone.
Però, quest'anno sono costretto, tristemente, 
a rovesciare l'ottica solita e dedicarla alle vittime del genocidio 
dei nostri giorni, quello dei Palestinesi ad opera delle 
ex-vittime di quell'altro del secolo scorso, gli ebrei di Israele.

La poesia di Cohen, d'altronde, è una metafora dell'amore, 
quello che, solo, potrà restituire un po' di pace al mondo,  ma 
anche l'amore come somma di tutte le passioni, anche 
quelle estreme dell'auto-dissoluzione.


Ascoltate mentre state leggendo. Cliccate sul video.












Holocaust Orchestra by Soren




Aveva letto da qualche parte che 
in alcuni campi di sterminio nazisti, 
in locali adiacenti ai forni crematori, 
un quartetto di archi, 
composto da prigionieri prossimi 
a fare la fine degli altri, veniva costretto a 
suonare musica classica, mentre   
i loro compagni erano uccisi e cremati.      
 Nel bel mezzo dell'orrore.



 

Da quello gli era venuta l’ispirazione per scrivere Dance me to the end of love.

leonard cohen, olocausto, memoria, Madeleine Peyroux, dance me to the end of love
“Però – dice Leonard Cohen – è lo stesso linguaggio che   usiamo per arrenderci all'amore, così che non è importante conoscerne la genesi, perché quando il linguaggio viene da quella risorsa di   passione,  può abbracciare tutte le passioni.”
Ha ragione. È una straziante canzone d'amore, l'amore estremo che consuma e brucia la vittima così come l'olocausto; l'amore come desiderio di annientarsi lì dove finisce l'amore, nel buco nero della morte.
E la genialità della canzone sta nella sovrapposizione di più strati di significati


leonard cohen,paintings,henri matisse olocausto amore
        henri matisse
Novembre 2016 dovrebbe essere dichiarato mese di lutto per la poesia: subimmo due grosse perdite.
Negli Stati Uniti è morta la "poesia", con l'elezione di Trump, e, in Canada, Leonard Cohen, grande poeta, non ha retto il colpo ed è morto anche lui.
 Viviamo in tempi di sfrontato e bieco revisionismo. Tempi di negazione della verità ad opera di fascio-nazisti, i quali non sentono di alzarsi contro l'odio e il razzismo.

 Quale migliore opportunità di ricordare il grande poeta, cantautore, musicista, pittore canadese di famiglia ebraica e al contempo dedicare una memoria ai musicisti e ai loro compagni, colpevoli solo di esistere?

In tempi in cui la feccia si rifiuta di alzarsi contro l'odio e il razzismo val, forse, la pena di ricordare l'olocausto e Leonard Cohen e l'attuale genocidio dei palestinesi.
Questa è una delle sue più belle poesie cantata da Madeleine Peyroux, la "Billie Holiday" del 2000
Non è solo una canzone. Tre minuti di rapimento.
È stata interpretata da diversi artisti, ma ritengo che raggiunga le vette dell'originale solo la "cover" di Madeleine Peyroux, uno squarcio di luce nel panorama della musica moderna. Ed è la sua squisita e sublime interpretazione che vi propongo assieme a quella di Leonard Cohen qui sotto.




DANCE ME TO THE END OF LOVE

PORTAMI ALLA FINE DELL'AMORE



Dance me to your beauty with a burning violin 

Portami alla tua bellezza con un violino infuocato

Dance me through the panic ’til I’m gathered safely in 

Portami attraverso la paura in un sicuro rifugio.


Lift me like an olive branch and be my homeward dove 

Sollevami come un ramoscello d’olivo, e, come una colomba, riportami a casa.

Dance me to the end of love 

Portami alla fine dell’amore

Dance me to the end of love 

Portami alla fine dell’amore

Oh let me see your beauty when the witnesses are gone 

Oh!, fammi vedere la tua bellezza quando i testimoni saranno andati.

Let me feel you moving like they do in Babylon 

Voglio sentirti muovere come fanno a Babilonia.

Show me slowly what I only know the limits of 

Mostrami pian piano ciò di cui conosco appena i confini

Dance me to the end of love 

Portami alla fine dell’amore

Dance me to the end of love 

Portami alla fine dell’amore

Dance me to the wedding now, dance me on and onleonard cohen,paintings,henri matisse olocausto amore
Portami alle nozze adesso, portami e … ancora

Dance me very tenderly and dance me very long 

Portami teneramente e a lungo

We’re both of us beneath our love, we’re both of us above

Siamo tutt'e due sotto, tutt'e due sopra il nostro amore.

