Lo Stato che deve farsi comprare i defibrillatori e la carta igienica dai cittadini è uno Stato insolvente

 

    Lo Stato che deve farsi comprare 

i defibrillatori e la carta igienica dai cittadini

è uno stato insolvente economicamente

e moralmente.

    Questa è la società democratica?

    Questa è lo stato di povertà della 

nazione tra le più ricche al mondo?

    Dov'è il benessere promesso se le ville si tengono chiuse perché non ci sono soldi per pulirle e quelle che non si possono chiudere sono una vergogna?

    Se la cura delle aiuole si è costretti ad affidarla al lavoro e al buon cuore dei cittadini?

    Se si è costretti a chiedere a cittadini con competenze specifiche di lavorare gratis per lo Stato, perché quelli pagati dal comune non sono sufficienti o adeguati?

    Un plauso va, certamente, ai privati cittadini che, in cambio di uno spot pubblicitario, offrono la loro opera per il bene comune, quel bene trascurato dallo Stato, in stato comatoso, soprattutto da quando le destre sono al governo, da sempre cioè.


    Giusto per inciso, quelli che si adoperano per il bene della comunità, che regalano defibrillatori agli ospedali e calendari ai carcerati e si fanno fotografare in posa insieme con le autorità locali, tra le quali il sindaco, a "perenne memoria" non sono forse le stesse persone timorate di Dio, quella stessa borghesia seria e laboriosa che predica che la beneficenza è silenziosa? Non c'è nelle chiese una sola panca che non rechi una targhetta con il nome di chi l'ha donata. Ma questo è un altro discorso. Ordinaria ipocrisia?


    D'altronde sono convinto che anche la beneficenza "urlata" va bene e "fa" bene. Come non si può apprezzare il lavoro di quelli che hanno adottato le aiuole della rotonda sotto l'uomolivo di Pino Mazarese. Tenute davvero bene. E, in definitiva, per una piccola menzione sul giornale locale, si sono accollati un bel lavoro.



    Non è questo il punto. 

    In uno Stato che funzioni, i cittadini pagano le tasse e i proventi li si utilizzano per le infrastrutture e i servizi. 

    Da noi si è rotto qualcosa in questo meccanismo virtuoso. 

    Da anni ci siamo infilati in un vorticoso e inarrestabile circolo vizioso: lo Stato non ci "restituisce" le tasse e noi non le paghiamo. Ed è come l'uovo e la gallina. Siamo ridotti così perché lo Stato non adempie ai suoi doveri o perché i cittadini non pagano? Per ovviare a questo cosa si fa? 

    Si aumentano le tasse per i milionari? Ma figurarsi! Non succederà mai che i ricchi, i quali, per interposti politici, comandano, si tassino adeguatamente.


Lodevoli adozioni di aiuole

    

    Ma se già sono i ricchi quelli che evadono le tasse, le stesse che vengono imposte anche ai poveri!

    Si cerca di recuperare l'evaso dei ricchi imprenditori?

    Neanche per sogno. La lotta all'evasione è eterna e perdente per lo Stato, da sempre, per la corruzione diffusa che caratterizza il meridione in particolare. Per noi, in specie in Sicilia, lo Stato non è quello che ci fa gli ospedali, ché anzi ce li chiude, non è quello che fa e ripara le strade ché anzi sono un colabrodo, che tiene pulita la città anche fuori le porte, che ci fornisce la carta igienica negli asili o i buoni pasto per i bisognosi: non dovrebbe vergognarsi uno Stato giusto di avere cittadini così bisognosi da non avere di che mangiare? Meno male che ci sono i privati?

    Allora chi rimane da far pagare: i dipendenti pubblici e i poveracci.


Quindi non mangerebbero i bambini senza 
la generosità di questi privati?


    A livello nazionale ma, soprattutto, a livello locale, si conoscono nomi e indirizzi dei ricchi imprenditori che non pagano le tasse. Non ci sarebbe bisogno di nessuna task force.        Applicare la legge non lo richiede. 

    Basterebbe chiedere al consigliere Pietro Craparotta, credo nelle file della maggioranza, il quale sosteneva prima di essere eletto che è lo Stato il vero evasore e non pensava che il 50% dei castelvetranesi non paghi le tasse.

