Sei splendida stasera! Wonderful Tonight.






Si preparavano per andare alla festa in onore di Buddy Holly, organizzata da Paul e Linda McCartney. Lui fu subito pronto, e quando vide che la sua musa doveva ancora decidere che abito mettersi, dopo averla rassicurata sul suo aspetto (“Come ti sembro?” “Ascolta, sei meravigliosa. Non cambiarti più. Siamo già in ritardo”) si dispose ad aspettarla strimpellando la sua chitarra al piano di sotto. Fu in quei dieci minuti che nacque “Wonderful Tonight”, dopo “Layla”, ispirata al romanzo in versi Majnun e Leylà del poeta classico azero Nezami, la seconda canzone dedicata da Eric Clapton a Pattie Boyd.


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Eric Clapton, Pattie Boyd, George Harrison, wonderful tonight, rock
In un’intervista Clapton ebbe a dire che “le canzoni che scrivi di getto sono sempre le migliori. Parla di portare fuori la moglie e tornare così ubriaco da non potere guidare al ritorno.”
Pattie ricorda quella notte, in una intervista al Guardian nel 2008, così: “Clapton era seduto a strimpellare la sua chitarra mentre io provavo vestiti di sopra. Stavo impiegando un sacco di tempo ed ero nel pallone con i miei capelli, gli abiti e tutto e scesi giù aspettandomi di essere rimproverata ma lui disse “Ascolta questa”.


Eric Clapton, Pattie Boyd, George Harrison, wonderful tonight, rock
Di “Wonderful Tonight” Boyd disse: “Era così lusinghiero avere ispirato Eric, e George prima di lui, a scrivere questa musica! 'Wonderful Tonight' fu il ricordo più commovente di tutto ciò che di buono c’era nel nostro rapporto e quando si deteriorò sentirla era una tortura.”  In realtà anche in quella canzone c’era qualche germe del disagio che avrebbe divorato il loro rapporto: Eric si riduce in uno stato tale da porgere le chiavi a Pattie ché lo riportasse a casa e lo mettesse a letto. Questa è davvero l’unica cosa stonata in una canzone d’amore che, altrimenti, sarebbe stata da spot “dove c’è casa, c’è …”. È questo pizzico di “dramma” che la rende più vera.



Eric Clapton, Pattie Boyd, George Harrison, wonderful tonight, rock
È pur vero che la storia dell’amore tra Clapton e Pattie Boyd racconta di passione, desiderio, attesa, amicizia e amicizia tradita, di demoni e droghe e alcool. Eric corteggiò con ardore e pazienza per un paio d’anni Pattie, la moglie del suo miglior amico, George Harrison. Ma quando Pattie, stanca del rapporto con George, che cercava consolazione tra le braccia della moglie di Ringo Starr, si decise ad andare a vivere con Eric non tutto andò per il verso giusto. Certo, adesso, si può ironizzare, fare i moralisti e dire che non poteva portare niente di buono un rapporto nato sulle ceneri di un’amicizia, ma non sarebbe la verità: i sentimenti non si scelgono, si possono solo vivere. Inoltre i problemi di tossicodipendenza di Clapton erano precedenti al loro rapporto.

Eric Clapton, Pattie Boyd, George Harrison, wonderful tonight, rock,
Pattie Boyd, modella e fotografa prima di conoscere George Harrison, sembra attraversare come una piuma un’intera epoca musicale accanto a due dei protagonisti, catapultata a ventiquattro anni in un mondo di successo, fama, denaro, shopping e “parties”. Non è da tutti vivere una vita da “musa”. George Harrison le dedicò “Something” (Something in the way you move…). E lei ce la racconta questa sua vita baciata dalla fortuna e dall’amore in un libro autobiografico che s’intitola “Wonderful Tonight: George Harrison, Eric Clapton. And Me” pubblicato una decina d’anni fa.


Le parole della canzone sono semplici e la melodia è meravigliosa ed è un'emozione ascoltarla e a tutti, innamorati giovani e vecchi, suggerisce amore, nostalgia, malinconia, dolcezza. Un piccolo capolavoro.