Dance me to the end of love
Dance me to the end of love

Dance me to the children who are asking to be born 

Portami dai figli che chiedono di nascere

Dance me through the curtains that our kisses have outworn 

Portami attraverso il sipario che i nostri baci hanno consumato

Raise a tent of shelter now, though every thread is torn 

Innalza una tenda per riparo, anche se il tessuto è lacero

Dance me to the end of love
Dance me to your beauty with a burning violin
Dance me through the panic till I’m gathered safely in

Touch me with your naked hand or touch me with your glove 

Toccami con la mano nuda o toccami con un guanto

Dance me to the end of love
Dance me to the end of love
Dance me to the end of love




Ryanair Birgi Story parte IV

Ormai abbiamo capito, credo, che il “co-marketing” è un modo furbo, Ryanair, co-marketing, low-cost, aiuti di statoneanche tanto ingegnoso, per aggirar il divieto di aiuti di stato a vettori privati: l'Europa sostiene, legittimamente, che questi aiuti drogano il mercato libero.
Inevitabile che questi accordi di co-marketing, che in diverse regioni d'Italia vengono conclusi con Ryanair, siano sotto osservazione da parte della Commissione Europea, che ha aperto delle procedure di infrazione, e sotto indagine presso alcune procure, come in Puglia.Ryanair, co-marketing, low-cost, aiuti di stato
Naturalmente ci sono i fautori di questo tipo di scelta: sostengono che “studi” mai meglio precisati dimostrano la redditività dell'investimento, un investimento che i privati si guardano bene dal fare: l'investimento è buono solo se Pantalone (lo stato) paga.
E poi ...quali “studi”? Sono forse stati fatte analisi SWOT? Si sono valutati, cioè, i punti di forza, di debolezza, le opportunità e le minacce dell'investimento?
Questi misteriosi “studi” sono stai mai confermati da bilanci e analisi delle ricadute?scopri trapaniRyanair, co-marketing, low-cost, aiuti di stato
Le ricadute per la società aeroportuale, per il turismo, per l'industria e il commercio del territorio? Dove sono i riscontri economici? 

Cosa ci guadagniamo noi cittadini di Castelvetrano? 
Come vengono calcolati questi guadagni?

Ci sentiamo di rivolgere queste domande su una precisa questione ai prossimi candidati alle prossime amministrative a Castelvetrano. Assieme ad altre.

Quanto ha pagato finora il comune di Castelvetrano per Ryanair? Quanti turisti sono arrivati a Castelvetrano direttamente dall'aeroporto di Birgi? Quanti soldi hanno lasciato sul territorio questi sfigati come me che possono solo permettersi Ryanair?Ryanair, co-marketing, low-cost, aiuti di stato
Si è favorevoli al rinnovo dell'accordo di co-marketing? C'è proprio bisogno, è veramente utile che Castelvetrano abbia due aeroporti alla stessa distanza? È un lusso che possiamo permetterci? Qual è il vantaggio di Birgi per un castelvetranese? Non si pagherebbero quattro “Moni Ovadia”, come per “i” teatri di Marsala, per avere delle stagioni teatrali come palco comanda?



"Non sono di destra né di sinistra" - Una minchiata inventata dai fascisti!

Le Pen,Salvini,né né,Grillo,Forza Nuova

Non sono di destra né di sinistra" è una frase spesso pronunciata da persone di destra, quelle per le quali le idee che stanno dietro l'azione non contano nulla, quelle che non si sono mai affacciate sul ricco mondo delle idee di Sinistra.

Curioso, sono per lo più estremisti di destra.

Le Pen,Salvini,né né,Grillo,Forza Nuova






Le Pen, Salvini e Grillo sono in buona compagnia.

Save Our Souls.



Ryanair Birgi Story parte III. Se non fosse vero sarebbe incredibile!

Adesso che avete visto di cosa si tratta, aggiungo che il sito a cui vi ha rimandato il link, se non lo si sapesse, è quello della Airgest, la società che gestisce l'aeroporto di Birgi. La società, cioè, che con i soldi dei comuni e della camera di commercio, ha chiesto, e pagato, di promuovere il nostro territorio. Se non fosse vero sarebbe incredibile! La Regione Sicilia in sinergia (perché i soldi vengono anche da lì in definitiva) con i comuni e la camera di commercio chiede a Ryanair di "promuovere" il nostro territorio e Ryanair lo fa con un pulsante che rimanda al committente, il quale ha, guarda un po’, 
la pagina      pulsante2        in allestimento!! . airgest, ryanair, co-marketing
1.945.404 euro ci costa questa "pubblicità"!