    Chissà se adesso si è informato. Magari ci spiega perché c'è bisogno di una task force per far pagar lo Stato e se i cittadini le pagano.

    Sono sicuro che i ricchi "contribuenti", con i soldi sottratti allo Stato, sapranno pagare gli avvocati per dilazionare e postergare e forfettizzare o evadere lo stesso. 

    Rimane John Cecè, a cui la task force richiederà la licenza per la sua agenzia pubblicitaria itinerante, rimangono gli ambulanti da fare sfollare a piazza Regina Margherita, mentre ai fissi si regalano intere piazze (tre!). Rimangono gli insegnanti, gli infermieri, gli impiegati pubblici.

    Almeno i grillini erano in dissesto economico! Che ricorressero ai "volontari" aveva un motivo preciso, ma adesso?

    Nella recente polemica sugli "esperti" "aggratissi" il sindaco, nel rispondere a chi legittimamente protestava, si è nascosto dietro una legge che permette questo sfruttamento. 



    Il fatto che ci siano quelli disposti a non farsi pagare non evita che altri potrebbero aspirarvi e legittimamente pretendere di essere pagati.



    È un po' come in guerra o nelle fabbriche: si trovano sempre dei crumiri o dei collaborazionisti. 

    È permesso dalla legge ma ...

    A me hanno sempre insegnato, che il lavoro bisogna pagarlo! Mai "aggratissi"!

    Inoltre, la saggezza popolare mi insegna che non c'è peggior lavoro di quello fatto gratis. E, per il verso del datore di lavoro, non si potrà neanche protestare per un lavoro malfatto o pretendere che sia fatto bene, perché "a caval donato ...!" 

    Persino agli psicanalisti è, convenientemente per loro, fatto divieto di operare gratis, pena la mancata efficacia della cura. Insomma neanche le cose che ci piacciono sappiamo apprezzare se sono gratis.

"Senza sordi 'un si nni canta missa!"




  

La stannu purtannu a vriogna!

 






Per favore, fermateli. Non hanno amici che possano consigliarli?

La stannu purtannu a vriogna!

Da tempo esistono i telefoni e le disadorne sale di riunioni politiche. 

Parlatevi.

Non vorrete rivolgervi all'avvocato per comunicare tra voi?

"Ci parliamo solo tramite avvocati".

Vero è che di avvocati è ricco il vostro partito, alcuni il titolo se lo mettono pure su facebook - Avv. John Cecè - ma non potreste tentare un accordo prima di divorziare?

Tra compagni di partito, pardon, tra camerati, ri-pardon, tra fratelli d'Italia non ci si picchia, non foss'altro per il disdoro causato alla serietà del partito. 


Altri contenuti "fraterni d'Italia":

https://tongueofsecrets.blogspot.com/2024/11/incapacita-organizzativa-e-politica-del.html

Tongue Of Secrets: All'opposizione di se stessi.











"Incapacità organizzativa e politica del Sindaco, il quale evidentemente non ha la capacità di coagulare la propria maggioranza"



 
Non fa una bella figura questo Miceli. Così parla di Lentini sindaco.

"... disorganizzazione e incapacità della gestione politica e amministrativa della cosa pubblica", "tanta confusione determinata da un'incapacità organizzativa e politica del Sindaco", "evidentemente non ha la capacità di coagulare la propria maggioranza", "Per garantire l'unità di partito si è deciso sulla candidatura di Lentini per evitare. (???)"

Tutto per non avere seguito le indicazioni di Miceli sulla nomina di un assessore. E che vadano a farsi fottere le democratiche regole del buon governo.



Ipocritamente, la politica predica l'alta funzione di servizio che i poveri e sacrificati politic-i/anti svolgono al di sopra e al di là dei propri interessi, proprio per coprire ciò che veramente si nasconde dietro la pratica quotidiana della politica. Riunioni su riunioni, incontri e trattative indicibili per la lotta per il potere. Non parlano mai di "idee" politiche, di come affrontare i problemi. Si parla di alleanze, di avversari, di posizioni di potere; mai dei problemi della gente. E sono delle cose noiosissime e per niente nobili.