It’s late in the evening – E’ tarda sera
she’s wondering what clothes to wear – lei si sta chiedendo quali vestiti indossare
she'll put on her make up – si trucca
and brushes her long blond hair – e si spazzola i lunghi capelli biondi
and then she'll ask me – e poi mi chiede
do I look alright – sto bene?
and I'll say yes, you look wonderful tonight – e io rispondo sì, sei meravigliosa stasera
We go to a party – Andiamo a una festa
and everyone turns to see – e tutti si girano a guardare
this beautiful lady – questa bellissima donna
that’s walking around with me – che si accompagna a me
and then she'll ask me – e poi mi chiede
do you feel alright – va tutto bene?
and I'll say yes, I feel wonderful tonight – Ed io rispondo sì, sto davvero bene stasera
I feel wonderful – Sto meravigliosamente bene
because I see the love light in your eyes – perché vedo nei tuoi occhi la luce dell’amore
and the wonder of it all – e la cosa più strana di tutto questo
is that you just don’t realize – è che tu proprio non ti rendi conto
how much I love you – di quanto ti amo
It’s time to go home now – Adesso è ora di andare a casa
and I’ve got an aching head – e ho mal di testa
so I give her the car keys – così le do  le chiavi della macchina
she'll help me to bed – mi aiuta a mettermi a letto
and then I'll tell her – e allora le dico
as I turn out the light – mentre spengo la luce
I say my darling, you were wonderful tonight – dico “tesoro mio, eri splendida stanotte
oh my darling, you were wonderful tonight – oh tesoro mio, eri splendida stanotte”

Castelvetrano e il gemellaggio con Palermo

http://www.castelvetranoselinunte.it/dalla-castelvetrano-soffre-al-gemellaggio-palermo/96895/
 gemellaggio Palermo Castelvetrano

Dio mio, come non averci pensato prima? Non ci hanno pensato i nostri politici né il commissario. Ci sono volute delle menti eccelse nelle persone della signora Navetta, che gestisce il "Tribunale dei Diritti dei Medici", e di Pace, responsabile del reparto di “psicologia delle folle” (non è il femminile di folli, ma il plurale di folla) per partorire questa bella pensata! 
Vuoi mettere come si risolleverebbe Castelvetrano con un gemellaggio con Palermo, soprattutto ora che è la capitale della cultura europea! 
Tutti sappiamo come funzionino i "gemellaggi". Ne abbiamo fatti in passato. Alcuni ci sono stati rifiutati per mafia. Però sui risultati strabilianti nessuno di noi ha dubbi. Per "sollevare" le sorti di CV persino con la città di Olimpia in Grecia ci siamo gemellati: la città delle olimpiadi. Quindi vale la pena di perseverare. Magari diventiamo una nuova Pordenone. 
Il miglioramento avviene per osmosi e diffusione: ci si gemella con una città e, come delle olive in una soluzione salina (salamoia) l'acqua esce dalle olive e il sale vi entra. Figuratevi quindi cosa succederebbe se ci gemellassimo, che so, con Parigi o Vienna o Amsterdam o Berlino, e perché non New York o Sidney!
Queste appartengono senz’altro alla categoria delle idee geniali che solo pochi hanno. Ma per favore!!
Se solo, la signora Navetta e il dottor Pace riuscissero a non far convocare venti trenta pazienti allo stesso identico orario - le otto -, sapendo che il medico non arriverà prima delle undici e che il trentesimo dovrà aspettare una giornata, nell'ambulatorio di chirurgia, o non far venire dieci persone che devono sottoporsi a un’operazione chirurgica allo stesso orario al mattino alle otto a digiuno quando si sa che la decima dovrà aspettare fino a sera, sarebbe un successo di cui tutta la cittadinanza sarebbe loro grata. Lascino la politica ai professionisti. Ma, già, pochi sono più politicizzati dei medici, che grazie alla politica portano il pane a casa

Anche a Castelvetrano con l'antimafia si fa carriera politica?

Anche a Castelvetrano con l'antimafia si fa
 carriera politica? Mi chiedo, e chiedo a voi, che c'entra chi gestisce una struttura medica polispecialistica privata con il CdA dell'Airgest? 
A che titolo? Perché? Ha competenze specifiche sugli aviotrasporti? L'aver rifiutato il pizzo ai mafiosi la rende buona per tutto? Anche per entrare in quel carrozzone politico pieno di debiti che regolarmente la Regione Sicilia ripiana con i soldi dei contribuenti? 
In Sicilia le cose che dovrebbero rimanere nell'ombra si fanno alla luce del sole! 
Signora Ferraro, ci spieghi come una persona che avrebbe da lavorare 24 ore al
giorno nella sua azienda possa trovare il tempo, ma soprattutto le competenze, per gestire una società aeroportuale!!! Per favore ce lo spieghi! Magari c'è qualcosa che non so. Ce la dica, pls

Il difensore degli impresentabili

Questa nota prende lo spunto da un articolo di Fabio Cammalleri su "La Voce di New York" al seguente link: 
https://www.lavocedinewyork.com/news/politica/2018/02/20/roberto-de-luca-e-il-civismo-sotto-copertura/#disqus_thread