Un circolo vizioso? Una presa per i fondelli? Una truffa? Ai danni di chi? Sembrerebbe che a guadagnarci sia soltanto Ryanair, cosiderando che Airgest ha dovuto, lo scorso Novembre, procedere a una ricapitalizzazione per coprire debiti per 16 milioni di euro dovuti tutti a questo “benedetto” co-marketing.
E noi paghiamo!
Si accolgono a braccia aperte smentite e precisazioni.
Il blogger Natale Salvo da anni si occupa di questo argomento. Chi voglia approfondire può farlo sul suo blog.

Ryanair Birgi Story II

ryanair, birgi, low cost, co-marketing
Andatelo a vedere questo quasi invisibile "banner" e cliccateci su e ... sorpresa!!! ryanair, birgi, low cost, co-marketing
Il cartello pubblicitario (banner) in realtà ha la forma di un pulsante-link che porta ad altra pagina, e che pagina!. "Scopri Trapani" c'è scritto sul pulsante. Portatevi sulla pagina principale del sito Ryanair. Si trova in fondo alla pagina e, per aiutarvi ulteriormente, l'ho cerchiato in giallo nella foto del sito.
Paghiamo a Ryanair, per tramite della sua società AMS, 2.225.000 euro, oltre IVA 22% (Due Milioni e duecento venticinquemila Euro) di cui 1.945.404 euro annui per questa pubblicità. Che dite? Attirerà molti turisti? E cos’è questo sito a cui rimanda il collegamento?

Continua > http://bit.ly/2iQ81K1
Puntata precedente > http://bit.ly/2kKRYAN

Ryanair Birgi Story

 
ryanair muso: Basta, me ne vado. Non mi conviene stare a Birgi.
x-default: No, ti prego Ryanair, tu sei così buona, ci porti tanti turisti. Resta, ti prego.
ryanair muso: Io amo la Sicilia e non vorrei andare. Forse, però, se mi pagate potrei decidere di restare.
x-default: Ma l'Europa vieta aiuti di stato a un vettore.
ryanair muso: Io ce l'ho la soluzione: co-marketing e così aggiriamo il divieto europeo.
x-default: Co-che?
R: Io ho un sito web, come sai, e una mia società, l'AMS, lo gestisce. Sul sito si accolgono inserzioni a pagamento per la promozione dl territorio. Io per rimanere a Birgi voglio tot (milioni di euro) e tu dai quel tot all'AMS, che è mia, facendo finta che mi paghi per i "banner" (cartelloni pubblicitari sul web) promozionali della provincia di Trapani sul sito.
x-default: Ma quanti "banner" si possono comprare con tot milioni?
 
ryanair muso: Possiamo accordarci per una varietà di forme promozionali: puoi scegliere
500 euro a settimana per comparire sul sito Ryanair di Malta o, se scegli il Regno Unito, 154 mila euro. Una immagine in home page, invece, 140000 per la Francia o 550000 euro per il Regno Unito per settimana a seconda del paese in cui si consulta il sito.
Si può comparire poi anche sulla fusoliera dell’aereo, il prezzo varia tra i 5 e i 25 mila euro per aereo ‘marchiato’ a seconda della posizione: 25 mila euro per chi opta per un logo sulla intera fusoliera per 6 mesi, 9 mila euro per chi si accontenta della parte posteriore, 5 mila euro per una pubblicità sulle cappelliere.
x-default: Ma a noi cosa viene? È conveniente per me?
ryanair muso: Abbiamo pensato a tutto: eccoti uno studio di redditività che abbiamo commissionato noi che ti mostra come il tuo investimento ritorna a te decuplicato.

Questo è il dialogo che ritualmente si svolge ogni tre anni alla scadenza del contratto di co-marketing tra un consorzio di 24 comuni della provincia di Trapani che danno alla Camera di commercio di Trapani mandato di concludere con Ryanair.
Un ultimo sforzo: andatelo a cercare, sul link a fine pagina, questo “banner” che costa 162.117 euro al mese (1.945.404 euro annui, poco meno dell'intera somma versata annualmente a Ryanair): si scopre che è un piccolo pulsante (un link) “Scopri Trapani”. Uno immagina: ecco adesso saremo catapultati nelle bellezze della provincia di Trapani.  Bene, anzi no, male. Seguitelo; non voglio rovinarvi la sorpresa.
La somma che spetta pagare al comune di Castelvetrano, 200.000 euro, serve per poco più di un mese di quel banner sul sito di Ryanair. Che dite? Li attirerà un po’ di turisti?
https://www.ryanair.com/it/it/

Continua >> http://bit.ly/2jJQRgG  (seconda parte)
                 >> http://bit.ly/2iQ81K1   (terza)
                         >> http://bit.ly/2jMYGA5 (quarta)
                         >> http://bit.ly/ryanair5 (quinta)














Cantaci una canzone, Billy Joel.

