La naif e inutile campagna contro Amazon

 


 Perché? Perché dovremmo favorire i "prenditori" locali? Solo perché non sono ricchi come Bezos? Qual è il beneficio per chi compra? Perché sentite il bisogno di distinguere tra commercianti ricchi e commercianti ricchissimi e, soprattutto, perché tifate per quelli ricchi? E noi, operai  e impiegati a 400 o 600 o 1000 euro al mese, in che modo beneficeremmo dal favorire i piccoli commercianti? I piccoli commercianti trattano i loro impiegati molto peggio di Amazon. Come mai fate finta di non saperlo? Sapete come lavora e come viene pagato un operaio alla catena di montaggio della fiat (FCA) in polonia o in Brasile? E le grandi industrie elettroniche e le multinazionali del farmaco e i fabbricanti di armi? 

Perché voi che, erroneamente, credete di combattere una battaglia di giustizia sociale, mentre è solo un moto infantile di ribellione che avrebbe bisogno di essere governato da idee e raziocinio, non sentite il bisogno di fare azioni di boicottaggio nei confronti di tutti i padroni che trattano come schiavi i loro lavoratori, così come hanno fatto sempre nel corso dei millenni? Davvero pensate che queste siano le modalità di lotta vincenti nella guerra dei miserabili contro i padroni del vapore? Prendere di mira una o l'altra posizione economica dominante? Per favorire la concorrenza fatta di altri padroni del vapore? 

Un prenditore locale che pagasse un operaio o un impiegato 750 euro si sentirebbe un cretino sfruttato dagli operai. Da 400 a 600 euro sono le paghe che danno i "piccoli" ai nostri figli per 6 giorni lavorativi alla settimana, per 12-14 ore al giorno, senza un giorno fisso di riposo, al mese. E dovremmo premiarli? Perché? 

I miei perché non sono delle domande, sono delle suppliche. Vi prego di dirmi una sola ragione per la quale dovrei combattere Bezos, e solo lui, in un modo economico fatto di rapaci piccoli e grandi! I rapaci piccoli sono, spesso, più crudeli con i loro schiavi. 

In qualsiasi gerarchia umana, di qualsiasi tipo, i piccoli sono quelli che ne trasferiscono tutto il peso sui paria, sui sottoposti, risultando, per questo, i più odiosi. Come un caporale nell'esercito. A muro basso ognuno ci si appoggia. A un muru vasciu ognunu si cci appoja. 


Secondo me fareste meglio a smetterla con questa infantile, patetica, illusoria, naif "lotta" contro Amazon. Sarebbe un segno che avete capito che non è boicottando un (1, uno) capitalista che si combatte il capitalismo. 

A volte mi sembra che nella testa dei giovani ci sia tutta una congerie di mezze consapevolezze sulla realtà che vivono. Non riescono a gestirle e organizzarle in un quadro d'insieme che abbia un senso e che suggerisca e individui i metodi di lotta più efficaci. 

Non voglio affermare che sia facile, soprattutto in questo momento storico in cui la sinistra ha fatto la "fuitìna" con la destra.

 
E senza una sinistra forte e organizzata, una sinistra vera, non quella fasulla di Letta o quella ancora più fasulla di Renzi, chi le combatte più le battaglie per gli sfruttati di Vuitton, di Facebook, di google, bezos, adidas, Nike, Fila, Beretta, Big Pharma, Bayer, exxon? 

Sono tempi difficili per chi grida che il Re è nudo.    Non c'è abbastanza consapevolezza, negli schiavi del sistema, del loro sfruttamento e condizione di mera sopravvivenza. La mancanza di riferimenti ideologici, dopo le ripetute sconfitte del socialismo reale, favorisce queste goffe e ingenue sortite, oggi contro Amazon, domani contro Big Pharma, poi Shell, dopodomani contro il 5G, l'altro contro il Roundup della Monsanto-Bayer, un giorno a favore dei produttori di grano siciliani, l'altro contro i produttori di grano canadese, in un turbinio dove non si distingue più il vero dal falso, la lotta contro il progresso da quella per la salute, il terrapiattismo dal complottismo. Bisogna lottare per la nascita di un polo di sinistra degno di questo nome che, senza Stalin, riesca a raccogliere in un quadro d'insieme ideologico tutte le spinte al miglioramento della condizione degli sfruttati, in pratica il 90%, tutti, e riesca a coinvolgere gli schiavi riluttanti, abbagliati dalla remota possibilità di diventare un giorno padroni. 

 

Precedente post sul boicottaggio amazon

Boicottare Amazon? Non è solo inutile, è sbagliato.