Invece questo Miceli decide di svergognarsi pubblicamente in pubblico svelando la sua malafede.

1. Non si parla mai male degli ex, che siano amanti, mogli, mariti, amici o partiti e coalizioni. Quando lo facciamo mettiamo in questione la nostra capacità di giudizio e scelta.

Non certo con queste pesanti parole sul sindaco Lentini e sulle sue capacità. Fino a qualche mese fa era il salvatore della patria. Dove avete sbagliato quando avete scelto di farne parte? Eppure il "programma" (si fa per dire) vi era piaciuto, la coalizione pure.

Sono affidabili persone che sbagliano le scelte politiche che fanno?

2. Si dice che il sindaco, così come il presidente del consiglio italiano i ministri, abbia la possibilità di scegliere autonomamente gli assessori senza cedere alle pressioni di chicchessia. Sappiamo anche che il sindaco deve sentire, comunque, i partiti della coalizione, i quali danno la loro indicazione senza per questo pretendere che sia quella o niente. Questo sarebbe politica ragionevole.

3. Invece era "o questo o niente" che non va bene neanche nelle trattative con il pescivendolo. Così non si chiamano "indicazioni" ma "imposizioni". Non è carino.

4. Va bene, il sindaco ha chiaramente fatto una scelta da voi non gradita, dite voi non per la persona, che, peraltro, milita nel vostro stesso partito e da anni lo guida a Cvetrano ma per il metodo che non ha tenuto in conto la vostra richiesta. Però la scelta del sindaco non era poi così male per la bandiera del vostro partito che, comunque si ritrovava ad avere tre uomini al governo della città. Esattamente come nei vostri intenti e nell'indicazione di Sammartano all'assessorato.

5. A parte la comprensibile delusione di Sammartano, dal di fuori si sarebbe detto che il risultato della scelta del sindaco non era poi così male.

Non tale da giustificare il gesto estremo e dirompente di passare all'opposizione, addirittura!

Mancu si v'avissi dittu curnuti!!

Mi ricorda certi questuanti che con fare servile e accattivante ti chiedono l'elemosina e se tu, per un motivo qualsiasi, non gliela dai ti lanciano dietro imprecazioni se non maledizioni. Non è carino.



Se la nomina assessoriale di un "amico" - «I nostri candidati sono tutte persone valide, io
personalmente di Davide Brillo sono amico, una persona valida e capace, la questione è diversa» -
vi provoca tanto risentimento e rabbia da rinnegare mesi di lavoro e le vostre stesse scelte, cosa avreste fatto se avesse scelto Stuppia, l'amico di tutti? Vi sareste ritirati dalla politica attiva?

Consiglierei a Brillo di sceglierseli meglio gli amici! Dagli "amici" mi guardi Iddio che ...!!

6. Non avreste dovuto risolvere tutto questo casino all'interno del vostro partito stesso invece che accusare Lentini, il quale ha avuto l'appoggio di Bica, eletto all'assemblea siciliana nel vostro partito, per la nomina dell'assessore Brillo?

No?

Questo link vi porta all'oggetto del mio post:

https://castelvetranonews.it/notizie/politica/castelvetrano/lavv-maurizio-miceli-fdi-tuona-incapacita-gestionale-politica-e-amministrativa-del-sindaco-lentini/

Mentre questo al mio precedente post sul passaggio all'opposizione di Sammartano e Pellerito.

Tongue Of Secrets: All'opposizione di se stessi.










"Non è reato essere massoni"



 Franco La Rocca

19 Settembre 2023


«SCUSATE VOGLIO PRECISARE CHE ESSERE MASSONI NON E' UN REATO.» 


Lo scrive su FB un avvocato di Castelvetrano. 

Pensa che scrivendo maiuscolo la sciocchezza diventi sensata!

Costui regola la sua vita morale sul codice penale.  

Di sicuro non sui cristiani comandamenti. 