Cammalleri ha difeso, con quattro articoli consecutivi, la crema degli ingiustamente perseguiti e perseguitati dalla giustizia. Non è nuovo a queste prese di posizioni a favore di "impresentabili": già circa un anno fa prese le difese di Giovanardi, quello che in nome della sua "fede" fa le crociate contro il buon senso e tutti i sani principi della gente di buona volontà. Quest'anno ha preso le difese accorate del mafioso Dell'Utri prima, poi quelle dello stupratore seriale, il medico della squadra olimpica di ginnastica americana Larry Nassar, condannato a 175 anni di carcere. In quel caso l'oggetto delle critiche fu la giudice che avrebbe potuto risparmiarsi alcune frasi inopportune, e poteva pure starci! All'obiezione che gli mosse un lettore di non averla raccontata giusta, perché le frasi inopportune erano state pronunciate non durante il dibattimento ma in fase di "sentencing", si è sentito in dovere di infliggerci la lettura di un secondo, prolisso e noioso articolo in cui spiegava che se non era stato preciso nell'articolo incriminato era per evitare al lettore la noiosità del secondo. Poi è stata la volta di Bertolaso, che se la prende con la magistratura che lo ha assolto perché gli ha fatto passare anni d'inferno. Bertolaso, assolto perché non si è provato che avesse ricevuto 50.000 euro di mazzette e assolto perché quelle con Monica, al Salaria Sport Village, non erano massaggi come la stessa ragazza affermava ma semplici sedute di fisioterapia, durante le quali, sosteneva Monica, "gli faceva vedere le stelle"!! Infine ed ultimo Roberto De Luca, la cui famiglia, per i modi e per lo spregiudicato esercizio del potere enorme che ha, a buon diritto si colloca in quell'area melmosa e indistinta dove si confondono politica e malaffare. Peccato solo per La Voce di New York che non meriterebbe uno che sembra nel libro paga di Renzusconi.
"Fuori dal coro". Ma mi faccia il piacere!

Anche l'aglio ha un'anima

 Anche l'aglio ha un'anima, come sa chi bazzica la cucina. Secondo molti cuochi dilettanti e professionisti, anche al disopra di ogni sospetto, è un'anima che si merita l'inferno dell'umido piuttosto che il paradiso della padella. Secondo costoro è quel piccolo germoglio la causa dei mali dell'aglio. Non lo digerisci? Togli l'anima! Ti causa alitosi? Leva l'anima! Naturalmente non saprebbero mai spiegarti perché e percome o citare un qualche studio che dimostri la verità dell'asserzione. Glielo ha detto la nonna o il suo maestro chef o la "saggezza popolare".
È proprio così: non c'è uno straccio di prova! Significa che non è vero? Non mi sento di affermarlo con la stessa sicurezza con cui si afferma il contrario, ma devo ammettere che sono più propenso a credere che sia solo una leggenda. Né mi sento di togliere questa illusione a chi ama crederci: si sa che la fede fa miracoli. Quindi, magari, chi ci crede lo digerisce effettivamente meglio, senza l'anima. Io credo nella potenza dell'effetto placebo. Quante persone si sentono meglio con della semplice acqua a condizione che gli venga presentata come altro!!
A me però rimane la curiosità di verificare. Vorrei, quindi, fare un esperimento "in cieco" alle persone che si offrissero come cavie.
Io l'anima all'aglio non la tolgo, perché, anche ammesso che in quel germoglino ci sia un "concentrato" delle proprietà dell'aglio, per questo mi piace. Viva l'aglio. Infine, vi suggerisco un ulteriore motivo per amarlo: non piace a Berlusconi.

"Io non mi confronto con un fascista"




Il siciliano Riccardo Lombardi, di Regalbuto, in TV, quando esistevano solo due canali, in una "Tribuna Politica" si rifiutò sdegnosamente e orgogliosamente di confrontarsi "con un fascista", Almirante, si alzò e se ne andò. 
Quando esisteva un partito socialista degno di questo nome e annoverava tra i suoi Pertini e Riccardo Lombardi, l'antifascismo da poco adulto era una sana pratica anche a destra, dove il fascismo di Almirante era del tutto isolato e minoritario. Oggi il fascismo viene non solo tollerato da quella che si spaccia, vomitevolmente, per una forza di sinistra, il PD, ma l'antifascismo viene anche manganellato per mano del suo ministro fascista nella città della resistenza e del PCI.


