Si va dalla lettera aperta di una "nota" figura, altamente rappresentativa della cultura gesuitica,
presepistica e processionale, alla Petyx delle Iene all'altra, sempre dello stesso personaggio, contro la decisione del povero sindaco Catania di non invitare CV a una cerimonia per l'anniversario del terremoto e accusato, quindi, di lesa maestà. Da quelle dell'ex vice sindaco di Castelvetrano alla cittadinanza e al commissario al comunicato dell'ex candidato sindaco di CV Perricone. Tutti ex amministratori della nostra città, i quali, poiché i nostri mali vengono da lontano, sono corresponsabili della presente situazione e dovrebbero, per un favore a se stessi, avere il pudore di volare basso. Invece no! Si scaldano già per le prossime amministrative.
presepistica e processionale, alla Petyx delle Iene all'altra, sempre dello stesso personaggio, contro la decisione del povero sindaco Catania di non invitare CV a una cerimonia per l'anniversario del terremoto e accusato, quindi, di lesa maestà. Da quelle dell'ex vice sindaco di Castelvetrano alla cittadinanza e al commissario al comunicato dell'ex candidato sindaco di CV Perricone. Tutti ex amministratori della nostra città, i quali, poiché i nostri mali vengono da lontano, sono corresponsabili della presente situazione e dovrebbero, per un favore a se stessi, avere il pudore di volare basso. Invece no! Si scaldano già per le prossime amministrative.
Della prima abbiamo già detto. Per chi volesse leggerla:http://www.castelvetranoselinunte.it/lettera-aperta-stefania-petyx-mi-vergognato/96066/

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Tendopoli alla periferia di Castelvetrano (ph. Giaramidaro) |
Poi ci fu quella (lettera aperta), http://www.castelvetranoselinunte.it/sfrattati-anche-dal-belice-identita-perduta-castelvetrano/95672/, ancora del "gesuita", che
accusò il sindaco Catania di lesa maestà per non avere invitato CV alla
cerimonia per il cinquantenario del terremoto a cui partecipò Mattarella.
Di seguito il mio commento alla lettera aperta.
Ahi serva Castelvetrano, di dolore ostello, nave sanza
nocchiere in gran tempesta, ...!
Sto vivendo un momento di profonda crisi d'identità. Da quando il sindaco Catania ha attentato al nostro onore mettendo in discussione il nostro antico retaggio di cultura e di nobile città del Principe "come-si-chiama", e ignorando il nostro primato belicino io non dormo più la notte! Non mi do pace. Ma come? Castelvetrano! La città del Principe, la capitale del Belìce (con-l'accento-sulla-i-mi-raccomando-anche-se-ormai-neanche-in dialetto-si-dice-più-così), non viene invitata a una manifestazione che il sindaco Catania organizza per il cinquantenario del terremoto del Belice? Castelvetrano! La "capitale" del Belice, non viene invitata dal sindaco di Partanna? Cioè, fammi capire Catania. Viene Mattarella, il Presidente della Repubblica Italiana, e te lo ricevi tu e pochi altri, dimenticandoti di Castelvetrano, il “downtown”, il “city centre” di Partanna. Castelvetrano che sta a voi come il capoluogo sta alla provincia. Un paisi di “babbi” chi si permetti d’un mmitari a li faccioli di CV? Questo da noi si chiama mancanza di rispetto e ingratitudine. Catania, non è che ti sei montato la testa e pretendi adesso di fare il galletto del Belice? Anche noi avremmo avuto il diritto di stare in prima fila ad aspettare l'ingresso del Capo dello Stato, per stringergli almeno la mano, se non per un autografo che poi "sembrava brutto". Chi ci restituisce l'onore perduto, adesso che ci hai sfrattato anche dal Belice, Catania, chi? Chi ci pagherà le spese dello psicanalista che dovrà curarci la nostra profonda depressione da "confusione identitaria", chi, Catania? Chi siamo noi? Catania, chi sei tu? Chi ci capisce più?