Non sono battaglie perse. Non solo. Sono delle lotte tanto naif quanto velleitarie che non meritano neanche di passare per battaglie di giustizia sociale o economica, tanto miopi e sbilanciate sono le motivazioni e tanto inefficaci i mezzi. Quindi il problema dei lavoratori sfruttati e sottopagati sarebbe nato con Amazon e Bezos? E la lotta organizzata su scala internazionale per le otto ore con il Congresso internazionale socialista tenutosi a Parigi nel 1883? Si lottava contro Bezos? Ed erano contro Bezos le lotte salariali, per la sicurezza sul lavoro, per i diritti sindacali dei lavoratori, per lo Statuto dei lavoratori, per il diritto di ammalarsi, e per la pensione da due secoli in qua? Era una guerra contro Bezos? 

Io pensavo che fosse la sempiterna guerra di classe, una guerra dei poveri contro i ricchi del mondo, contro il capitalismo selvaggio che non tiene, da sempre, in considerazione alcuna i diritti e i bisogni dei lavoratori. Non pensavo che combattere il capitalismo equivalesse a combattere quella posizione dominante piuttosto che un'altra, quel ricco piuttosto che un altro, Bezos o Gates, Sergey Mikhaylovich Brin di Google o Tim Cook di Apple, la Ferrero della nutella o Zuckerberg perché maltrattano, tutti, i loro dipendenti. E perché non sabotare le banche, o le grandi multinazionali del farmaco rifiutandosi di comprare qualsiasi medicina o rifiutando di vaccinarsi? E come sceglieremmo di sabotare o boicottare i fabbricanti di armi, che accumulano fortune impensabili sulla morte degli uomini? Basta che quelli contro le armi non le comprino? Smettiamo di comprare Nutella per combattere il sistema? Ma sapete che «un’indagine dell’Associated Press ha riscontrato nelle piantagioni di olio di palma l’uso di forza lavoro “invisibile” composta da migliaia di lavoratori provenienti da alcuni degli angoli più poveri dell’Asia, molti dei quali subiscono varie forme di sfruttamento, con gli abusi più gravi che includono lavoro minorile e condizioni di schiavitù?» Smettiamo di comprare tutto, dato che l'olio di palma si trova pressoché in ogni prodotto?

E i vestiti, i capi di abbigliamento e la moda in generale e quella Haute in particolare ma anche giù giù fino a Belicittà e il mercatino? Dietro ogni oggetto che compriamo, dietro ogni servizio o prodotto che compriamo c'è sempre qualcuno che si arricchisce facendo sgobbare malpagati dipendenti. Non compriamo più automobili, perché gli operai delle fabbriche automobilistiche vengono trattati come carne da macello? Non prendiamo più gli aerei di una certa compagnia ma non di un'altra per le condizioni contrattuali vergognose a cui sottopongono i dipendenti? 

 

E le scarpe della Nike, e le borse della Vuitton? Smettiamo di comprarle? E Abercrombie & Fitch, Adidas, Calvin Klein, Cerruti 1881, Fila, Gap, H&M, Jack & Jones, Lacoste, Nike, The North Face, Polo Ralph Lauren, Puma, Skechers, Tommy Hilfiger, Uniqlo, Victoria’s Secret, Zara e Zegna che sfruttano la manodopera cinese per il lusso che vendono in occidente? Smettiamo di comprare benzina e gasolio e carburanti perché i padroni del mondo, le grandi compagnie petrolifere, tengono in scacco non solo i loro dipendenti ma l'universo globo? È così che si combatte il capitalismo o qualunque sistema "prenditoriale" o rapace che dir si voglia? Boicottando oggi un ricco e domani un altro per favorire gli altri ricchi? Boicottiamo amazon per favorire ebay? Boicottiamo ebay per favorire aliexpress? 

 

Noi poveri spettatori paganti, un prezzo esorbitante, dovremmo pure partecipare alla guerra di ricchi contro ricchi, a delle guerre commerciali a favore di un padrone contro un altro? 

Dobbiamo metterci a fianco di piccoli prenditori solo perché sono piccoli, anche se trattano i nostri figli come schiavi? Sapete i piccoli per cui dovremmo tifare quanto pagano i nostri figli alle loro dipendenze? Molto peggio di Amazon. Sono cose che tutti sanno ma contro cui non si alza un dito. A parte proprio i grandi distributori come Lidl o eurospin che tengono in regola e pagano i contributi dei propri dipendenti a cui assicurano una paga dignitosa, a Castelvetrano, tutti gli altri imprenditori, negozianti, ditte di edilizia, professionisti, medici, avvocati, tutti, con le rare eccezioni inevitabili, danno degli stipendi da fame, quasi sempre facendo apparire che siano più alti con sotterfugi e illegalità di cui sempre si legge sui giornali. Confidano nel silenzio delle vittime, degli innocenti, nella loro rete inter "prenditoriale" che punirebbe con l'ostracismo a vita chi osasse denunciare il malaffare. Per non parlare degli strumenti leciti messi a disposizione dal potere politico la cui funzione da che mondo è mondo è proprio quella di non disturbare, anzi favorire i padroni perché dove c'è un padrone ricco c'è lavoro. 