Del male che costituì il fascismo per l'Italia e gli Italiani si è perso il ricordo e, oggi, si assiste allo spaventoso risollevarsi del giunco fascista una volta passata la piena. Questa è la vera emergenza del nostro paese. Il punto più basso è la mancata partecipazione del PD a una manifestazione antifascista. Qualcosa che non era mai accaduta prima di Renzi e Minniti e che avremmo preferito non fosse mai accaduto. Quando in una società i delinquenti 

prevalgono, non è colpa loro, che fanno il loro mestiere di bastardi, 
ma di quelli che non li contrastano! Per questo movimenti e partiti che si alleano o strizzano l'occhio ai fascisti di Meloni-sti c..., casa fascio, dio ci Salvini, come FI, M5S, PD costituiscono un pericolo per la democrazia.

Tutte le lettere aperte che avremmo voluto fossero rimaste chiuse!


Si va dalla lettera aperta di una "nota" figura, altamente rappresentativa della cultura gesuitica,
presepistica e processionale, alla Petyx delle Iene all'altra, sempre dello stesso personaggio, contro la decisione del povero sindaco Catania di non invitare CV a una cerimonia per l'anniversario del terremoto e accusato, quindi, di lesa maestà. Da quelle dell'ex vice sindaco di Castelvetrano alla cittadinanza e al commissario al comunicato dell'ex candidato sindaco di CV Perricone. Tutti ex amministratori della nostra città, i quali, poiché i nostri mali vengono da lontano, sono corresponsabili della presente situazione e dovrebbero, per un favore a se stessi, avere il pudore di volare basso. Invece no! Si scaldano già per le prossime amministrative. 

Della prima abbiamo già detto. Per chi volesse leggerla:http://www.castelvetranoselinunte.it/lettera-aperta-stefania-petyx-mi-vergognato/96066/  
Gente che bazzica le stanze del potere da decenni e non ha mai alzato un dito contro la mafia o la voce vuole spiegare a noi e alla Petyx come si combatte la mafia. Non con i cartelli con su scritto "la mafia fa schifo" perché di quelli aveva tappezzato Palermo un falso antimafioso, e quindi è frase che non si può più usare(?). Castelvetrano? Che c'entra con la mafia con Castelvetrano? Non lo sappiamo tutti, tranne quelli delle Iene, che tutto il mondo è "mafia"? Castelvetrano sarebbe mafiosa solo perché MMD è nato qui? O perché un anno sì e uno pure arrestano decine di fiancheggiatori mafiosi? Si può essere più insipienti di così, più vuoti? Tanto arroganti e presuntuosi da dire alla Petix: "Perché non venivi a intervistare me al posto di quei cretini che sei andata a cercare con il lumicino ché, io sì, ti avrei messo in riga con il "mio argomentare fuori della vulgata?" No. Non c'è speranza per questo posto dimenticato da Dio.

Tendopoli alla periferia di Castelvetrano
(ph. Giaramidaro)
Poi ci fu quella (lettera aperta), http://www.castelvetranoselinunte.it/sfrattati-anche-dal-belice-identita-perduta-castelvetrano/95672/, ancora del "gesuita", che accusò il sindaco Catania di lesa maestà per non avere invitato CV alla cerimonia per il cinquantenario del terremoto a cui partecipò Mattarella.
Di seguito il mio commento alla lettera aperta.
Ahi serva Castelvetrano, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, ...!
Sto vivendo un momento di profonda crisi d'identità.
Da quando il sindaco Catania ha attentato al nostro onore mettendo in discussione il nostro antico retaggio di cultura e di nobile città del Principe "come-si-chiama", e ignorando il nostro primato belicino io non dormo più la notte! Non mi do pace.
Ma come? Castelvetrano! La città del Principe, la capitale del Belìce (con-l'accento-sulla-i-mi-raccomando-anche-se-ormai-neanche-in dialetto-si-dice-più-così), non viene invitata a una manifestazione che il sindaco Catania organizza per il cinquantenario del terremoto del Belice? Castelvetrano! La "capitale" del Belice, non viene invitata dal sindaco di Partanna?
Cioè, fammi capire Catania. Viene Mattarella, il Presidente della Repubblica Italiana, e te lo ricevi tu e pochi altri, dimenticandoti di Castelvetrano, il “downtown”, il “city centre” di Partanna. Castelvetrano che sta a voi come il capoluogo sta alla provincia. Un paisi di “babbi” chi si permetti d’un mmitari a li faccioli di CV? Questo da noi si chiama mancanza di rispetto e ingratitudine.
Catania, non è che ti sei montato la testa e pretendi adesso di fare il galletto del Belice?
Anche noi avremmo avuto il diritto di stare in prima fila ad aspettare l'ingresso del Capo dello Stato, per stringergli almeno la mano, se non per un autografo che poi "sembrava brutto".
Chi ci restituisce l'onore perduto, adesso che ci hai sfrattato anche dal Belice, Catania, chi? Chi ci pagherà le spese dello psicanalista che dovrà curarci la nostra profonda depressione da "confusione identitaria", chi, Catania? Chi siamo noi? Catania, chi sei tu? Chi ci capisce più?