La Chiesa ha condannato la massoneria con un documento firmato dal Cardinale Joseph Ratzinger e approvato da Giovanni Paolo II che ne ha ordinato la pubblicazione nel 1983. In esso si afferma espressamente che l’iscrizione alle associazioni massoniche “rimane proibita dalla Chiesa” e i fedeli che vi si iscrivono “sono in stato di peccato grave e non possono
accedere alla Santa Comunione”. «Con questa ultima espressione, la Congregazione indica ai
fedeli che tale iscrizione costituisce
 obiettivamente un peccato grave e, precisando che gli aderenti a una associazione massonica non possono accedere alla Santa

 Comunione, vuole illuminare la coscienza dei fedeli su di una grave conseguenza che essi devono trarre dalla loro adesione a una loggia massonica.»


Naturalmente non esiste solo la posizione della Chiesa, magari dettata da problemi di concorrenza deistica dell'Architetto universale di massonica concezione.

C'è anche una morale laica che sa giudicare i comportamenti anche quando non costituiscono reato di fronte alla miserabile giustizia umana ma sono disdicevoli eticamente.

Niente, in un paese democratico, può giustificare l'esistenza di associazioni che ambiguamente o loscamente o, spesso, illegalmente con "logge" segrete, agiscono per il "potere" e il "governo" del Paese.

Niente. 

D'altronde i massoni potrebbero lamentare che la stessa negativa attenzione non si rivolga ad altre "associazioni" non solo lecite ma al centro della vita sociale di tutti i Comuni italiani e molto ambite dalla piccola e media borghesia in cerca di affermazione sociale.








Non sono forse delle ambigue e trasversali lobby in cui si riuniscono, in privato, pubblici e privati poteri economici e politici?

Update 17/11/24 

Mi riferisco a tutte quelle americanate tipo lion's, rotary e co., le quali, oltre a costituire, principalmente, delle fratellanze di potere e per il potere, hanno sempre avuto la funzione tipicamente capitalistica del padrone che allevia con l'elemosina le sofferenze di quelli stessi che sfrutta per la propria ricchezza. Li paga due lire che non bastano a sopravvivere con una mano e con l'altra gli porge una monetina che per il povero non vale niente ma molto vale per il ricco che crede, così, di mettersi la coscienza a posto.

Per affermare la "verità" del padrone doppiamente benefattore. Perché dà all'infelice del lavoro per cui gli deve essere grato e perché, per cucuccio, lo aiuta con l'elemosina di cui, pure, dev'essergli grato.

Questo mio è un discorso che riguarda il sistema, non i singoli individui, che, nel loro intimo, possono essere genuini e in buona fede, ma sempre e solo ingranaggi del sistema. 

Mia madre apparteneva a una famiglia di semplici "burgisi", piccolo-medi proprietari terrieri, benestanti ma non ricchi - la ricchezza era che non mancava mai niente a tavola. Bene, lei, a cui avevano insegnato a non perdere mai di vista quelli rimasti indietro, si faceva un punto d'onore di fare elemosine alla porta o alla chiesa, olio alle suore ogni volta, piccole beneficenze e riguardi per i più sfortunati. Mi raccomandava sempre di non dire mai ai miei compagnetti di giochi cosa si mangiava a casa nostra per non mortificare quelli che, magari, non avevano la possibilità o l'abbondanza di cibo che c'era a casa mia - non certo aragoste e caviale!. 

Non ho niente contro l'elemosina - io stesso sono un generoso elargitore di elemosine e mance - e men che mai contro le persone che la fanno.


Quindi non se la prendano personalmente i miei amici che dovessero sentirsi chiamati in causa. Solo invitati a una riflessione.

Credo, inoltre, che ci sia differenza tra l'elemosina individuale e privata, che può essere assolutamente lodevole - ad esempio il ricchissimo filantropo Bill Gates, che spende i suoi miliardi per i problemi africani e nel mondo - e l'elemosina organizzata: sono sicuro che chiunque concordi con me che la diffidenza in questo caso aumenti. Non solo perché la beneficenza passa per le mani di un intermediario e quindi si assottiglia, dato che l'organizzazione costa, ma anche e soprattutto per la fiducia che si è costretti a riporre nell'intermediario.