 

In prova, stagista, tirocinante, con contratti temporanei. Poi ti pagano per un mese di lavoro l'equivalente di un pacchetto di sigarette e colazione al mattino. Certuni pagano i propri commessi o impiegati o dipendenti per 6 giorni la settimana 12-14 ore al giorno, giorno libero ballerino, da 350 a 600 euro e quelli che ne pagano 700-750 credono di essere dei benefattori. Non è forse un euro o poco più all'ora e contro la cui ingiustizia non c'è un cittadino, un istituzione, che muova un dito, che si alzi a denunciare e proporre dei rimedi? 

     

Io ti consiglierei di non prenderti soverchi dispiaceri per Amazon, ma se è proprio "combattere delle battaglie perse" in partenza ciò che ti piace, se bestemmiare è una cosa che ti vivifica, se vuoi combattere le ingiustizie del mondo facendo fallire Amazon con i tuoi post pateticamente infantili, be', allora, continua così e, anzi, ti suggerisco qui sopra un'infinità di altri bersagli contro cui scagliare i tuoi dardi spuntati. Un altro consiglio mi sento di dartelo. La prima regola per chi si accinge alla guerra è "conoscere il nemico oltre che se stesso". Conoscerne il nome, almeno. Si corre il rischio che il decreto di condanna venga inviato a Besoz piuttosto che a Bezos! E ancora una domanda: perché non consenti a quelli che non sono tra i tuoi contatti di commentare sul tuo profilo? In linea con il tuo atteggiamento di solidarietà?

 

E invece scopro che combattere le ingiustizie è facile come boicottare un ricco a favore di un altro ricco. Facile come rinunciare a "buffi pigiamini hot in puro lattice e biancheria maculata per la comare de Pontassieve". Facile come organizzare un boicottaggio di massa ed efficace da parte di pii illusi che credono di raggiungere, soprattutto di convincere la platea mondiale che pende dai loro post su FB. 

Avevamo uno strumento formidabile per combattere le disparità sociali e non lo sapevamo. Basta boicottare i ricchi che ci sfamano, ci vestono, ci fanno spostare, basta morire di fame, andare in giro nudi a piedi nudi e vivere off the grid. Quando mai una simile iniziativa è stata coronata da successo? Boicottiamo il grano canadese! Viva il grano siciliano! Non compriamo più telefonini per combattere il 5G. Oggi rispettare l'ambiente significa comprare macchine ibride che fanno arricchire i produttori di auto e non intaccano di un'acca l'inquinamento globale. Non c'è un marchio che non abbia tra le sue priorità il rispetto e la lotta per l'ambiente, loro, la causa dell'inquinamento globale. 

E per noi sfruttati, ormai, difendere l'ambiente è comprare quel marchio o quell'altro, boicottare questo o quell'altro partecipando così a battaglie commerciali che non ci appartengono e che niente di buono portano nella nostra vita di ogni giorno. 

 

 

Oggi le condizioni contrattuali e lavorative non si difendono con apposite leggi da fare o che già ci sono, attraverso i sindacati, attraverso la politica, d'altronde impotenti allo stato attuale, ma per iniziativa di qualche singolo sparso nel mondo che decide di boicottare i prodotti del padrone cattivo. Il motto che muove questi velleitari della rivoluzione sociale è "Uniti si vince", che è vero e bello. È la pretesa di "unire" con un post su facebook che non funziona. È la disparità delle forze economiche in campo, padroni contro schiavi, che rende impossibile l'impresa. Lodevole la motivazione, il benessere dei dipendenti amazon, discutibile e vano il mezzo. 

Io sono povero. Compro dove costa meno. Non posso permettermi di fare beneficenza a imprenditori solo perché sono piccoli. È una guerra tra commercianti. Se la vedano loro. Gli euro che risparmio mi servono per sopravvivere ma se proprio dovessi decidere di aiutare qualcuno sarebbe l'emigrato o l'accattone sotto casa. Non solo non tocca a me singolo cittadino correggere le storture di un sistema marcio ma è illusorio che possa farlo.

Non si combatte contro la singola azienda che maltratta i propri dipendenti, significherebbe fare guerra a tutte le aziende. Si combatte e si corregge il sistema che permette alle aziende di maltrattarli.

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