Ma perché non ti candidi tu?

 
 
Avevo commentato sotto un comunicato di Orgoglio belicino (o castelvetranese?) che rimproverava al sindaco Alfano di non avere attuato il Puc:

"Ormai Orgoglio castelvetranese (o belicino?) si occupa di tutto e di più. Pericolosità incrocio via A. Diaz con via Seggio, PUC, raccolte inutili di firme e tessere elettorali.
Scaldano i muscoli, non si sa mai. Si pongono come alternativa di governo per la città. "Vedete come sollecitiamo e mettiamo con le spalle al muro l'amministrazione! Non avete attuato i PUC?!!" 
 
Vedrete che non soltanto alle regionali orgoglio belicino (o castelvetranese?) chiuderà i battenti per consentire all'avvocato ambizioso di candidarsi, ma anche alle prossime amministrative qualcuno di loro si cimenterà! Sono ansiosi di fare il bene della gente.»
 
L'avvocato Franco Messina, in corsa, camuffata da senso civico, per le regionali del '22, così risponde a sua volta al mio commento, con una domanda:
«ma perché non ti candidi tu Melodia?»

Questa la mia risposta:
«Franco Messina al contrario di altri, ho abbastanza consapevolezza, anche dei miei limiti oltre che delle mie vocazioni, per non fare questa scelta. Questa tua domanda, che vorrebbe essere provocatoria, è solo una cretinata. Assomigli a quel calciatore che, fischiato dal pubblico, va sotto la tribuna e sfida chi sta solo assistendo alla partita e legittimamente
esprimendo il suo disappunto a scendere in campo a giocare lui la partita! 
 
No, caro Franco Messina, non è così che funziona. Hai scelto tu di giocare la partita, sei stato tu a proporti per risolvere i problemi di Castelvetrano e sei sempre tu che devi vincere in nome di quelli che ripongono fiducia in te. Se perdi hai fallito e devi risponderne a tutti i cittadini dato che il tuo comitato civico pretende di rappresentare i castelvetranesi. Se
vinci ti prendi tutti gli onori. Invece di fare domande infantili (ad mentula canis) perché, invece, non dai delle risposte ai cittadini sui risultati ottenuti finora dal tuo comitato civico (politico?) con la raccolta di firme e tessere elettorali. 
 
Che ne è stato delle firme di due anni fa? E di quelle di un anno fa. Quant'erano, diecimila? Le avete mandate, pare, al Presidente della Repubblica! Illustraci: come le ha accolte Mattarella? È stato subito solidale e comprensivo per la nostra causa? Ha bacchettato Musumeci per la riforma sanitaria che svantaggia Cvetrano? Ha forse in mente di destituire Musumeci e compagnia e commissariare la regione per lesa maestà della sanità castelvetranese? Cosa farà? Un atto d'imperio o una telefonata privata in cui lo invita "Nello, dai, non fare così. Non essere troppo intransigente con Castelvetrano!"? Qual'è la ragione per cui avete mandato le firme a chi non ha alcun potere sulla regione Sicilia? E l'appoggio del Prefetto è stato utile? In cosa consiste?
Non domande ma risposte da chi si propone a nome di tutti.»
 
Pensate che abbia risposto? Nient'affatto. 
Da tempo immemore faccio queste domande a Orgoglio castelvetranese che, inizialmente nata come piattaforma locale, per l'assessorato con Perricone, nel tempo, al variare dell'altezza dell'asticella, non più la ribalta locale ma quella regionale, è diventato Orgoglio belicino per allargare il bacino dei voti.
 
Le risposte, quelle rare volte che arrivano, sono tutte fuori tema; "Ma perché non ti candidi tu?" o "Io ci metto la faccia!" o "Ma tu cos'hai fatto per Castelvetrano", tutto un battibeccare infantile e senza senso.

 

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