A volte, per di più, la beneficenza di questi "club", americani d'origine, assume aspetti grotteschi come il regalo di un Calendario ai carcerati di Castelvetrano, una settantina al massimo. Non tanto per l'esiguità del valore economico ma per la crudeltà intrinseca nel gesto. Un calendario a un carcerato. Oppure le cene "al buio" o alla luce  per la raccolta di fondi che ammontano a una somma spesso inferiore alla spesa per la cena. Non si può fare beneficenza senza mangiare?

Insomma, caro il mio avvocato, esistono comportamenti e azioni deplorevoli che la legge non considera reati, ma che, se guardati con il prisma di una qualsiasi morale, atea o cristiana, sono socialmente condannabili.



Cu è cchiù fissa Cannulivaru o cu ci va appressu?





    La crisi del progressismo non è colpa dei progressisti. 


    È colpa dei conservatori e di quelli che rimangono affascinati dal loro autoritarismo, dal loro razzismo, dalla loro pervicace volontà di conservare i tratti peggiori della nostra società, la loro filosofia della forza, dei divieti di tutto - vietato abortire, vietato divorziare, vietata l'eutanasia, vietate e criminalizzate le unioni omosessuali, vietata la cannabis e sostituita con l'alcol, vietare, vietare e vietare.

    La colpa è, alla fine, sempre di chi vota.

    Se la "gente" fosse un organismo sano, ragionevole, se avesse e coltivasse i valori della solidarietà, della lealtà, della convivenza pacifica, dell'accoglienza, dell'ama il tuo prossimo come te stesso, non avrebbe avuto bisogno di alcuno sforzo da parte del partito democratico americano per conquistarla.

     L'abiezione e la stupidità di questo individuo, Trump, la sua amoralità e immoralità, la sua slealtà, l'ipocrisia di predicare il valore della famiglia con tre mogli e mille amanti e stupratore condannato, Ateo che si dichiara cristiano per i voti, sei bancarotte  da imprenditore. 

    La sua mancanza di empatia e di carità cristiana quando, in "un'intervista" elogiava Elon Musk per la decisione e spietatezza nel licenziare i lavoratori che chiedevano aggiustamenti salariali. 

    Uno che, in un altro video, racconta all'amico la sua "strategia" con le donne "Una tictac e subito le bacio senza preamboli e puoi fare quello che vuoi, quando sei una star, anche prenderle per la passera." 

    Uno che organizzava elezioni di "miss qualcosa" e si vantava, sempre con un amico, che lui entrava nei camerini delle ragazze "Io sono il padrone e devo controllare che tutto sia a posto e" - si vantava -  "le vedo nude".

    Condannato per aver falsificato i bilanci per pagare il silenzio di una donna su un loro relazione sessuale mentre Ivanka, atru bellu spicchiu di mennula amara, era incinta.

    Uno che ammira tutti i dittatori, per invidia, da quello coreano a Putin, da Maduro a Orban e ne tesse le lodi. Uno che mente come respira. Quando parla è difficile trovare frammenti significativi di verità.

    Uno che più e più volte ha auspicato le maniere forti "Non si potrebbe sparare alle gambe dei manifestanti?".

    Uno che ha affermato che se è "necessario" la Costituzione americana si può sospendere.

    Uno che quando perse nel '20 non accettò la sconfitta e aizzò una folla violenta contro il Campidoglio degli Stati Uniti d'America a Washington.

    Ma che cosa c'era da discutere e dibattere?

    Non è colpa del DP, no!!

    È colpa di decine di milioni di americani a cui queste cose non provocano alcun arrizzamentu di pila. 

    Decine di milioni di Americani che amano l'idea delle deportazioni di massa degli immigrati irregolari ma anche di quelli regolari per legge ma che secondo lui usufruiscono di una legge sbagliata.

    La difesa contro lo straniero di colore, la chiusura delle frontiere e la riduzione delle tasse per i ricchi, l'eliminazione dell'Obamacare, la legge che permette anche ai meno abbienti, non a tutti, l'assistenza sanitaria, la restrizione delle possibilità di voto.     Tutto questo ha allettato decine di milioni di persone tra fascisti, razzisti, white suprematist, ignoranti, ricchi, gente che pensa seriamente che Trump sia dalla parte della gente umile contro l'establishment, contro se stesso cioè.