Poi, non contento, l’ex vice sindaco, ha scritto una
lettera (aperta?) anche al commissario pretendendo la restituzione alla città
dell’onore perduto (http://www.tele8tv.it/castelvetrano-lex-vice-sindaco-vincenzo-chiofalo-scrive-al-commissario-straordinario-salvatore-caccamo/). E gli chiede di collaborare con lui a diffondere la
giusta versione dei fatti (Il commissario aveva fornito una versione falsa?
No, ma “i giornalisti hanno sicuramente approfittato della sua buona fede e
naività”, poverino!). “Giornalisti senza scrupoli che,
approfittando secondo me della sua buona fede, hanno scritto cose infamanti e
non vere.” Quali?
La giusta versione dei fatti è la sua. E volete saperlo?
Se non si vedono più giornalisti a CV è merito suo. Li ha messi in riga con
quattro interviste concesse alle testate televisive più importanti, che non
sono mai andate in onda. Non le hanno mandate in onda perché “Ho
detto cose semplici e allo stesso tempo mediaticamente non interessanti se
dette da un amministratore castelvetranese”.
Mediaticamente non interessanti, ma decisive, anche se
nessuno le ha ascoltate, per convincere la stampa nazionale e internazionale
a non fare più ritorno a CV. Cosa sarebbero
venuti a fare se lui aveva chiarito tutto ciò che c’era da chiarire? “Certo
di cosa avrebbero dovuto parlare? Di una SUPERBUFALA condita con olio mafioso
e sale del disprezzo.” le sue parole. E ancora: “Quando
le parlavo (sig. commissario) dei giornalisti che tutto ad un tratto non sono
più interessati a noi, lo dico perché penso di avere chiarito che i 42
milioni non erano buco di bilancio e che i castelvetranesi non possono essere
evasori nella misura del 65 %.!”
Certo,
sarebbe più grave che il 65% dei cittadini non pagasse le tasse
rispetto a un 65% di tasse non pagate. Ci livasti lu frariciu! Che
volete che sia il 65% di tasse non incassate? Si tratta di un
“credito attivo”! La lezioncina del “ragioniere”
Può considerarsi “lettera aperta” il comunicato dell’ex
candidato sindaco alle mancate amministrative dello scorso anno Luciano
Perricone del Movimento Liberi e indipendenti?http://www.castelvetranoselinunte.it/perricone-allerta-meteo-non-comunicato-tempo-ai-castelvetranesi/96506/
Ha voluto far sentire alla
cittadinanza la sua rassicurante presenza dopo mesi di latitanza. Sembra dire:Vi faccio
vedere come gliele canto al commissario. Non vi ho lasciati soli contro lo
stato!
“Rimango basito nell’apprendere che,
l’allerta Meteo ,per il maltempo di oggi, è stata comunicata ai cittadini
solo stamani alle 9.30.” Le citazioni sono esatte, comprese le
virgole.
“Seppur ormai
ampiamente conosciute, le criticità del sistema fognario castelvetranese
oggi, si sono tutte rappresentate e senza nessun pre-allarme.
La zona della Stazione è sempre stata a rischio allagamenti ma nessun
cartello è stato posto per avvertire i cittadini delle imminenti piogge.”
A parte che “me nonnu prima di nesciri taliava fora di la
finestra pi ssapiri comu comportarisi, e ‘unn avia bisognu di allerti”, oggi
solo chi non ha uno smartphone (nessuno, quindi) non viene allertato sul
meteo avverso. Sul mio era regolarmente previsto, e non ho sentito la
mancanza della tempestività dell’allerta.
Avete mai visto negli ultimi vent’anni, quando ogni anno i
tombini della Piazza Stazione venivano catapultati a decine di metri di
distanza, un cartello che avvisasse delle piogge imminenti? Io non ne ho mai
visti. E di che cartello avevano bisogno molti proprietari di case nella zona
Orto in via Quasimodo, che si ritrovano con il contenuto delle fogne dentro
casa ogni volta che piove “forte”.
Comunque non tutto il male viene per nuocere. Adesso
sappiamo che per Perricone è sufficiente mettere un cartello di avviso “pioggia
imminente” per mettersi a posto la coscienza. Mi ricorda quel cartello che,
sulla provinciale Castelvetrano- Santa Ninfa, avvertiva “Strada dissestata” e che fece bella mostra di sé per un
ventennio prima che la strada si “assestasse”. Che Dio ci protegga.
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