Poi venne la lettera aperta alla cittadinanza (https://www.primapaginacastelvetrano.it/9391-2/) dell’ex vice sindaco di CV in cui, accusando i giornalisti di essere interessati solo alle falsità, racconta la sua, di verità. Non dice che è falso che il 65% delle tasse non sia stato pagato! Allora, verrebbe da chiedergli, quali sono le falsità dei giornali che questo, e non altro, hanno scritto? Dice che è una falsità parlare di buco nel bilancio. Nessuno l’ha detto! Dice che, tecnicamente parlando, si tratta di crediti, non debiti, del Comune che sono ancora riscuotibili. Nessuno aveva detto il contrario. Nessuno dei giornali era interessato a quale voce del bilancio assegnare le tasse non riscosse. I giornali sono venuti nella città in cui il 65% delle tasse non viene pagato, punto.  E su questo l’ex vice sindaco non ha niente da dire. Ma accusa i giornalisti di non essere interessati alla verità ma solo alle falsità-scoop (Quali?). Che il 65% delle tasse non viene pagato è verità. Avrebbe dovuto spiegarci, lui vice sindaco, come mai!

Poi, non contento, l’ex vice sindaco, ha scritto una lettera (aperta?) anche al commissario pretendendo la restituzione alla città dell’onore perduto (http://www.tele8tv.it/castelvetrano-lex-vice-sindaco-vincenzo-chiofalo-scrive-al-commissario-straordinario-salvatore-caccamo/). E gli chiede di collaborare con lui a diffondere la giusta versione dei fatti (Il commissario aveva fornito una versione falsa? No, ma “i giornalisti hanno sicuramente approfittato della sua buona fede e naività”, poverino!). “Giornalisti senza scrupoli che, approfittando secondo me della sua buona fede, hanno scritto cose infamanti e non vere.” Quali?
La giusta versione dei fatti è la sua. E volete saperlo? Se non si vedono più giornalisti a CV è merito suo. Li ha messi in riga con quattro interviste concesse alle testate televisive più importanti, che non sono mai andate in onda. Non le hanno mandate in onda perché “Ho detto cose semplici e allo stesso tempo mediaticamente non interessanti se dette da un amministratore castelvetranese”.
Mediaticamente non interessanti, ma decisive, anche se nessuno le ha ascoltate, per convincere la stampa nazionale e internazionale a non fare più ritorno a CV.  Cosa sarebbero venuti a fare se lui aveva chiarito tutto ciò che c’era da chiarire? Certo di cosa avrebbero dovuto parlare? Di una SUPERBUFALA condita con olio mafioso e sale del disprezzo. le sue parole. E ancora: “Quando le parlavo (sig. commissario) dei giornalisti che tutto ad un tratto non sono più interessati a noi, lo dico perché penso di avere chiarito che i 42 milioni non erano buco di bilancio e che i castelvetranesi non possono essere evasori nella misura del 65 %.!”

Certo, sarebbe più grave che il 65% dei cittadini non pagasse le tasse rispetto a un 65% di tasse non pagate. Ci livasti lu frariciu! Che volete che sia il 65% di tasse non incassate? Si tratta di un “credito attivo”! La lezioncina del “ragioniere”