    Cosa c'era da scegliere?

    Sembra che la maggior parte delle persone senta il bisogno di qualcuno che li comandi a bacchetta, così che loro non debbano sforzarsi di pensare.

    E siccome quelli che comandano sono i ricchi, ecco che tutto ritorna con Elon Musk e Trump. 

    Anche in democrazia.

    La migliore arma di distrazione di massa che sia stata inventata dai ricchi.

    Non c'è nessuna crisi del progressismo.

    Il "progressismo" (vogliamo chiamarlo sinistra?) non è mai stato al potere, mai, neanche nel mondo occidentale "democratico".

    Berlinguer e la minaccia del "comunismo" hanno fatto registrare piccoli progressi per le classi deboli e soprattutto nel campo dei diritti civili, in Italia.

    C'è una crisi dei valori umani.


    Una crisi di umanità nell'umanità.

    Non è così anche in Italia?





All'opposizione di se stessi.

 
Fonti preziose mi illuminano: 

«A quanto pare l’assessore scelto è stato voluto solo da alcuni esponenti e il sindaco ha dato ascolto a loro senza considerare la volontà provinciale e buona parte del locale!»
E ancora l'articolo di c.vetranonews: 


«... credo però che i colleghi oggi abbiano dato un insegnamento umano molto grande! non stando supini piegati a chi non li ha ascoltati»

Quindi, si tratta di una questione più personale che politica. 
Ingenuamente forse, pensavo che per un partito, FdI, essere in maggioranza con due consiglieri in maggioranza e un assessore scelto tra i non eletti fosse una fortuna. Avrebbe aumentato il prestigio del partito e dell'idea fascista che propugna! 
Sono un ingenuo, vero?

Sarebbe interessante saper in cosa non sono stati ascoltati e a che cosa si sono rifiutati di restare "supini"! 
Ancora più interessante sarebbe sapere il senso di frasi pesanti come "tutte le idee per l'interesse della città non sono mai state prese in considerazione".
 


Sono sicuro si tratti di serie questioni politiche, di dirimenti aspetti strategici e ideologici. 
Non certo misere questioni di invidia, competizione, "attocca a mmia" "no, attocca a mmia", "o io o nessuno!". 
È ovvio che l'abbandono della maggioranza è una cosa seria e grave e non si fa a cuor leggero e, soprattutto, non per questioni di lana caprina o di cutra, ma sostanziali divergenze di prospettive e programmi politici. O no?


Sapremo mai perché il fascista Brillo di Fratelli d'Italia non va bene ai fascisti di Fratelli d'Italia?
Sapremo mai perché non Pellerito o Sammartano? 
Un fatto di idee o di potere?
Sarà per questo, come non era difficile immaginare, che il sindaco, «il sempre evasivo» Giovanni Lentini, non riusciva a nominare gli ultimi assessori?
Sapremo mai se era problema di poltrone?
Lo sappiamo già, dite?
La multiforme destra ...!!
Tre fascisti nella maggioranza non è meglio che due? Ma è chiaro che è un problema di potere non un problema di politica per il bene della comunità. 
A meno che quelli che comandano adesso in FdI non ritengano il neo-assessore Brillo 
un incapace o, peggio, un comunista, oppure che Sammartano sarebbe stato, comunque, molto meglio e in maniera decisiva. 
Invece no. "Io ho avuto più voti, tu non sei stato nemmeno eletto!" come se quelle poche decine di voti che occorrono a Cvetrano per essere eletti significhino davvero la "volontà popolare". 
Et voilà, eccoci catapultati in un racconto di Kafka, spettatori involontari di "metamorfosi" da bruchi della maggioranza a farfalle dell'opposizione e di un teatro dell'assurdo.