Piano Man di Billy Joel


Ascolta mentre leggi!














          










Gli fu ispirata dalla sua esperienza all'Executive Room, un piano bar di Los Angeles, dove lavorò per sei mesi nel '72, quand'era Bill Martin. 
E la “waitress practicing politics” divenne poi la sua prima moglie.

“Non capisco perché abbia avuto questo successo. Sembra essere tra le preferite nei karaoke. La melodia non è granché ed è ripetitiva e le parole sono come una filastrocca. Ero scioccato e imbarazzato quando divenne un successo”
Così ebbe a esprimersi Billy Joel in una intervista al Metro newspaper del Luglio 2006 .


canzone, Billy Joel, piano man

Io, invece, amo questa canzone, nonostante la melodia sia semplice o, forse, proprio per questo; mi vengono in mente diverse canzoni belle con una melodia semplice. Forse determina la gradevolezza dell'ascolto. È un tempo di valzer (¾) e la forma di limerick
(C'era una sarta di Agrigento
che usava fili d'argento

li usava sul tessuto
pur che fosse velluto
quella preziosa sarta d'Agrigento
)
Il testo, poi, è da letteratura. Sembra un'opera impressionista.
Con quattro pennellate di colore dei sentimenti rappresenta un'umanità dolente, quella che si può trovare in un bar, gente, come la maggior parte di noi, costretta a vivere sempre con un "pani menu nna fedda", persone malinconiche che cercano, con l'alcol e un po' di musica, un po' di consolazione al tempo che passa, alla sorte dispettosa, ai sogni non realizzati, all'amore negato. Un'umanità ricca e varia in quattro versi, una caratterizzazione dei personaggi che si dispiega su una cadenza particolarmente adatta a rendere il senso del tran tran della vita.
La parola al piano man!


There's an old man sitting next to me
Makin' love to his tonic and gin.
He says, "Son, can you play me a memory
I'm not really sure how it goes
But it's sad and it's sweet and I knew it complete
When I wore a younger man's clothes.


Sing us a song you're the piano man
Sing us a song tonight
Well we're all in the mood for a melody
And you got us feeling alright
C'è “il vecchio che fa l'amore con il suo Gin tonic e gli dice: Figliuolo, suonami un ricordo... Aspe' come fa? È triste ed è dolce. La sapevo tutta quand'ero giovane.”
"Now John at the bar is a friend of mine
He gets me my drinks for free
And he's quick with a joke or to light up your smoke
But there's someplace that he'd rather be
He says, "Bill, I believe this is killing me."
As the smile ran away from his face
"Well I'm sure that I could be a movie star
If I could get out of this place"
Oh, la la la, di da da
La la, di da da da dum
C'è John al bar che gli porta le bibite gratis e ha la battuta pronta, ma che vorrebbe essere in un altro posto perché “Sono sicuro che potrei essere una stella del cinema, se potessi andar via da qui.”
Now Paul is a real estate novelist
Who never had time for a wife
And he's talkin' with Davy, who's still in the Navy
And probably will be for life
And the waitress is practicing politics

As the businessmen slowly get stoned
Yes, they're sharing a drink they call loneliness
But it's better than drinkin' alone

C'è “Paul, l'agente immobiliare romanziere che non aveva avuto mai tempo per una moglie, che parla con Davy che è ancora in marina e forse lo sarà per sempre e la cameriera e il commerciante e tutti condividono una bibita che chiamano solitudine. Ma è meglio che bere da soli!”
Sing us a song you're the piano man
Sing us a song tonight
Well we're all in the mood for a melody
And you got us feeling alright
It's a pretty good crowd for a Saturday
And the manager gives me a smile
'Cause he knows that it's me they've been comin' to see
To forget about life for a while
And the piano, it sounds like a carnival
And the microphone smells like a beer
And they sit at the bar and put bread in my jar
And say, "Man, what are you doin' here?"

C'è un bel po' di gente e il proprietario “gli sorride perché sa che quella gente viene per me, per dimenticare la vita per un po' ...e il piano suona come un carnevale e il microfono odora di birra e si siedono al bar e lasciano cadere una mancia nel mio barattolo”.
Oh, la la la, di da da
La la, di da da da dum
Sing us a song, you're the piano man
Sing us a song tonight
Well, we're all in the mood for a melody
And you got us feeling alright



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