Può considerarsi “lettera aperta” il comunicato dell’ex candidato sindaco alle mancate amministrative dello scorso anno Luciano Perricone del Movimento Liberi e indipendenti?http://www.castelvetranoselinunte.it/perricone-allerta-meteo-non-comunicato-tempo-ai-castelvetranesi/96506/ 
Ha voluto far sentire alla cittadinanza la sua rassicurante presenza dopo mesi di latitanza. Sembra dire:Vi faccio vedere come gliele canto al commissario. Non vi ho lasciati soli contro lo stato! 
Rimango basito nell’apprendere che, l’allerta Meteo ,per il maltempo di oggi, è stata comunicata ai cittadini solo stamani alle 9.30.” Le citazioni sono esatte, comprese le virgole.
“Seppur ormai ampiamente conosciute, le criticità del sistema fognario castelvetranese oggi, si sono tutte rappresentate e senza nessun pre-allarme. La zona della Stazione è sempre stata a rischio allagamenti ma nessun cartello è stato posto per avvertire i cittadini delle imminenti piogge.”
A parte che “me nonnu prima di nesciri taliava fora di la finestra pi ssapiri comu comportarisi, e ‘unn avia bisognu di allerti”, oggi solo chi non ha uno smartphone (nessuno, quindi) non viene allertato sul meteo avverso. Sul mio era regolarmente previsto, e non ho sentito la mancanza della tempestività dell’allerta.
Avete mai visto negli ultimi vent’anni, quando ogni anno i tombini della Piazza Stazione venivano catapultati a decine di metri di distanza, un cartello che avvisasse delle piogge imminenti? Io non ne ho mai visti. E di che cartello avevano bisogno molti proprietari di case nella zona Orto in via Quasimodo, che si ritrovano con il contenuto delle fogne dentro casa ogni volta che piove “forte”.
Comunque non tutto il male viene per nuocere. Adesso sappiamo che per Perricone è sufficiente mettere un cartello di avviso “pioggia imminente” per mettersi a posto la coscienza. Mi ricorda quel cartello che, sulla provinciale Castelvetrano- Santa Ninfa, avvertiva “Strada dissestata”  e che fece bella mostra di sé per un ventennio prima che la strada si “assestasse”. Che Dio ci protegga.

A lezione di politichese.




“Noi Laboratorio Civico”, in un comunicato, precisa che non è un partito politico e mai lo sarà. Fa bene a precisarlo, perché se uno dovesse giudicare dai punti programmatici elencati in quel comunicato, penserebbe il contrario. Un partito che dice qualsiasi sciocchezza a prova di raziocinio in collaudato politichese, esattamente come tutti gli altri. Assomiglia tantissimo a "pilu pi ttutti" di Cetto e alle "inesattezze" di Berlusconi.




  1.   "rendere definitivamente libero il nostro territorio ed i suoi abitanti da quanti lo hanno reso invivibile."

Qualcuno, per favore mi dica cosa significa e, soprattutto, come si fa! Sanno già i nomi delle persone da ostracizzare? Se no, come intendono individuare i colpevoli? Una volta appurato (da chi?), hanno già deciso la pena da infliggere ai responsabili? Quale? Come hanno in mente di rendere definitiva questa libertà che vogliono restituire a CV?


   2.   "un intervento straordinario e immediato per dare una sana programmazione di investimenti sul territorio e giustizia sociale a questa formidabile e disgraziata terra; che ci ripaghi dal danno avuto da questo turbolente e devastante utilizzo improprio dei nomi della “mafia e antimafia” generalizzato e diffuso a vantaggio di pochi e a danno di tutti NOI e del nostro territorio."

Cioè?? Certo, suona bene! "Intervento straordinario e immediato", "sana programmazione", "Investimenti", "giustizia sociale"! Mi piacerebbe che chi fa queste proposte si  firmasse con nome e cognome, invece di celarsi dietro la formula comunicato stampa di "Noi. Laboratorio civico", neanche fosse un movimento fatto da più d'una persona! Alla persona "movimento" lo richiediamo: Cioè? Quale intervento? Di che natura? Si può fare "una sana programmazione di investimenti (quali investimenti? Chi?)" con un "intervento straordinario" e "immediato"? E cosa sarebbe "una sana programmazione di giustizia sociale"? Come si programma la giustizia sociale? Se non si va al sodo rimangono minchiate alla Cetto Pilu-sconi.  Parole dette solo perché suonano bene, comunicati fatti giusto per affermare la presenza del movimento mono-persona in un momento di difficoltà della città?
Come lo quantifica Lui/Lei, la persona "movimento", il "danno avuto da questo turbolente (sic) e devastante utilizzo improprio dei nomi della mafia e antimafia generalizzato e diffuso a vantaggio di pochi..."? 1 euro? Cento milioni di euro? Chi ha fatto più danni? Le Iene o il The Times? O quinta colonna? O il cittadino che nel filmato di Giletti dice che al commissario "lui ci sputa, pu!"?
Giacché c’è,  potrebbe fermarsi un attimo a spiegarci in che cosa consiste l'uso improprio "devastante e turbolente" di mafia e antimafia? Non si capisce bene. Ci dia lumi!
Approfitti dell'occasione per farci anche i nomi di quei “pochi” che si avvantaggiano di tale uso. Se ce la fa, ci comunichi anche i nomi di quelli che "creano ad arte questa comunicazione denigratoria e strumentale (a che?), che nel tempo avrà un effetto boomerang." Boomerang per chi? Per chi la costruisce o per noi CVesi?