Quello che segue è un post del consigliere Pellerito che spiega i suoi motivi:
 «... poco chiare mi suonano le motivazioni che hanno guidato il Sindaco nelle scelta in aperta dissonanza con le indicazioni della segreteria provinciale che voleva l'Avv. Francesco Sammartano, vincitore indiscusso nella nostra lista della tornata elettorale, nel ruolo di assessore»


All'opposizione di se stessi.
Tutto perché è stato nominato un fratello d'Italia? Sarebbero andati in esilio se fosse stato nominato un democristiano, magari l'uomo di parola, amico di tutti, Stuppia (vedi nota *), anche lui soggetto a metamorfosi? Doppia però nel suo caso: da bruco dell'opposizione a farfalla della maggioranza e da ultraventennale politicante galleggiante tra centro e destra ha finalmente trovato la sua vera vocazione ideologica: la nuova DC del condannato per mafia Cuffaro.

Adesso che sono passati all'opposizione, l'Avv Vita Alba Pellerito e Francesco Sammartano vorranno sicuramente chiarire ai loro elettori a che cosa si opporranno di un governo di cui avevano contribuito a fare "il programma" all'insegna del "volemose bene", e dell'"insieme per la città", al di là dei recinti partitici e ideologici. 
Qua neanche i recinti intrapartitici si è in grado di superare.🤫😉😂


* Stuppia. Collegamenti chiarificatori.












Lamentarsi è una cosa seria

 


Ci vuole coraggio a rimproverare alla nuova amministrazione di non essere riuscita a fare in pochi giorni quelle cose che l'amministrazione precedente non ha fatto in cinque anni. Dite: "Noi abbiamo fatto ciò che si poteva in una situazione di dissesto economico dell'Ente, ma, adesso che il dissesto non c'è più, perché?" 

Non attacca!



Quando vi proponeste alla guida della città sapevate già del dissesto ma questo non vi rese umili e prometteste mari e monti.

Delle due l'una: 

1. Eravate totalmente inconsapevoli di cosa significasse per un comune essere in dissesto e impreparati a ciò che vi aspettava.

2. Sapevate ma avete mentito ai vostri elettori sulla fattibilità dei vostri "rivoluzionari" progetti!


Come dev'essere rimasto deluso e dispiaciuto Enzo Alfano che, candidato sindaco, aveva confessato a Alessandro Quarrato, in un'intervista, il suo piccolo sogno: un palchetto con strumenti musicali in piazza per i giovani!

Immagino che peggio si sente per non avere instaurato quella "circolarità" che ci avrebbe salvati, circolarità che nient'altro era se non quella delle navette per Selinunte e il centro commerciale che tutti i candidati hanno sempre promesso ma mai istituite. 

«Il mio sogno è di catturare tutto quel flusso turistico che arriva al parco, e altresì catturare il flusso di avventori che arrivano allo svincolo dell'A29. Nel centro storico dobbiamo avere un'offerta diversificata e creare una circolarità intorno al centro storico, borgate, A29 e parco archeologico anche dal punto di vista dei trasporti. Se si crea questa circolarità e tutti ci sentiamo dentro questa sinergia, allora veramente le cose possono cambiare.»     Enzo Alfano


«Un palchetto in piazza con degli strumenti musicali per i giovani ogni Sabato.»  Enzo Alfano

L'umiltà è ciò che vi ha fatto sempre difetto. Non l'avete avuta quando avevate una maggioranza schiacciante.

Non ne avete mostrata quando la vostra maggioranza si è disintegrata perché molti consiglieri stellini passarono al nemico.

Neanche al momento del rinnovo del consiglio, quando, mostrando una maggiore consapevolezza di voi stessi e del vostro indice di gradimento presso i vostri stessi elettori, non avreste dovuto presentarvi.

"Lamentati si vvo stari bonu!"

Lamentarsi è una cosa seria e richiede assunzione di responsabilità.
Io sono contento di non essere il solo lamentoso della città e guardo con simpatia quelli che si propongono di "controllare" chi ci governa, di tenere gli occhi aperti per evitare che le nostre insite pulsioni culturali ci mettano ancora nelle mani della mafia.
Ritengo, però, che agitarsi per delle sagre di paese sia un po' "debole".

Inoltre penso che sarebbe una bella scelta di trasparenza, oltre che una forma di rispetto per i lettori della pagina "iofacccioladifferenza", tra cui io, se i post fossero firmati dall'autore.

In amicizia (critica!)

franco la rocca




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