Infine, ma non ultimo, il punto programmatico più inquietante e pauroso.

   3.   denunciare, in caso di accertate manifestazioni diffamatorie, quanti denigreranno, mortificheranno la nostra comunità al fine di tutelare e difendere la dignità, la rispettabilità e la reputazione di coloro che da sempre nulla hanno mai avuto a che spartire con il fenomeno mafioso  che affligge il nostro territorio.

A parte che ho paura a scrivere questa nota per le denunce che potrebbero venirmene, mi chiedo che senso ha fare assurgere la denuncia a punto programmatico di un partito, pardon, un movimento. 
Esiste un reato di diffamazione di una città? Come si giudica?  
Se il The Times ci definisce “Mafia Town” 
e “Capital of Tax Evasion” è diffamazione?

Chi si costituisce parte civile?  
È diffamazione sciogliere il comune per mafia?  Potremmo cominciare con i "benemeriti" Carabinieri. Se qualcuno veramente diffama CV queste sono le forze dell'ordine che, quando non si ostacolano a vicenda, a un ritmo davvero notevole, arrestano gente di CV che, a loro dire, "sarebbero mafiosi". Potremmo continuare con i commissari che si sono permessi di dire che a CV il 65% delle tasse viene evaso. Come si permettono? "Offendono la dignità di quelli che pagano il restante 35%!" dite Voi Lab Civ "Ma no, li offenderebbero se dicessero che il 100% non le paga." dico io. Ad ogni modo, dite che ce la faremo a costituirci parte civile contro lo stato? 
Se non risponde al vero che CV è la città della mafia perché "non tutto è mafia a CV", neanche è vero che è la città dei Templi, perché non tutto è “Templi” a CV. Come non sarebbe vero che è la città della Nocellara, perché ci sono anche il grillo e i carciofi e i cavolfiori.  Non ho mai visto denunciare nessuno per aver detto che noi CVesi siamo “faccioli”. Comincerete Voi Laboratorio civico? Basta una volte per tutte con questa storia che siamo faccioli. Indignamoci, dai.

Voi Laboratorio civico avete addirittura dato mandato al vostro avvocato in tal senso. C’è da rabbrividire. Rabbrividirei, soprattutto, al posto del povero avv. Giannilivigni per la “mission impossible” che gli è stata data. Seguirò con attenzione gli sviluppi del vostro programma di denuncia. Sono incuriosito dai risvolti tecnico-giuridici di questa azione dei “denunciatori per patriottismo e per statuto”. Denuncerete gli sporchi denigratori a nome di chi? Anche mio? Spero di no. Non in mio nome queste buffonate.

P.S. Non conosco la persona che ha scritto quel comunicato, né le persone che eventualmente girano attorno a questo movimento, nel cui nome mi sono imbattuto un paio di volte negli ultimi tempi, né l'avvocato di cui si fa cenno nel comunicato stesso. Saranno sicuramente dei galantuomini, bravi padri di famiglia, e dal cuore d'oro. Le mie critiche non si rivolgono mai alle persone ma alle "parole" dette o scritte dalle stesse.

Caro amico, ti scrivo...!



Evasione, tasse, castelvetrano, mafia
Il titolo di un articolo apparso sul The Times di Londra.


 Caro amico, non indignarti contro il The Times, né contro gli innumerevoli organi d'informazione che hanno dato questa notizia. Non fare come quei troppi ignavi che hanno sempre tenuto la testa sotto la sabbia per non dovere scegliere e adesso gridano al complotto di una Spectre che si dedica alla diffamazione continua e sistematica di Castelvetrano, uno sperduto ed economicamente depresso comune italiano. Dovremmo essere un comune tra i più ricchi d'Italia se fosse vero, come purtroppo molti pensano, che la mafia porta occupazione e ricchezza. Ma come? Siamo la capitale della mafia e siamo poveri a dispetto delle centinaia e migliaia di milioni di euro di fatturato annuo dei mafiosi?!? Delle due l'una: o la mafia non esiste o non è vero che porta benessere.




Mi chiedo, poi, quale sia la logica in base alla quale sarebbero i giornalisti i colpevoli delle notizie che danno. I colpevoli sono quelli che hanno evaso le tasse. Io ho sempre pagato le tasse, ma non mi sento minimamente offeso dai media che fanno il loro dovere: dare notizie. Ora se il fatto non esistesse, se, cioè, non fosse vero che c'è questa evasione fiscale allora capirei l'indignazione contro una fake news che ci infanga e solidarizzerei con chi se la prende con la stampa. Ma se fosse, come sembra sia, vera non sarebbe più sensato prendersela con gli evasori fiscali, piuttosto che con i giornali? Davvero mi sfugge il processo di elaborazione di simili prese di posizioni. Tu, caro amico mio, non hai niente da rimproverarti. Sei una persona seria, onesta, anti mafiosa; anche se gli altri dovessero guardarti con sospetto in ragione della tua castelvetranesità alza la testa con orgoglio intatto e di' la verità, che tu sei onesto, che tu le tasse le hai sempre pagate, così come un altro 42 % della popolazione. Sono gli evasori a doversi vergognare, non tu o io e nemmeno i giornali che fanno il loro mestiere. Miglioriamo Castelvetrano e non vedremo più i giornalisti calare come "avvoltoi" a "registrare" (non inventare!) la nostra realtà. 
Non fare come tanti che negherebbero pure l'esistenza della loro madre se servisse a farli sentire meglio. 
Non ti unire al coro di quelli che negano che la mafia esiste, che dicono che è un'invenzione dei giornali, per cui noi siamo in questa situazione a causa delle Iene, non perché il nostro territorio è controllato totalmente dalla mafia, anche a livello dell'amministrazione della cosa pubblica, non perché in consiglio sedevano mafiosi e simpatizzanti, massoni e impiegati corrotti, no! È colpa delle iene, persino del The Times, o del TG3 o del TG1.



Caro amico, non cadere in questa trappola, ti prego. Se ti prendi la briga di notarlo, tutti quelli che si indignano per le Iene che vengono a fare un servizio a CV, sono persone che nella loro vita hanno sempre minimizzato il ruolo della mafia nel nostro territorio, se non addirittura negato il fenomeno. 
In quale altra città troveresti un candidato sindaco che afferma che la mafia è una invenzione dei giornali e che persino MMD non si sa se esista oppure no? 




In quale altra città trovi gente che pur avendo ricoperto incarichi pubblici nell'amministrazione per anni e anni insieme a mafiosi e lestofanti non ha mai detto una sola parola contro la mafia e adesso si indigna perché una trasmissione d'intrattenimento cerca di far ridere il suo pubblico con quel pacioccone castelvetranese al telefono con la sua fidanzata. Dopo avere acconsentito, come richiesto dalla Petix, a farsi un selfie con il cartello "La mafia fa schifo" ha preteso che venisse cancellato perché la sua fidanzata gli diceva per telefono "Se non fai cancellare quel selfie ti lascio"? Il pacioccone non ho curiosità di conoscerlo, ma la fidanzatina d'acciaio sì.



Dove trovi gente che pur avendo avuto per decenni voce nei media non ha mai sprecato una sola riga, una sola, contro la mafia? No, caro amico, ti prego. L'ultima cosa che mi aspetto da te è che cada in questa trappola mortale. 
Castelvetrano è fatta anche, e soprattutto, di gente onesta. Ma questo non basta a farne una città demafizzata. Io, che non sono mafioso, non mi sento offeso dalle accuse di mafia che i giornali fanno a Castelvetrano. Mi dispiaccio grandemente, certo, quando la mia città, che presta colpevolmente il fianco a queste accuse, balza agli onori della cronaca, non per le cose buone che ha da offrire - poche - ma per mafia e omertà - molta. Ma non mi offendo. L'offesa è una cosa personale. Non mi piace che qualcuno si offenda a nome mio.
Il signore nella foto accanto, per evitare di dire qualsiasi cosa potesse suonare intelligente o antimafiosa, dice alla Petyx "Non sono di Castelvetrano". Come se, anche fosse di Campobello o Partanna, cittadine notoriamente assimilabili, chessò, a Pordenone, la mafia non lo riguardasse.
Se fanno decine di arresti di mafiosi e fiancheggiatori un anno sì e uno pure è colpa dei giornalisti che ne riferiscono? 
Allora questi codardi, a cui spero tu non voglia accompagnarti, perché non se la prendono con i Carabinieri, che secondo questa logica, sarebbero i primi a gettare fango sulla nostra città. Perché? Perché è comodissimo prendersela con i giornalisti che danno notizia di ciò che i carabinieri fanno. 
Lo schiaffo alla nostra città non lo danno i giornalisti ma i mafiosi e gli evasori e non è affatto uno schiaffo gratuito. E qui si ritorna alla negazione della realtà sol perché non ci piace. 
E chiudo per amor di patria. La mia. Castelvetrano.

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